Le buone feste di Modica tra balzelli e libertà di opinione.

Intervista ad Antonello Buscema sulla politica finanziaria del Sindaco Torchi e sulla libertà di opinione.
(per gentile concessione della redazione di Teleiblea che si ringrazia)


Tra il dire e il fare......

Comunicato dei consiglieri del centro sinistra.

Ricevo e pubblico:

GRUPPI CONSILIARI

DEL CENTROSINISTRA

MODICA


COMUNICATO STAMPA

Ancora una volta i Consiglieri Comunali del Centrodestra, con un espediente regolamentare, evitano la discussione sulla mozione presentata dal Centrosinistra sui fitti del tribunale. Infatti, dopo aver esitato favorevolmente, a maggioranza, i primi due punti all’ordine del giorno, allorquando si doveva affrontare la discussione sulla superiore mozione, il capogruppo dell’UDC, Marisa Giunta, ha chiesto una pausa di sospensione dei lavori del consiglio per raccordarsi, a suo dire, con gli altri consiglieri di maggioranza. Alla ripresa dei lavori nessun consigliere di centrodestra era presente all’appello e la stessa situazione si è presentata un’ora dopo, a dimostrazione del disagio che la maggioranza ha ad affrontare la questione dei fitti del tribunale.


In questi giorni la strategia disperata della Giunta Municipale, fatta solo di introduzione di tasse ed aumenti di tariffe, tende a riparare i guasti che i 5 anni di amministrazione Torchi e coalizione di centrodestra, hanno causato.


Tra le conseguenze nefaste dell’Amministrazione, non si può non segnalare l’enorme buco determinato proprio dall’ostinato inserimento del fitto del tribunale, pari già a 6 milioni di €, non riconosciuto e negato dal Ministero di Grazia e Giustizia.


In questa direzione la maggioranza si assume la responsabilità di approvare, con inaudita celerità, due regolamenti (sportello unico e trasporto scolastico) che introducono nuovi balzelli.


Modica, 27.12.2007


I Gruppi Consiliari

del Centrosinistra

Modica


Comunicato Fomenta

Ricevo e pubblico:


COMUNICATO STAMPA

Comitato spontaneo di cittadini FOMENTA

AUGURI...SENZA TIMBRO

Centinaia di manifesti decorano palazzi, cartelloni, muri a secco, e
qualsiasi posto utile a renderli visibili a tutti.
Siamo a Natale ed è consuetudine del mondo politico porgere gli auguri
ai cittadini (leggi potenziali elettori) anche tramite l'affissione di
manifesti, ma non è certamente questo ad avere attirato l'attenzione
di alcuni cittadini.
L'aspetto particolare di queste affissioni è, infatti, la mancanza del
timbro del competente ufficio, segno, unico ed imprescindibile,
dell'avvenuto passaggio per le normali modalità di affissione e,
pertanto del pagamento della relativa tassa.
Forse c'è una nuova marcatura, o forse ai cittadini sfugge qualche
novità nelle modalità di fruizione del servizio oppure non è noto
qualche comma del regolamento comunale che stabilisce vie
preferenziali di affissione per onorevoli e politici in genere.
Ma non sta a noi la risposta, piuttosto a quanti hanno avuto il
pensiero gentile di porgerci gli auguri e a chi gestisce le pubbliche
affissioni.
Servizio che, a dire il vero, oltre questo singolo caso, ci offre
costantemente uno spettacolo poco edificante, con manifesti affissi
ovunque, sui palazzi storici, così come sulle pensiline delle fermate
dei bus.
È Natale e non possiamo non nutrire la speranza che il cambiamento è
possibile e pertanto cogliamo l'occasione per porgere questo augurio
alla città.

Modica, 26.12.2007

Per il comitato spontaneo di cittadini FOMENTA
Piero Gugliotta

Addizionale irpef: intervento del consigliere Cerruto

Ricevo e volentieri pubblico .


La maggioranza di centro destra ha approvato, nela seduta del CC del 17 Dicembre u.s., l’addizionale IRPEF comunale, per un importo che oscillerà tra i 73 ed i 199 €.

Paradossalmente all’inizio della seduta i dipendenti comunali chiedevano il pagamento delle spettanze dei mesi di Novembre, Dicembre e della 13ma mensilità e, come risposta, si ritroveranno una tassa in più che si aggiunge all’elenco di tutta una serie di tributi che l’Amministrazione sta imponendo ai cittadini modicani per tamponare gli effetti devastanti della politica finanziaria praticata in questi anni.

Si tratta di tributi che, in ogni caso, unitamente all’acquisizione dei trasferimenti statali e regionali, non potranno mai bastare per coprire l’enorme mole di debiti che il sindaco Torchi e la sua maggioranza ha accumulato nel corso del precedente e del corrente mandato elettorale, per cui è logico supporre, e spero tanto di sbagliarmi per il bene e la serenità di tanti miei concittadini, che nei prossimi mesi il problema del pagamento degli stipendi si riproporrà per i dipendenti comunali e per tutti i lavori dell’indotto.

Per tutte queste persone ai danni si aggiungeranno anche le beffe perché, non solo non godranno delle dovute retribuzioni, ma si vedranno aumentare la pressione fiscale.

Anche l’MPA che, attraverso uno dei suoi più autorevoli esponenti, l’on. Riccardo Minardo, aveva sostanzialmente posto un veto sull’addizionale irpef, ha fatto da spalla alle esigenze che il sindaco ha nel chiudere il bilancio preventivo 2008, votando favorevolmente l’atto deliberativo e contribuendo così anch’esso all’aumento del carico fiscale del contribuente modicano.

Il centro sinistra in questi anni ha richiamato sempre la maggioranza, in sede di approvazione dei bilanci, ad un senso di responsabilità, proprio per evitare quelle conseguenze che ora sono sotto gli occhi di tutti. Ma il sindaco, in perenne stato di campagna elettorale, si è sempre vantato che questo Ente non ha aumentato la pressione e fiscale ed ha mantenuto i servizi, creando, e sapendo di creare, una voragine tutta politica, perché la sua politica si è basata anzitutto sulla ricerca del consenso e perché da quasi 6 anni la città è ostaggio della politica dei megamanifesti, della cura dell’immagine, del far credere che tutto va bene.

Ora che proprio a causa delle scellerate scelte finanziarie effettuate in tutti questi anni il sindaco si trova in grosse difficoltà, chiede il consenso, la complicità e la copertura del centro sinistra per le scelte impopolari che dovrà effettuare. Ma quale credibilità ed affidabilità ha chi ha scelto di non perseguire l’evasione fiscale, chi ha aumentato a dismisura il numero dei dirigenti, chi ha compilato bilanci caratterizzati da entrate e fittizie e spese reali, chi, poco tempo prima delle elezioni, per chiaro scopo clientelare, ha attribuito 115 mansioni superiori per un costo di oltre 154.00 €, chi ha speso oltre 350.000 € per l’estate modicana 2007, sapendo in quale stato versano le casse comunali, chi, recentemente, ha acquistato libri degli amici di partito o di esperti “gratuiti”, sostenendo un costo di 7.000 €, chi è costretto a pagare migliaia di euro di spese legali per i debiti non onorati. E l’elenco potrebbe continuare…Sono questi i motivi che mi fanno serenamente affermare che questa classe di governo non ha più l‘autorità morale di imporre tributi, perché non ha gestito, e non gestisce, con parsimonia, oculatezza e pudore le risorse pubbliche.

Se il sindaco facesse appello all’umiltà, a cui spesso si riferisce, dovrebbe rimettere il mandato come atto di riconoscimento del suo fallimento e come conseguenza dello stato di dissesto delle casse comunali. Chi ha volutamente demolito, chi ha sottomesso la ragione al talento, non può essere l’artefice della ricostruzione, ammesso che questa sia possibile, proprio perché non ha più credibilità e perché ancora fortemente condizionato da quelli che sono i suoi traguardi di carriera politica.

Nessuno auspica la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario, però nel Dlgs 267/2000 si legge testualmente: “Si ha dissesto finanziario se l’ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi in cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di cui all’art. 193 (Salvaguardia degli equilibri di bilancio), nonché all’art. 194 (Riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio) per le fattispecie ivi previste.”

Ognuno può oggettivamente valutare in quale stato si trova attualmente il comune di Modica.

Modica, 18/12/2007

Il capogruppo della lista

Una Nuova Prospettiva

Nino Cerruto

Consiglio Comunale del 13.12.07: fare politica tra gli interessi generali e gli interessi particolari.

Premessa:
Il 66% dei modicani ha votato per l'attuale sindaco e per la maggioranza che lo sostiene.
Numeri in mano, i due terzi dei lavoratori che si recano in aula consiliare a protestare per la mancata percezione dello stipendio, i due terzi dei commercianti che lamentano mancati introiti causati dal piano del traffico della Sorda hanno voluto questo sindaco e questi consiglieri di maggioranza.

Nulla di male: in regime di democrazia i risultati di una competizione elettorale si devono sempre accettare.

Compito dell'opposizione è lavorare per renderli più accettabili nella futura tornata elettorale e lo si fa con la critica alle scelte effettuate dall'Amministrazione in carica e con serie proposte alternative.
Non con la demagogia.
Il programma elettorale di Antonello Buscema parlava di una gestione finanziaria del Comune da attuare con la diligenza del buon padre di famiglia, di riduzione degli sprechi, di salvaguardia degli stipendi dei dipendenti perché garantire questo significava rimettere in moto l'economia della città.

Nel programma si parlava di piano del traffico visto non come sporadiche e dilettantesche misure di sensi unici o strisce bianche e blu, ma come "sistema" integrato di parcheggi, bus navetta e sensi unici.

Un sistema volto a garantire la vivibilità complessiva della città e la valorizzazione di ogni quartiere per le sue caratteristiche residenziali e commerciali.

I risultati delle elezioni sono sotto gli occhi di tutti.
Anche le conseguenze.
Si eviti, per cortesia, di dire che è l'opposizione che non fa il suo lavoro e ci si interroghi a chi e a che cosa si è dato il voto.
Grazie.


Consiglio Comunale, quello del 13.12.07, piuttosto vivace ma nell'insieme interessantissimo perché si è assistito ad un buon dibattito su temi che riguardavano da vicino i cittadini.
Buona nel complesso la prova data dai consiglieri presenti in aula e dall'Amministrazione.

Approvazione della mozione presentata dal consigliere Cerruto relativa ai lavori di restauro della Chiesa di S. Giovanni.
Il consigliere Cerruto, come già deciso nel precedente Consiglio Comunale, ripresenta la sua mozione volta ad impegnare l'Amministrazione ad interessarsi presso gli enti competenti per sollecitare la rapida conclusione dei lavori di restauro della Chiesa di S. Giovanni e ad effettuare le opere di manutenzione sulle statue e sulla scalinata che sono di proprietà comunale.
Tra post pubblicati in questo blog troverete il testo originario della mozione d'indirizzo. Le modifiche apportate successivamente dal Cerruto sono solo di natura tecnico-formale e non sostanziali.
Il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità la mozione.

DISCUSSIONE SUL PIANO DEL TRAFFICO DEL QUARTIERE SORDA.
I consiglieri erano chiamati a discutere sul piano del traffico attuato in via sperimentale dall'Amministrazione nel quartiere Sorda.
Presenti in aula un'ampia quanto esasperata rappresentanza di commercianti e residenti del quartiere S. Cuore.
E' stato distribuito un volantino, letto dal Presidente Scarso, con il quale si rendevano note le ragioni della protesta.
Queste possono riassumersi nel vedere nell'attuazione del piano del traffico la causa di un drastico calo delle vendite degli esercizi commerciali presenti in zona e nel non aver risolto il caos della circolazione negli orari di punta.
La proposta è quella del ripristino del vecchio sistema di circolazione in attesa della realizzazione di ulteriori opere infrastrutturali quali vie parallele alla via Sacro Cuore e bretelle di collegamento tra le principali arterie.
Prende la parola il Sindaco il quale fa presente che il problema del traffico al quartiere Sorda e la mancata adozione di relativi provvedimenti era uno dei punti dolenti della sua passata amministrazione e che aveva preso l'impegno, nel corso della campagna elettorale, di mettervi mano non appena eletto.
Lo ha fatto in via sperimentale e aperto, dice, alle proposte migliorative che sarebbero arrivate.
A tal fine ricorda che è sempre bene preferire alla contrapposizione del bianco contro il nero ossia al riscontro numerico dei consensi e dei dissensi, il grigio ovvero la concertazione che è il contemperamento degli opposti interessi.
Difende l'operato dell'assessore Aprile e si dice pronto a dare seguito a quanto stabilirà il Consiglio Comunale che è stato investito della questione proprio per avere la massima discussione e partecipazione democratica sul punto.
Ma dichiara pure che in assenza di validi dati tecnici o di indicazioni consiliari contrarie a quanto operato dalla sua amministrazione, non tornerà indietro.

Posso contestare il modo con cui l'amministrazione Torchi operi le sue scelte e cioè in modo disorganico e approssimativo (si veda quanto ho detto in premessa circa il programma di Buscema) ma il discorso pronunciato del nostro beneamato sindaco è inattaccabile sul piano della forma e dei contenuti.
Scarica la patata bollente al Consiglio, si dice pronto a recepire tutti i suggerimenti perché non esistono, dice, piani perfetti ma perfettibili, non addossa le responsabilità sull'assessore ed anzi le fa proprie, non cede alla demagogia dinanzi ad un pubblico che sa furente e scalpitante ma al contrario dichiara che in assenza di validi motivi non tornerà indietro sulle decisioni adottate.
Sul piano della tecnica politica nulla, ma proprio nulla da eccepire.
Dopo l'intervento del Sindaco in aula cala il silenzio rotto solo dalle esclamazioni provenienti dal pubblico del tipo "non hanno il coraggio di parlare!"
Interviene il consigliere Carpenzano il quale lucidamente distingue i due problemi legati all'attuazione del piano del traffico: quello generale alla viabilità e quello particolare della vivibilità anche commerciale del quartiere.
Propone l'istituzione di parcheggi, migliorie per alcune vie e in generale misure che pur tenendo fermo l'attuale assetto viario rendano facile accedere nel quartiere e "viverlo".
Carpenzano ha avuto il coraggio di rompere il ghiaccio ed ha fatto un intervento lucido e propositivo.
Sulla stessa linea l'intervento dell' avv. Scarso che ha sottolineato l'esistenza nella zona di un parcheggio a pagamento che è stato chiuso per mancanza di clienti. Ne propone quindi la rivitalizzazione.
Contestatissimo l'intervento del comandante dei vigili urbani chiamato a rendere noti al Consiglio i risultati tecnici della sperimentazione viaria.
All'insegna del buon senso l'intervento del consigliere Cerruto che fatta una doverosa premessa sulle politiche edilizie che soffocano la città e che creano i conseguenti problemi di viabilità, sulle scelte verso la grande distribuzione che finiranno per incidere negativamente sui piccoli esercizi commerciali, si dichiara non contrario al piano del traffico atteso i risultati positivi certificati da dati tecnici.
Propone la concertazione per ascoltare e risolvere i problemi particolari degli abitanti e dei commercianti del quartiere ed adeguare il piano del traffico quanto più possibile alle loro esigenze .
Sulla stessa linea il consigliere D'Antona che pur non essendo contro il piano del traffico, lamenta la disorganicità dei provvedimenti adottati, la mancanza di bus navetta che permettano di entrare dentro il quartiere S. Cuore senza l'utilizzo dell'autovettura.
Il suo è in assoluto l'intervento che maggiormente si avvicina per contenuti a quanto era stato previsto dal programma elettorale di Antonello Buscema in materia di viabilità.
Lucidamente prudente è l'intervento del consigliere Spadaro il quale sottolinea che prima di prendere decisioni definitive occorre ascoltare i cittadini interessati ed è pertanto favorevole al tavolo di concertazione.
Sulla stessa linea l'intervento del consigliere Giurdanella che esprime la posizione sul punto del partito democratico.
Il consigliere Giannone ricorda che il piano del traffico è di competenza dell'Amministrazione e non del Consiglio Comunale il quale, infatti non è mai stato investito prima di oggi dei tempi e dei modi della sua attuazione.
Gli interventi degli altri consiglieri, una volta che si è rotto il ghiaccio e le posizioni sono uniformi sia per il cdx che per il csx sono ripetitive e prive di apporti rilevanti.
Degni di nota, tuttavia, l'intervento del consigliere Adamo che pur favorevole al piano del traffico esprime solidarietà ai commercianti (la solidarietà è un ingrediente universale, va su tutto) e del consigliere Marisa Giunta.
L'intervento di quest'ultima ha provocato un vero e proprio caos in aula: i commercianti si sono adirati oltre misura ed hanno rumorosamente abbandonato l'aula per protesta.
La mia sommessa opinione, che spero sia ampiamente smentita, è che la rabbia dei commercianti derivi da promesse non mantenute quali una brevissima sperimentazione che doveva terminare, previa constatazione della sua inutilità, a settembre qualche settimana dopo l'apertura delle scuole.
E' una protesta notevolmente e stranamente superiore a quella, ad esempio, dei lavoratori delle cooperative che, non percependo lo stipendio da otto mesi, sono in serie difficoltà finanziarie.
Il consigliere Giunta è stata ingenua, politicamente parlando, nel sostenere che la crisi di introiti dei commercianti del quartiere Sorda non è collegata all'attuazione del piano del traffico ma a situazioni di carattere generale che investono tutto il settore.
E' parzialmente vero quello da lei sostenuto ma sventolare una bandiera rossa dinanzi ad un toro inferocito..............
Normalmente non condivido al 110-120% (in media) quanto sostenuto dal consigliere Giunta nei suoi vari interventi in Consiglio.
Questa volta faccio eccezione.
Ha la mia stima perché ha avuto il coraggio di dire il suo pensiero senza cedere alla tentazione di una facile demagogia e ciò a differenza di alcuni suoi colleghi, consiglieri provinciali di maggioranza, che, fiutato l'affare, giocano a fare i capipopolo.
Sono d'accordo con il suo intervento volto a individuare soluzioni che rendano la via Sacro Cuore e zone limitrofe un quartiere caratteristico di Modica dal punto di vista commerciale e ciò con il potenziamento delle realtà già presenti in zona.
Il discorso della consigliera Giunta meritava maggior fortuna.

Seguono gli interventi degli assessori Scucces ed Aprile.
Entrambi indicano gli interventi strutturali che l'Amministrazione ha già in cantiere o che intende effettuare nel quartiere in questione.
La memoria non mi aiuta nel ricordare se tra questi sia stata inclusa pure la realizzazione di una base aereonavale per facilitare l'ingresso delle moltitudini di turisti e consumatori nel quartiere.....

Finalmente il Consiglio viene sospeso e gli amministratori si incontrano a tu per tu con gli amministrati.
Si stabilisce di istituire un tavolo tecnico di concertazione ove saranno presenti una delegazione di residenti e commercianti del quartiere Sorda.

E' uno stanco ma visibilmente sollevato Piero Torchi quello che conclude la serata riprendendo il discorso già fatto all'inizio, ampliandolo con l'elogio del comportamento tenuto dai consiglieri e mostrandosi sempre aperto al dialogo per tutti i miglioramenti che si vorranno fare al piano della viabilità.
Aveva in mano carte non facili, le ha giocate bene, chiude in bellezza.
Promettere di tenere in considerazione le indicazioni che usciranno dal tavolo di concertazione è cosa diversa dal tradurle nella realtà dei fatti.
E' un'altra storia: avremo modo di raccontarla a tempo debito.

Ezio Castrusini.

Il Consiglio Comunale del 10.12.07: un presidente e due squali.

Seduta del Consiglio Comunale dedicata in massima parte all'edilizia, diverse infatti le varianti che il Consiglio era chiamato ad approvare, ma che invece prende tutt'altra direzione.

GLI ARRETRATI DI STIPENDIO DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE.
In sala sono presenti i lavoratori delle cooperative, in particolare della coop.”Il gruppo”, accompagnati dai rappresentanti sindacali.
Il tutto colorato anche da diversi manifesti di protesta.
Ormai non passa seduta consiliare che un gruppo di cittadini, lavoratori o commercianti, non sia presente per esprimere il suo disagio: che sia questo il famoso “futuro da raccontare?”.
Vito D'Antona ha gioco facile nel ricordare che dalla politica finanziaria dissennata della precedente amministrazione Torchi, una perenne campagna elettorale, non possono che essere questi i frutti.
I lavoratori chiedono di rappresentare le proprie ragioni al Sindaco ed al Consiglio.
Il centro destra chiede di sospendere la seduta per un raccordo interno.
Cerruto risponde che il centro sinistra non ha bisogno di una sospensione in tal senso perché è preparato ad affrontare tutti i punti ma che, tuttavia, se la sospensione è necessaria per poter ascoltare le ragioni dei lavoratori, che ben venga.
Plauso visibile del pubblico che rende necessaria la risposta del nostro beneamato amico Sindaco il quale, alquanto stizzito, sostiene, con un tono da non ammettere repliche, che non è possibile prendere le adunanze del Consiglio come luogo dove venire a manifestare il proprio disagio.
Garantisce la propria disponibilità ad incontrare sempre e comunque i lavoratori ed a ospitarli nel proprio ufficio 24h su 24 ma in Consiglio no. Non vuole che passi l'idea che per discutere con lui si debba arrivare a queste forme di protesta.
Chissà perché, mi chiedo, sta cominciando ad affermarsi questa prassi se il Sindaco si proclama sempre disponibile ad incontrare e a dialogare con i propri concittadini..........
A bocce ferme si assiste ad un confronto tra i rappresentati sindacali, i lavoratori, il Sindaco ed i consiglieri tutti.
I lavoratori delle cooperative chiedono il pagamento degli stipendi arretrati, l'ultimo percepito è quello di luglio (se non erro), quelli della coop. “Il gruppo” chiedono altresì che la propria cooperativa stipuli il protocollo d'intesa con il Comune sì da vedere gli stipendi cadenzati come quelli dei dipendenti comunali. Il Sindaco risponde che non può costringere un privato a stipulare alcunché, che gli unici mandati emessi in questo scorcio di anno saranno solo quelli per gli stipendi dei comunali (due mensilità), cooperative (una mensilità) e lavoratori della nettezza urbana.
Dichiara altresì che esistono cooperative che hanno attuato un politica di anticipazione delle somme per la retribuzione in attesa dei pagamenti da parte del Comune ed altre tra cui la “Il gruppo” che tale politica non la vogliono attuare.
Alla fine l'incontro si scioglie con la posizione espressa da diversi consiglieri tra cui D'Antona, Avola, Cerruto, di dare certezza ai lavoratori circa il pagamento effettivo delle spettanze e di far pervenire ai vertici della “Il Gruppo” la posizione negativa del Consiglio circa la gestione della cooperativa stessa in ordine al pagamento degli stipendi.

IL NEO CONSIGLIERE BORGESE E LA REGOLA DEL “15”.
Auguri di buon lavoro al neo consigliere Borgese.
Il quale si sarà reso subito conto di averne bisogno: alla votazione per il subentro come membro della quinta commissione al posto del neo assessore Militello, riporta alla prima votazione 15 voti sui 16 occorrenti.
Il solito scherzo che i consiglieri del centro destra riservano ai loro compagni di coalizione al momento delle votazioni: ricordate l'elezione del Presidente del Consiglio Comunale?
E' un modo simpatico per passare un po' il tempo.......

MOZIONE DI CERRUTO RELATIVA ALLA CHIESA DI SAN GIOVANNI.
Il consigliere Cerruto illustra una mozione volta ad impegnare l'Amministrazione a sollecitare la conclusione dei perenni lavori di restauro della Chieda di S.Giovanni ed il recupero dei danni createsi proprio per il suo essere un cantiere aperto.
L'Assessore Scucces fa presente non poter fare nulla come Amministrazione, trattandosi di proprietà non comunale, se non quello che già è stato fatto in termini di interessamento e solleciti agli enti competenti.
Si passa alla votazione ma, sorpresa, la mozione non è votabile in quanto, si sostiene, non è presentata nelle forme canoniche di mozione.
Il Sindaco potrebbe fare proprio l'impegno richiesto dal consigliere Cerruto, visto che si concorda sul punto, ma preferisce non perdere l'occasione per rimarcare indirettamente e con estrema signorilità, devo dire, l'inesperienza del consigliere in questione.
Se ne riparlerà al prossimo Consiglio.

LA QUESTIONE DELLE VARIANTI AL PIANO REGOLATORE E LE COMPETENZE DEL CONSIGLIO SECONDO IL SEGRETARIO GENERALE.
Il Consiglio era chiamato ad approvare diverse varianti al prg vigente ma, anche qui una novità, non può perché secondo il segretario generale con la presenza di un commissario ad acta per la variante generale al piano regolatore il consiglio non ha più competenza in materia di varianti.
Le posizioni dei consiglieri Scarso, Avola, Giurdanella, D'Antona concordano nel dissentire dalla tesi espressa dal segretario generale.
Un conto, sostengono, è che vi sia un commissario ad acta per uno specifico procedimento amministrativo che è l'approvazione del nuovo Prg, un altro conto sono i vari procedimenti amministrativi per le varianti particolari al prg vigente per i quali rimane la competenza del Consiglio.
L'intervento del consigliere Giannone è di una logica ferrea.
Sostiene, infatti, che se prevale la tesi espressa da segretario comunale tutte le varianti particolari approvate dal Consiglio dopo l'insediamento del commissario ad acta devono per forza di cose essere revocate in autotutela non essendo stato il Consiglio competente per la loro approvazione.
Il ragionamento è ineccepibile: sono parecchi i visi corrucciati in aula tra i consiglieri di maggioranza.

IL RITIRO DEI PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO, LE PROMESSE SUL NUOVO ORDINE DEL GIORNO E GLI SQUALI.
Il Presidente Enzo Scarso fa presente che giovedì p.v. vi sarà un Consiglio Comunale con all'o.d.g. la questione del piano del traffico in via Sacro Cuore.
Pertanto invita a ritirare tutti i punti all'o.d.g dell'odierna seduta per poterli reinserire nella nuova convocazione: una questione meramente tecnica.
Tra i punti da ritirare vi è pure quello relativo ai fitti del Tribunale.
Il D'Antona si dichiara disponibile a ritiralo purché vi sia l'impegno della presidenza a caldeggiare nella prossima conferenza dei capigruppo il suo inserimento come primo punto all'o.d.g. della successiva seduta.
Anche questa volta il beneamato Sindaco non perde l'occasione per dire la sua invitando il Presidente ad impegnarsi perché ai primi punti della prossima seduta vi siano argomenti necessari per consentire lo svolgimento dell'attività amministrativa e dopo quelli senza scadenze particolari (ovvero i fitti del Tribunale).
Anche in questo caso la presidenza prende l'impegno in tal senso dando modo al Sindaco di commentare che sono stati presi contemporaneamente due impegni in palese contrasto tra loro.
Il presidente Scarso conclude riferendosi scherzosamente a Torchi e D'Antona che ha da fare con due squali.
Dall'acquario comunale è tutto.

Ezio Castrusini.

Comunicato stampa di Antonello Buscema

Ricevo e pubblico:

Lo sviluppo dell’attuale dibattito attorno alle linee politiche del partito democratico e alla sua leadership a Modica deve essere considerato in maniera altamente positiva.
La conferenza stampa del 30 novembre è apparsa a me e a molti come un momento importante di democrazia e di partecipazione. Consiglieri comunali, associazioni, rappresentanti del mondo dell’economia hanno voluto esprimere la loro idea sul futuro assetto del Pd, sulla sua linea politica, su chi dovrà essere chiamato a guidarlo.
La mia candidatura non si pone in alternativa o in contrasto con nessun’altra – prima fra tutte quella del segretario uscente dei Ds, il prof. Giancarlo Poidomani –, ma mira al contrario a favorire un dialogo sulla strategia e sulle prospettive del Pd a Modica, che ci conduca ad una soluzione quanto più possibile condivisa, al di là di ogni inutile, dannoso steccato fra Ds, Margherita e società civile. Il Pd potrà rappresentare una vera novità nel panorama politico locale e nazionale se saprà superare ogni logica di partito o di corrente, scommettendosi per una politica nuova, nella quale siano al centro le persone, le idee e il bene comune.
Una base larga, un dibattito franco e diffuso, un’idea di società giusta e attenta ai deboli, una linea politica contraria ad ogni cedimento alle logiche di potere vigenti in Sicilia e a Modica, una leadership aperta e democratica, un’apertura a tutti i movimenti e le espressioni di ‘resistenza’ che vengono dalla società (primo fra tutti quello promosso dalla coordinatrice dell’Unione Rita Borsellino): questo è il Partito democratico che sogniamo in Sicilia e nella nostra Modica e per il quale intendiamo lavorare.
Antonello Buscema

Leggiucchiando un pò.....

Leggo sul Gds di oggi 01.12.07 un articolo sulla proposta di candidatura di Antonello Buscema a coordinatore cittadino del PD.
All'ottimo articolo mi permetto di aggiungere alla visione di scontro sportivo tra più candidature alla guida di coordinatore cittadino quella del confronto.
Si è proposta nella conferenza del 30.11.07 da una parte di coloro che guardano con attenzione al PD e si sentono o sono già coinvolti nel suo processo di formazione una linea politica ed un soggetto, Antonello Buscema, che si ritiene idoneo al perseguimento di detta linea.
Si è di fatto aperto un dibattito pubblico con una proposta che basata su una visione della politica cittadina indica una persona.
Così facendo si è voluta evitare la sensazione che nell'individuazione del coordinatore cittadino vi possano essere scelte dettate dall'alto, di una grande manovra che con le primarie ha dato l'idea di cambiar tutto per poi non cambiar niente nei fatti concreti.
E' questa sensazione che nuoce all'immagine del nascente partito "nuovo", che ne tradisce la sua stessa essenza, e non già il confronto aperto sulle linee politiche da seguire in città e sui candidati alla carica di coordinatore da sottoporre al vaglio degli elettori delle primarie.

Ma nel GDS di oggi leggo pure una "breve" ove il novello assessore Militello ringrazia Paolo Borrometi, costituente regionale del PD, per la solidarietà manifestatagli contro gli attacchi mossi al suddetto Militello da Giancarlo Poidomani ex segretario dei Ds e costituente nazionale del PD.
Non c'è più religione...
Si sarà trattato sicuramente di un equivoco o di un fraintendimento, seguiranno sicuramente le dovute spiegazioni in tal senso e quindi il fatto andrà alla fine archiviato per quello che è: una sciocchezza.

Ezio Castrusini.

Comunicato stampa del consigliere Nino Cerruto

Ricevo e pubblico volentieri:

"La nascita del Partito democratico in Italia, in Sicilia e a Modica è un fatto importante per tutto il centrosinistra". Il fatto che io non sia entrato nel Pd non significa che non guardi con grande attenzione e interesse a quanto accadrà a Modica nelle prossime settimane. I valori e le scelte del Pd saranno importanti per tutta l'opposizione alla giunta Torchi.


D'altronde, la mia scelta di non aderire al Pd, ha avuto proprio il senso di una salvaguardia e del mantenimento di un contatto più stretto con quei giovani e quei movimenti che si sono avvicinati alla politica durante la bellissima campagna elettorale di Antonello Buscema per la sindacatura. Molti di loro sentono importante l'impegno politico ma non riescono a pensarlo ancora come interno ad un partito.


Per queste persone, questi gruppi, questi movimenti liberi, nati nei primi mesi del 2006, il riferimento ideale resta comunque la figura di Rita Borsellino, alla quale appare a tutti noi profondamente legata quella di Antonello Buscema, che, appena cinque mesi fa, ha incarnato le ansie, le speranze, la voglia di riscatto di un terzo dei modicani che hanno votato.


Per questo, senza voler interferire con i processi propri del Pd, sento di dover dire che, qualora si dichiarasse disponibile, Antonello Buscema mi sembra la naturale guida del Pd a Modica e il suo miglior coordinatore possibile, per continuare insieme la battaglia di libertà, di giustizia, di legalità e di riscatto che il centrosinistra va conducendo - e dovrà continuare ancor più intensamente a condurre - nella nostra città.

Modica 28/11/07


Il capogruppo della lista

Una Nuova Prospettiva


Nino Cerruto

Sulle ipotesi di discarica a Modica

Ricevo e pubblico:

Conto alla rovescia:-94
Questi sono i giorni che mancano alla chiusura della discarica di San
Biagio a Scicli
e solo adesso il Sindaco di Modica si accorge che è necessario fare
qualcosa per scongiurare
un'emergenza che invece è già in atto.
Soltanto adesso tutto diventa urgente, e il criterio per
l'individuazione della discarica pare essere soltanto la presenza più
o meno numerosa di residenti, mentre l'ambiente, le aziende agricole e
agrituristiche, le cave, i fiumi, come nel caso del Tellesimo a poche
centinaia di metri da Gisirotta, non contano nulla.
Il sindaco Torchi ancora una volta dismette i panni del paladino
dell'ambiente quando la decisione ricade sul suo territorio, mentre si
lacera le vesti per lo skyline disturbato dal palo eolico di Ragusa o
per le trivellazioni.
Nel consiglio comunale che si è tenuto lunedì scorso alla presenza del
presidente dell'ATO dott. Vindigni
abbiamo assistito al tentativo di presentare una situazione diversa da
quella reale.
Il presidente dell'ATO non è assolutamente riuscito a dare risposte
esaurienti alla maggior parte dei quesiti che gli sono stati rivolti
dai consiglieri di maggioranza e di opposizione, arrivando addirittura
ad affermare che nel caso della situazione di Scicli ha dovuto
"forzare la mano" per evitare l'emergenza e che il 29 febbraio
prossimo, se la discarica di Cava dei Modicani, in territorio di
Ragusa, non dovesse essere pronta, potrebbe anche paventarsi una
proroga per la discarica di San Biagio, contravvenendo all'impegno
preso con i cittadini sciclitani di una irreversibile chiusura.
Il sindaco Torchi ha cercato, in un primo momento, di scaricare le
responsabilità su tutti, sul governo nazionale, sulla regione, sul
passato consiglio; poi ha provato a far passare la tesi che se non si
deciderà adesso di realizzare la discarica e cioè se si perderà tempo,
lui non si riterrà responsabile dell'eventuale crisi che potrà
scattare il primo marzo, dopo la chiusura di San Biagio, con la più
che probabile ipotesi di trasportare i nostri rifiuti fino a Motta S.
Anastasia, in provincia di Catania.
Niente di più demagogico e falso, perchè i tempi di realizzazione di
una discarica sono lunghi, possono addirittura passare anni, tra
individuazione del sito, valutazioni ambientali varie e autorizzazioni
regionali. Pertanto siamo già in piena emergenza.
Del resto il presidente Vindigni, dopo aver sbandierato
l'individuazione di "tanti ottimi siti idonei a tale utilizzo",
incalzato dai consiglieri di opposizione che chiedevano di conoscerne
almeno uno, ha risposto di non ricordarsi e di non poter dire niente
al riguardo.
Falso anche il passaggio del sindaco sui termovalorizzatori, in quanto
dei quattro previsti dal piano regionale due sono stati bloccati dalla
magistratura, confermando la tesi di chi si oppone alla loro
costruzione, non solo perchè considerati superati e addirittura un
problema peggiore di quello che si vorrebbe risolvere, ma anche perchè
risultano essere sotto il mirino della criminalità mafiosa che dalla
gestione dei rifiuti ottiene ricavi miliardari in tutta la penisola.
In realtà quello del sindaco Torchi è solo un ennesimo tentativo di
non assumersi le responsabilità di una gestione dei rifiuti in città
assolutamente carente e lacunosa. Infatti il 94% dei rifiuti prodotti
dai cittadini modicani finiscono in discarica, e se pensiamo che si
paga a peso, possiamo facilmente comprendere come si arrivi a costi
milionari.
La raccolta differenziata è praticamente ferma, se non diminuita,
rispetto al 2002, e cioè al 6%, mentre proprio nella raccolta
differenziata, come hanno sostenuto diversi consiglieri di maggioranza
e di opposizione, si potrebbe trovare la soluzione del problema.
E invece né il sindaco né l'assessore al ramo Nino Giarratana, che si
è visto solo a tratti in aula senza però prendere mai la parola, come
sarebbe stato normale per un amministratore, hanno fatto un solo
riferimento alla raccolta differenziata o a qualsiasi altro strumento
o iniziativa volti a ridurre la quantità dei rifiuti da mandare in
discarica.
Il dibattito è appena iniziato e il nostro movimento continuerà a
tenere alta l'attenzione e ad informare i cittadini sulla reale
situazione e su quelle che potrebbero essere le iniziative attuabili
immediatamente e sulle quali non faremo sconti di sorta
all'amministrazione.
Il conto alla rovescia è partito, -95, -94...
Modica, 28.11.07

Per il movimento politico
UNA NUOVA PROSPETTIVA
Piero Paolino

Lettera di Salvatore Baglieri

Ricevo e pubblico anche se non sono d'accordo sulla breve e provvisoria soluzione prospettata dal Baglieri.
Le discariche per precisi tempi tecnici e di studio non si realizzano da un giorno ad un altro ed una volta realizzate hanno una "provvisorietà" all'italiana ovvero troppo lunga.

Tengo a precisare che, riguardo il mio intervento di ieri sera al telegiornale delle 19,30 su Video Regione, non approvo la realizzazione di una discarica a Modica ( come qualcuno mi ha riferito di aver capito ). Intendevo solo prospettare una eventuale breve e provvisoria soluzione: il ripristino temporaneo della già esistente discarica chiusa di Modica, per non incrementare il debito già eccessivamente oneroso che il Comune di Modica deve corrispondere al Comune di Scicli. Nel suddetto intervento, ho invece sottolineato la necessità della realizzazione della raccolta differenziata, ricollegandomi anche al programma presentato durante la campagna elettorale del centrosinistra, nel maggio scorso. Ho anche illustrato come dovrebbe avvenire la raccolta differenziata, prospettando l’ottenimento di una sgravo sulla tassa dei rifiuti per i cittadini che aderisco alla raccolta differenziata.
In conclusione, la raccolta differenziata è l’unica via d’uscita da questa problematica.


Modica 29.11.2007 Salvatore Baglieri

Intervento della Candidata alla Segreteria Prov.le del Partito Democratico Anna Mezzasalma

Ricevo a pubblico, impegnandomi a pubblicare anche l'intervento di Pippo Digiacomo se lo farà pervenire.

Il Segretario Provinciale del P.D. è stato eletto: è Pippo Di Giacomo, attuale Sindaco di Comiso. La Candidata sostenuta da noi e da altri settori della società civile, la dott.ssa Mezzasalma, dirigente de "L'altra Vittoria" e de "L'altra Provincia", ha però ottenuto una grande affermazione, ottenendo circa il 22% dei consensi. L'intervento di Anna si è contraddistinto per una durissima critica al percorso e al metodo seguito da una larga parte del gruppo dirigente ex DS ed ex Margherita per giungere all'appuntamento elettorale. Percorso che - ha affermato Mezzasalma - ha di fatto escluso le donne, la società civile organizzata e una larga parte della stessa Margherita (tra cui l'ex segretaria provinciale Venerina Padua, cui la nostra Candidata ha rivolto un affettuoso saluto), che infatti ha ritenuto, per protesta, di non partecipare alla elezione del Segretario del P.D., elezione che quindi - secondo Mezzasalma - è risultata "priva di qualsiasi valenza politica". La Mezzasalma ha anche criticato duramente il silenzio del ticket Di Giacomo - Di Stallo (questo ultimo eletto V. Segretario) sulla delicata questione delle alleanze politiche. In Sicilia - ha detto Mezzasalma - non possono trovare legittimazione le cosidette "alleanze di nuovo conio" o le "larghe intese", in quanto il P.D. deve chiaramente collocarsi nell'Unione di Rita Borsellino. Commentando l'esito (scontato) del voto, Mezzasalma ha tenuto a sottolineare che "il nostro impegno parte da qui. Stiamo nel P.D., ma presenteremo insieme a quanti ci hanno sostenuto le nostre idee nel corso di un'assemblea pubblica di respiro provinciale nelle prossime settimane". Di seguito pubblichiamo una sintesi dell'intervento di Anna, ringraziandola di cuore per la sua passione e per il suo impegno.
PARTITO DEMOCRATICO


Assemblea delle elette e degli eletti alle Costituenti


(Ragusa, 24 novembre 2007)


Sintesi, ad uso della Stampa, dell’intervento della Candidata alla carica di Coordinatore Provinciale, Anna Mezzasalma


Care Democratiche, cari Democratici, prendo la parola come candidata coordinatrice, e non intendo nascondere la mia emozione. Fino a poche ore fa, la mia candidatura era inesistente, ed anzi, insieme ai miei compagni di strada, come tutti sapete, mi ero pubblicamente espressa nel senso di sostenere altri candidati e candidate. Non ho mai aspirato a questa candidatura: ho anzi sempre riconosciuto che in molti sarebbero stati più degni di me di essere ora al mio posto. Eppure sono qui, e non per caso, ma perché solo candidandomi avrei avuto il diritto di dire queste parole.

Come tutti sapete, non sono stata investita da nessuno, se non dalle firmatarie e dai firmatari della mia candidatura, di un compito di rappresentanza. Ciò nonostante, mi sento qui a rappresentare moralmente quella parte, io credo largamente maggioritaria, del nostro Partito, che è rimasta profondamente turbata dal percorso scelto per giungere a questo importante appuntamento. Un percorso che non è stato unitario, ma che ha assunto le caratteristiche di un accordo tra notabili, che si chiede ora all’assemblea di ratificare, diretto all’esclusione premeditata di larghissime parti del nostro Partito.

Non posso non constatare che questo accordo ha praticamente escluso le donne dai ruoli importanti (riproponendo un asse di governo declinato tutto al maschile) e accantonato la società civile, o almeno quella parte di essa che ancor prima della nascita del nostro Partito era stata presente, anche nelle competizioni elettorali, in modo organizzato. Inoltre, ho appreso di un documento di dura protesta, sottoscritto, tra gli altri, da 6 segretari comunali, 13 consiglieri comunali, 1 consigliere provinciale e 4 amministratori locali di uno dei partiti fondatori del P.D., e dal responsabile provinciale della Lista Bindi, Salvatore Cicirello, che mi ha espresso il proprio consenso sulla mia candidatura. Constato, osservando la platea, che questi amici hanno deciso di manifestare, mediante l’assenza da questa assise, la loro contrarietà.

L’esito di questa elezione, come è stato detto da tutti, pare scontato. Ma quali che siano i numeri risultanti dallo spoglio delle schede, è a tutti chiaro che questa elezione non ha alcuna valenza politica e, se portata a termine, costituirà una sconfitta per quella ristretta cerchia di personalità che, senza considerare tutte le sensibilità presenti e le reali rappresentanze elettorali nei territori, hanno perseguito l’inaccettabile strada della spartizione dei ruoli di direzione del Partito, non sappiamo quanto indotta dall’intento di ipotecare fin d’ora i ruoli parlamentari, politici ed amministrativi dei prossimi anni.

Io intendo battermi contro queste logiche. Il Partito Democratico a cui ho scelto di aderire è il Partito delle donne e degli uomini, e non il Partito degli uomini con la cooptazione delle donne; è il Partito delle cittadine e dei cittadini, e non quello dei notabili; è il Partito saldamente collocato nell’Unione di Prodi e di Rita, e non quello aperto (come una parte dei sostenitori dell’altro candidato hanno teorizzato) alle “larghe intese” o alle “alleanze di nuovo conio”. Ciò non è possibile, tanto meno nella Sicilia cuffariana e lombardiana.

Care Democratiche, cari Democratici, anche nelle circostanze più controverse e apparentemente impraticabili, ciascuna donna e ciascun uomo possono scoprire, nell’intimo della propria coscienza, una voce autentica che indica ciò che è giusto fare. Se dunque le mie parole sono apparse convincenti, cari amici, questo è il momento per obbedire prima di tutto a sé stessi, per non disperdere le aspirazioni e le speranze che il popolo delle Primarie ha manifestato, e che caricano tutti noi di responsabilità. Mi sottopongo, quindi, in piena libertà d’animo, se non sarà maturata l’idea di ripartire daccapo, al giudizio di ciascuno dei presenti. In ogni caso, quale che sia l’esito delle urne, questa assise sarà per me e per quanti decideranno di sostenermi solo un punto di partenza. Ci riuniremo, discuteremo insieme, e faremo conoscere nel corso di un’assemblea pubblica provinciale, le nostre determinazioni.

Anna Mezzasalma




PD Ragusa: Habemus Papam.

Oggi, 24.11.07 è stato eletto a coordinatore provinciale del PD Pippo Di Giacomo attuale sindaco di Comiso.

All'eletto ed al suo vice Di Stallo i migliori auguri di buon lavoro che estendo pure alla sig.ra Battaglia neo presidente del coordinamento provinciale.
Di Giacomo prevale sull'altra candidata Mezzasalma cui vanno i miei complimenti per il coraggio dimostrato nel candidarsi e per i principi espressi (per esempio ha sostenuto che il PD in Sicilia deve avere come riferimento Rita Borsellino) che condivido.

Rimane come ultima fase del procedimento di costituzione formale del Pd l'elezione dei coordinatori comunali che avverrà a breve.

"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!" (G.Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo):
dipenderà dal nuovo gruppo dirigente provinciale e comunale e dagli aderenti al PD far sì che la frase di cui sopra viva solo in letteratura e non sia il motto ispiratore del partito "nuovo".

Il PD si distingue dagli altri partiti non già per avere un segretario provinciale e comunale né per aver fatto le primarie, sebbene queste siano state un importante elemento di novità, quanto perché ha come scopo quello di avvicinare la gente alla politica, farla appassionare della politica.

Far appassionare la gente di politica significa coinvolgerla nei vari processi decisionali del partito sia per la sua organizzazione interna sia per affrontare i problemi della società.

Se passerà il messaggio che le decisioni sono prese ascoltando la base e tenendo conto delle sue indicazioni rinascerà la voglia di fare politica ovvero di occuparsi dei problemi della gente perché quando si viene valorizzati le risposte sono sempre positive anche, in prospettiva, in termini di consensi elettorali.

In caso contrario, più si avrà l'impressione delle decisioni già prese e solo da ratificarsi da un'assemblea più o meno democraticamente composta, più ci sarà solo la sensazione che si è cambiato tutto per non cambiare nulla.

Il migliore augurio che posso fare a chi intende intraprendere un percorso da "democratico" o come semplice simpatizzante o come responsabile di partito è che dimostri sempre che la celebre frase de "Il Gattopardo" non ha cittadinanza all'interno del PD.

Ezio Castrusini

Essere opposizione.

Pare che la crisi del centrodestra stia per terminare e che il girotondo attorno alle poltrone abbia portato, come preannunciato, a nuove entrate tra gli assessori e, a cascata, a nuove nomine in Consiglio Comunale.
Auguri a tutti di buon lavoro specialmente al nuovo assessore al bilancio che tuttavia pare non abbia la relativa delega, che rimane in capo al Sindaco (misteri della politica).
Raccoglie un'eredità pesante e totalmente negativa, con l'ultimo regalo da parte del suo predecessore, e cioè, come ho letto sul Giornale di Sicilia, dell'introduzione dell'addizionale irpef e dei ticket su servizi prima erogati gratuitamente alla cittadinanza.
Una manovra di circa sei milioni di euro ed un aumento di balzelli alla famiglie per circa 300€: l'amministrazione che non aumenta le tasse diceva l'assessore Drago, ricordate?
Curiosamente la manovra coincide con il deficit causato dei fitti del Tribunale denunciato dal centrosinistra. Vuoi vedere che ora l'aumento delle tasse sarà attribuito al centro sinistra colpevole di aver denunciato il buco finanziario?

Ma durante la crisi sono uscite determinate voci sul nostro beneamato Sindaco.
Quest'ultimo ha presentato una querela per diffamazione.
Torchi ha fatto benissimo.
La mia solidarietà, che in ogni caso c'è, sarebbe stata totale se il Torchi non fosse andato oltre affermando che trattasi di una "costante campagna denigratoria tesa a raggiungere risultati che, democraticamente, sono stati impediti dallo straordinario consenso popolare del maggio scorso" (Giornale di Sicilia ed. Ragusa del 24.11.07 pag. 33).
Si tranquillizzi: l' opposizione a Modica non si occupa delle faccende che attengono alla vita privata delle persone, per il quale vi è il massimo rispetto, né si occupa di creare pettegolezzi.
Al sindaco Torchi si contesta la sua politica, il suo modo di fare politica, e questo mettendo in luce i limiti e i difetti dell'attuale amministrazione e proponendo soluzioni alternative ovvero portando avanti un'opposizione di tipo propositivo.
Gli ignobili pettegolezzi su fatti relativi alla vita privata delle persone sono del tutti estranei alla tradizione politica del centrosinistra.
Si tranquillizzi, quindi, e nel contempo la smetta di sfruttare l'occasione per gettare un pò di fango sull'opposizione: non ci fa proprio una bella figura.

Ma essere opposizione significa anche avere rapporti con la stampa che se, e giustamente, dà il dovuto spazio al primo cittadino ed ai suoi sostenitori, nei confronti degli esponenti del centrosinistra è un pò distratta.
Comprendo le esigenze di spazio e la necessità di sintesi, ma ritengo che dei comunicati debbano essere riportati tutti i concetti in essi contenuti.
Dire " il gruppo consiliare del PD prende atto delle ripercussioni che essa (la maggioranza), con i suoi continui litigi sul numero di assessori, deleghe e posti di sottogoverno ha avuto e continua ad avere sul regolare e costante svolgimento delle attività del Consiglio Comunale e della stessa Amministrazione" significa comunicare una critica, un concetto negativo.
Se a questo periodo, tuttavia, si aggiunge "Si auspica, pertanto, che essa volga a termine perché si ricominci a parlare, nella contrapposizione delle differenti posizioni politiche, dei veri problemi che riguardano la cittadinanza", si trasmette un messaggio di tipo propositivo.
I due concetti sono legati e devono viaggiare insieme: tagliando il secondo, così come è stato fatto in un articolo sulla cronaca politica di Modica si dà dell'opposizione, o di parte di essa, un 'idea di persone solo capaci di criticare.
Sicuramente uno svarione dovuto ad esigenze di spazio.
Quanto detto per auspicare che in futuro si presti maggiore attenzione.
(Spazio io ne ho in abbondanza e quindi non taglio o sintetizzo quest'ultimo periodo).

Ezio Castrusini

Camelot: la verità, il coraggio e la cultura

Ho letto il primo numero di Camelot il nuovo periodico edito dall'associazione culturale "Avanguardia Barocca".

Io sono un semialfabetizzato che in questo blog si sforza di saltellare su e giù per le lettere dell'alfabeto cercando di mettere d'accordo le signorine Grammatica e Sintassi (vecchie sì ma ancora arzille ed esigenti) quindi il mio giudizio non potrà mai avere la dignità propria di una recensione.

Ho visto in Camelot un giornale scritto da professionisti dell'informazione che guarda con occhio imparziale ciò che accade nella società focalizzandone con una lente volutamente trasparente le varie problematiche.

Non lo dico perché nel primo numero si critica il centro destra, anzi, auspico che nel prossimo numero si esamini con la stessa severità il ruolo della opposizione a Modica (e forse occorrerà, dati gli esigui numeri, una lente di ingrandimento).

Lo dico perché appare ben chiara la consapevolezza degli autori che essere propositivi non equivale ad essere accondiscendenti così come l'imparzialità non comporta lo smussare i toni per non dare fastidio a qualcuno.

Lo dico perché percepisco nei redattori il desiderio di raccontare la realtà così come essa è per quanto scomoda possa essere.

Fatta così la Stampa è utile, e direi indispensabile, sia per i cittadini sia per chi si occupa di politica perché costringe a riflettere.

Lunga vita a Camelot!

Ezio Castrusini.

Master Open Sicilia 2007: il grande tennis dell’era Torchi

Organizzati dal Tennis Club Modica con il patrocinio dell'assessorato allo sport del Comune di Modica e della Provincia di Ragusa ed il contributo di sponsor privati, si è tenuto a Modica il Master Open Sicilia 2007.

I migliori otto tennisti siciliani si sono sfidati in una delle manifestazioni più importanti a livello regionale.

Grande l'impegno e l'abnegazione del comitato organizzatore del torneo cui vanno i migliori, sinceri, complimenti per l'ottima riuscita della manifestazione.

Il nostro beneamato sindaco Torchi, con legittimo orgoglio, ha rivendicato nel fascicoletto di presentazione del torneo il fatto che Modica ospitasse l'importante manifestazione auspicando la presenza degli appassionati sportivi prima sugli spalti dei campi di gioco e poi per le vie della nostra città …….

Il campo dove si è tenuta la prima fase del torneo è stato quello di Marina di Modica "Giunta": sperduto campetto di periferia adattissimo per l'eliminatorie.

Le fasi finali si sono tenute nei più prestigiosi campi coperti e in terra battuta del Circolo di Tennis con la finale, come è d'obbligo, disputata nel campo centrale.

Gli appassionati si sono potuti pure ristorare nell'attiguo bar del Circolo Tennis.

A RAGUSA!!!!!!!!! Sì signori, …….A RAGUSA!!!!!!!!!!!

A Modica, a differenza dei centri siciliani (siciliani dico, non continentali) con lo stesso numero di abitanti, non abbiamo campi coperti, non abbiamo una struttura tennistica degna di questo nome, non un circolo, inteso come luogo fisico di incontro, con annesso bar ristoro, abbiamo solo la buona volontà degli appassionati ed una classe politica che arriva pure a vantarsi di ospitare ciò che per necessità di adeguate strutture logistiche si svolge altrove.

Non si ha più nemmeno la decenza di tacere e di darsi da fare per recuperare il tempo perduto: prioritario infatti è la moltiplicazione degli assessori, la spartizione delle deleghe, etc.etc.




Il piano del traffico: i doppi sensi di circolazione delle opinioni.

Durante il consiglio comunale del 14.11.07,  numerosi commercianti del quartiere Sacro Cuore, interessato dal famoso quanto caotico sperimentale piano del traffico (e sperimentale in italiano politico spesso suona come definitivo),  si sono incontrati con il nostro caro e stimato sindaco per esprimere tutte le loro perplessità su detto piano del traffico.
Ignoro cosa si siano detti e quali promesse siano state fatte.
Ma la memoria è andata ai sensi unici istituiti durante l'amministrazione Ruta ed alla posizione di assoluta critica intransigente espressa contro detti sensi unici dal Dr. Giovanni Frasca (Forza Italia, periodo riccardiano preNinossico).
Sono un tipo estremamente e malsanamente curioso: chissà cosa che ne pensa il Dr. Giovanni Frasca (Forza Italia, periodo ninossico post riccardiano) attuale vicesindaco sui sensi unici istituiti dall'amministrazione Torchi di cui fa parte................

Il ritorno del Consiglio Comunale: la sgangherata compattezza

Preambolo: La mia solidarietà all'operatore di Vm che si è beccato un lungo Consiglio Comunale: dalle ore 19,00 alle 01,45 del giorno dopo. Rispetto ai suoi colleghi incaricati di riprendere i due precedenti consigli che non si sono tenuti è stato proprio sfortunato.....
La telecamera purtroppo produce l'effetto di moltiplicazione degli interventi dei consiglieri spesso, troppo, ripetitivi e privi di utili apporti al dibattito.
Occorrerebbero però due telecamere, una puntata sull'interveniente di turno e l'altra sulla pubblica assise: forse così si potrebbe avere più disciplina in aula e consentire a chi è seduto nello spazio riservato al pubblico di ascoltare con maggiore facilità i vari interventi.



Il consiglio comunale di giorno 14 c.m. inizia con la costituzione del gruppo del PD formato da 5 componenti: Giovanni Giurdanella (ex Lista Antonello) capogruppo, Margherita Pluchino e Giovanni Spadaro (margherita), Salvador Avola ed Enrico Vernuccio (Ds).
Prende la parola Vito D’Antona puntando il dito sulla crisi del centrodestra che ha paralizzato l’attività del consiglio comunale e la stessa attività amministrativa facendo rilevare che l’accordo “programmatico” raggiunto dal centro destra è solo fumo negli occhi fatto apposta per mascherare i contrasti ancora pendenti sulle spartizioni delle poltrone. Si chiede a tal fine come mai, visto che si parla di azzeramento della giunta, gli (ex) assessori siedono ancora al loro posto.
Il centrodestra non risponde alla provocazione e fa sì che si passi alla trattazione dei punti all’ordine del giorno.
A) Approvazione della Commissione edilizia.
Costituire a Modica la commissione edilizia viene presentata dal centro destra come l’unica rapida soluzione per tentare la revoca del commissario nominato dalla Regione per l’approvazione del PRG.
Prima dell’estate si era deciso di chiedere un parere alla Regione sulla necessità o meno della Commissione edilizia ai fini dell’approvazione del PRG.
La Regione ha risposto che fin quando nel Regolamento edilizio del Comune di Modica è previsto il parere, per l’approvazione del PRG, della Commissione edilizia, di questa non se ne potrebbe fare a meno: uso il condizionale perché se ho ben capito il parere della Regione letto in aula (con la caciara che i nostri beneamati consiglieri fanno, con il continuo via vai, etc.) la Regione dice pure che in assenza della Commissione Edilizia basta il parere del dirigente dell’ufficio urbanistica (ma non sono sicuro di aver sentito bene).
Il centrodestra ribadisce che informalmente la Regione ha fatto sapere che vuole la Commissione edilizia altrimenti il prg di Modica a Palermo non passerà…..Le strade sono due, come dice l’avv. Scarso, o modificare il regolamento edilizio nei punti dove prevede la Comm. Edilizia (e lo stesso regolamento riformulato deve ottenere il placet di Palermo) o assecondare la Regione e sperare che questa, accontentata, revochi il commissario ad acta.
Il centro destra vota compatto per la Commissione, il csx (nel giorno della nascita del Pd, stimolo per l’unione delle forze del csx) si divide: D’Antona ed il Pd votano a favore, Cerruto e Giannone contro.
Le motivazioni di SD e PD le posso sintetizzare dicendo che, obtorto collo, si sceglie la via che appare più rapida perché il Prg torni in mano al consiglio e lo si approvi: si dà fiducia a quanto asserito dagli avversari salvo verificarne le conseguenze.
Giannone motiva il suo dissenso perché la commissione è un ente inutile, già da tempo eliminata, il suo ripristino comporterebbe solo un aumento della burocrazia per l’iter delle pratiche edilizie, è molto più coerente abrogare gli articoli del regolamento edilizio che la prevedono.
Cerruto sostiene che se l’interesse della città è quello di avere al più presto un prg e che la presenza del commissario, così come dichiarato dallo stesso Torchi, può comportare l’approvazione del prg in tempi rapidi, tanto vale non approvare la commissione edilizia e dare via libera al commissario ad acta.
Ovviamente è stata istituita la commissione edilizia.
Fare sì che il Piano Regolatore ritorni nella disponibilità del Consiglio Comunale, organo naturalmente deputato alla sua approvazione.
Tenuto conto dei cinque anni dell'Amministrazione Ruta e dei cinque di Torchi 1° la
frase è sicuramente ammantata di un fine humor britannico.
Occorrerebbe scolpirla su di una targa di bronzo e deporvi una corona di alloro per ogni
anno di mancata approvazione a partire da adesso.
Ma perché non buttiamo giù il monumento ai caduti ed al suo posto
vi facciamo un bel bred e breakfast "alle 4 palme"
o al posto della fontana un centro direzionale?
I parcheggi, direte voi? Ma c'è quello del Tribunale che diamine!
A Modica si costruisce ormai ovunque, non conosco il sacco edilizio di Palermo, ne ho
solo sentito parlare, ma comincio ad averne precisa opinione.

B) Consiglio comunale dei ragazzi.
Il consiglio, sentite le richieste dei dirigenti scolastici di slittamento di alcuni termini per problemi legati all’organizzazione scolastica, approva le modifiche all’unanimità.
(Evidentemente la maggioranza ha raggiunto un accordo sull’appartenenza politica del padre del ragazzo che sarà presidente del consiglio……)

C) Territori sottoposti a referendum per passaggio ad altro Comune


Aria di soddisfazione dopo il provvedimento del Tar che ha sospeso il referendum indetto dall’assessorato regionale. Il centro destra propone un dialogo con le popolazioni interessate ed il Comune di Pozzallo.
Vincere ma non stravincere dice a tal proposito l’avv. Scarso.

D) equilibri di bilancio
L’assessore Drago chiede la riunificazione dei punti dell’odg relativi agli equilibri di bilancio ed al fitto del Tribunale visto che sono connessi, il csx si oppone.
Relativamente agli equilibri di bilancio, a seguito di una sentenza sfavorevole per il Comune di Modica vengono spalmati su due anni finanziari il recupero di somme attive cancellate (che non sono i fitti del Tribunale) e, grazie all’impegno dei dirigenti comunali, come asserisce Drago, eliminati alcune poste passive. Relativamente a quest’ultima asserzione mi chiedo come mai non l’abbiano fatto prima quando furono approvati i bilanci consuntivo 2006 e preventivo 2007 ……
Per ciò che riguarda i fitti del Tribunale Drago afferma che la questione è stata affidata ad un legale di Palermo perché faccia causa al Ministero della Giustizia.
La lettera del ministero con la quale si nega il pagamento dell’affitto essendo a firma di un “solerte funzionario” (proviene in realtà dal direttore generale, figura apicale dell’Amministrazione) non vale un fico secco e non può valere più di quella del 2003 ( a firma di un direttore dell’ufficio VI, organo inferiore di grado rispetto un direttore generale) dove il Ministero “annotava” le somme richieste dal Comune di Modica e si limitava a chiedere chiarimenti in ordine alla posizione di un dipendente comunale nulla contestando in ordine ai fitti.
Drago lamenta l’ingiusto trattamento che il ministero fa nei confronti del Comune di Modica visto che in altre città paga l’affitto.
Viene citato il caso della Questura di Napoli sfrattata dai locali da parte della Provincia (ma la questura dipende la Ministero degli Interni, altra amministrazione ed altre leggi regolative dei rapporti Stato – enti locali), ed il caso del Comune di Modena per il quale il Ministero pare abbia riconosciuto i fitti presunti (in realtà un Sottosegretario in sede di commissione al Senato ha semplicemente riferito quanto richiesto in termini di contributo dal Comune di Modena nulla negando ma nulla riconoscendo) .
Lamenta ancora l’”azzerato” assessore al bilancio Drago che il Ministero in ogni caso deve chiedere scusa perché non dicendo subito che le somme non erano dovute ha ingenerato nel Comune di Modica l’eventuale erronea convinzione e prassi di inserire in bilancio l’affitto per i locali.
Il Ministero deve chiedere scusa anche per i ritardi nell’invio delle somme dovute per il mantenimento degli uffici giudiziari, il cd. contributo.
Quale sia questa prassi visto che il Ministero non ha mai detto che le somme erano dovute, anzi a seguito dell’istanza del Sindaco Torchi ha detto l’esatto contrario, e non ha mai pagato il preteso fitto, lo sa solo l’Amministrazione di centrodestra.
Per i ritardi nei pagamenti ordinari, si lamenta la mancata percezione di somme a partire dal 2001, si faccia così: cinque volte chieda scusa Berlusconi (2001-2006) per il mancato pagamento “sinergico” ed una volta e mezza Prodi (2006- ).
Rilevante l’intervento del capogruppo PD Giurdanella che ha chiarito in modo inequivocabile (tranne per chi vuole negare a tutti i costi l’evidenza), leggi alla mano, che le somme per i fitti non potevano essere messe come posta attiva del bilancio.
Politicamente sarebbe da auspicare che lo Stato contribuisca di più per il mantenimento delle strutture giudiziarie il cui peso cade in modo effettivamente oneroso sui Comuni, ma il quadro normativo, piaccia o non piaccia, è quello ribadito dal Ministero con la lettera del Direttore Generale.
Sulla linea dell’invito alla prudenza D’Antona che ricorda che a fronte di somme che non verranno mai riscosse vi sono corrispondenti impegni di spesa certa: si crea una mancanza di liquidità non temporanea ma strutturale che è l’anticamera del dissesto finanziario.
Ricorsa ancora D’Antona che se anche per ipotesi lo Stato pagasse tutto quanto il dovuto con in più i fitti, il Comune non riuscirebbe lo stesso a fronteggiare i suoi debiti perché troppe sono le altre poste attive che non verranno mai riscosse.
Sulla stessa linea gli interventi di Cerruto e Giannone.
Poco chiaro l’intervento dell’avv. Scarso che invita l’amministrazione a tener conto per il bilancio dell’anno venturo di quanto asserito dal Ministero sulle somme relativi ai fitti mentre i bilanci di quest’anno vanno bene così in attesa che si pronunci la magistratura.
Più o meno quello che dicono tutti i barcaioli: "la barca fa acqua da tutte
le parti?
Ricordiamoci per la prossima barca di turarle per tempo, intanto questa anche se
affonda non fa niente".

E) La presunta compattezza del centro destra
Al momento del voto, complice l’ora tarda, il centro destra non ha i numeri per garantire il numero legale, il centro sinistra se ne avvede ed abbandona l’aula: seduta rinviata di un’ora.
Il centrodestra non può pretendere che l’opposizione garantisca il numero legale per l’approvazione di un provvedimento che si disapprova fortemente.
Da lodare il comportamento dei consiglieri del centrosinistra che hanno reso partecipi della decisione di abbandonare o meno l’aula un nutrito gruppo di propri sostenitori presenti in sala nonostante l’ora tarda (a differenza di chi in aula ci dovrebbe stare perché eletto dai cittadini e per di più “gettonato” data la presenza nelle prime ore della seduta).
Appassionare i cittadini alla politica passa anche per questi comportamenti.
Alle ore 1,15 il centro destra, dopo un vorticoso giro di telefonate alla ricerca di un sedicesimo uomo, lo trova nella persona dell’avv. Scarso.
I correttivi di bilancio, per come voluti dal centrodestra, vengono approvati con il voto favorevole di questo e quello contrario del centro sinistra rientrato in aula per ribadire ancora una volta il proprio dissenso.
Il centro sinistra ha reso noto un comunicato che spiega le ragioni del suo allontanamento dall’aula al momento del voto:
I consiglieri comunali del centro sinistra di Modica rimarcano il protrarsi della crisi politica del centro destra atteso che ancora una volta la maggioranza non è stata in condizione di approvare in prima battuta un importante provvedimento come la verifica degli equilibri del bilancio comunale sul quale il centro sinistra ha espresso il proprio totale dissenso sia in ordine ai contenuti sia in ordine al rispetto delle regole di redazione dello stesso.
L'allontanamento dei consiglieri del centro sinistra al momento della votazione (la prima) ha voluto sottolineare come l'assenza di alcuni consiglieri del centro destra ed in primis quelli dell'Mpa e di Fi sia sintomo del totale disinteresse che gli esponenti della maggioranza hanno nei confronti dei reali problemi della città e dell'ente Comune essendo la loro attenzione rivolta solo all' interpretazione ed all'applicazione del manuale Cencelli”.



Ezio Castrusini.

Era Torchi: un disastro finanziario da raccontare......

Intervista a Nino Cerruto.

Pubblico per gentile concessione dell'intervistatore e dell'intervistato.

Forse i modicani non se lo aspettavano questo futuro che voleva raccontare Piero Torchi per le scorse elezioni amministrative. La città non sta vivendo nelle condizioni in cui lo doveva fare in campagna elettorale, ogni giorno si risveglia con un nuovo problema e con meno servizi. Una situazione molto grave è quella che stanno vivendo gli operatori ecologici della ditta Busso, il comune deve pagargli due mesi di stipendi. La giunta comunale è appena uscita da una crisi dovuta alla spartizione delle poltrone, problema che non mi sembra più importante dei pagamenti dei lavoratori o di un bilancio veramente disastroso, ma i signori del Palazzo armati di giacca e cravatta si riuniscono puntuali a Palazzo S. Domenico per risolvere il problema, mentre per riunirsi in occasione di una seduta dei capigruppo al Consiglio Comunale, stavolta per cercare di risolvere i veri problemi della città e non problemi causati da logiche prettamente legate ad interessi di potere diventa una cosa impensabile. Insomma con questo ennesimo cambio di poltrone vedremo nuove persone che si improvviseranno assessori e problemi che saranno tenuti di lato come da cinque anni a questa parte è stato fatto. Per entrare nel clima che si respira al Consiglio Comunale abbiamo intervistato Nino Cerruto capogruppo della lista Antonello - Una Nuova Prospettiva.
Già da sei mesi è cominciato il secondo mandato del sindaco Piero Torchi e dei suoi “fedelissimi”, come procede il lavoro del centro sinistra modicano?
Forse ancora bisogna entrare a regime, perché mi sembra vi siano diverse opposizioni o quanto meno diversi modi di esprimere l’opposizione: si va da un’opposizione soft, a quella tecnico-competente, a quella che si basa su uno scontro quasi frontale. Penso occorra in tal senso un chiarimento sul tipo di opposizione e su quale opposizione si merita questa amministrazione. Pensiamo un po’ se gli atti, le politiche e le scelte attuate da questa maggioranza fossero state effettuate da un governo di centro sinistra e questo centro destra fosse stato all’opposizione. Non so se loro avessero mantenuto la pacatezza che caratterizza l’opposizione del centro sinistra.
Nel mese di settembre è stata sollevata dall’opposizione la questione del fitto del Palazzo di Giustizia a Modica, vuole parlarne?
Ho già scritto a suo tempo una sorta di pro-memoria. Vorrei rilevare, a parte l’assurdità della pretesa di Torchi di fronte agli atti prodotti dal Ministero, il ruolo dei consiglieri comunali della maggioranza. A loro, che tra l’altro sono traditi dagli amministratori che sostengono, i quali gli hanno fatto votare un atto senza mettere a disposizione tutta la documentazione che si riferisce all’atto votato, vorrei dire, con Don Milani, che l’obbedienza in questo caso non è una virtù. Un discorso a parte meritano poi i revisori dei conti, i quali, recentemente, hanno espresso parere favorevole sugli equilibri di bilancio, nonostante non si sia messo mano ai residui attivi che si riferiscono ai fitti del Palazzo di Giustizia. Io personalmente avrei già inviato da tempo tutti gli atti alla procura della Corte dei Conti e diffidato i revisori ai rispettivi ordini professionali. Ma anche qui occorrerebbe la condivisione dell’intera opposizione.
Dal sindaco Torchi sono stati impegnati 1000€ per l’acquisto di 100 libri dal titolo "Salvatore Quasimodo tra gloria ed oblio”, scritto da Domenico Pisana; a che scopo questo acquisto di “grande cultura”?
La motivazione ufficiale è riportata nel corpo della determina. Secondo me, al di là della validità culturale del testo e della necessità di acquistarne 100 copie, resta una scelta inopportuna per il ruolo politico ricoperto dall’autore. Ma questo non è l’unico caso; sono state anche acquistate copie del libro del dott. Giorgio Cavallo, consulente gratuito dell’amministrazione per la cultura. Se qualcuno volesse pensare male potrebbe dire che questo acquisto è un modo per “ringraziare” il dott. Cavallo per il servizio “gratuitamente” prestato. Anche in questo caso, penso, vi sarebbero argomentazioni per intaccare pubblicamente l’immagine di questa amministrazione e del suo sindaco.
Qualche settimana fa abbiamo assistito ad un Consiglio Comunale in cui sono state portate questioni al di fuori di quella sede, il cambiamento di partito da parte di alcuni membri dell’amministrazione comunale. Cosa è successo? Che messaggio manda questa vicenda ai cittadini? Può essere un punto a vostro favore?
Rispondo nell’ordine inverso delle domande. Potrebbe essere un punto a favore se non si assiste passivamente a quanto sta accadendo. Il messaggio che manda è chiaro; non so però se tale messaggio venga recepito con altrettanto chiarezza e, soprattutto, se se fa memoria in occasione di scadenze elettorali. Il messaggio è il seguente: è sorto un contrasto tra M.p.a. e Forza Italia, a seguito del passaggio di Riccardo Minardo, e di conseguenza di 4 consiglieri comunali e di un assessore, dal 2° al 1° partito, perché non vi era pieno accordo su come servire meglio la città. E per questo si sono più volte incontrati, hanno addirittura fatto saltare due sedute di consiglio comunale, hanno impiegato giorni e notti per cercare migliori strategie per rendere un servizio migliore ai cittadini, per lavorare e ricercare il bene comune, sempre in cima ai loro pensieri, percorrendo sempre le strade della giustizia e della solidarietà con chi fa più fatica a vivere, estranei ad ogni logica di spartizione di poltrone e potere. O no!
E’ stato approvato il bilancio in estate: un’analisi.
Sono stati approvati i bilanci di previsione 2007 ed il bilancio consuntivo 2006. Senz’altro vi sono molte più persone di me, dentro e fuori il consiglio, che potrebbero effettuare un’analisi competente e pertinente. Salta comunque facilmente agli occhi di tutti come con questi bilanci si creano delle entrate fittizie a cui corrispondono spese reali. E’ questa la causa del dissesto finanziario dell’ente per cui fornitori di beni e servizi da anni non sono pagati, i dipendenti percepiscono lo stipendio con ritardo, diversi uffici sono da Gennaio senza linea telefonica, cresce l’elenco dei decreti ingiuntivi e delle richieste di pignoramento di beni comunali, al comune non si può chiedere nulla che comporti una spesa perché non vi sono soldi.
Però la “città cresce e si sviluppa”, come recitano alcuni manifesti 6x3 ordinati dall’amministrazioni. Evidentemente le dimensioni dei manifesti di propaganda sono direttamente proporzionali ai fallimenti da coprire.

Lampi a Bellolampo

Ricevo e pubblico:

TERMOVALORIZZATORI
Stop al cantiere di Bellolampo
PALERMO - Su ordine della magistratura, carabinieri e vigili urbani hanno sequestrato a Palermo l'area di Bellolampo (accanto alla discarica comunale), dove è in costruzione un termovalorizzatore. Le indagini, durate circa due anni, avrebbero evidenziato irregolarità.
Sarebbe emerso che la società concessionaria del servizio di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani avrebbe violato, secondo i pm, una serie di prescrizioni imposte dall'ordinanza del commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Sicilia.

Nell'area, dove si è già proceduto allo sbancamento, sono state realizzate la strada d'accesso e opere in cemento. Secondo una consulenza tecnica "le opere sono iniziate senza aver ottemperato alle prescrizioni stabilite dalla commissione ministeriale per la Valutazione di impatto ambientale (Via)". Il decreto di sequestro è stato emesso ieri dal gip di Palermo Pasqua Seminara, su richiesta dei pm Calogero Ferrara, Sara Micucci e Carlo Marzel1a, del gruppo Tutela ambiente della Procura, coordinato da Roberto Scarpinato.

La Società Pea (Palermo energia ambiente) precisa di aver "sempre operato nel pieno rispetto delle leggi e, a seguito della presa visione degli atti, agirà nei modi e nei tempi previsti dalla legge affinchè venga accertata la correttezza del proprio comportamento"

Nei piani della Regione, oltre a Bellolampo ci sono altri tre termovalorizzatori da costruire in Sicilia: Paternò (Catania) Campofranco-Casteltermini (Agrigento) e Augusta (Siracusa), dove l'Enel ha però ritirato la disponibilità a concedere i propri terreni.

Comunicato Fomenta

Ricevo e pubblico ( in ritardo).



FOMENTA
Comitato spontaneo di cittadini

RIFIUTI: ANNO ZERO PER STRATEGIA E SENSIBILIZZAZIONE

Continua l'indecoroso spettacolo di rifiuti ingombranti, materassi,
mobili e similari
abbandonati in pieno centro cittadino, quasi sempre nelle immediate
vicinanze dei contenitori per la
raccolta dei rifiuti.
Tutto ciò accade perchè, senza soluzione di continuità, assistiamo
alla totale assenza di qualsiasi forma di informazione e
sensibilizzazione in materia di rifiuti e, pertanto, le sacche di
inciviltà o, come è più corretto chiamarle, di maleducazione,
permangono e anzi aumentano.
Da anni chiediamo di pubblicizzare il numero telefonico per richiedere
il servizio di prelievo a domicilio dei rifiuti ingombranti ma, non
soltanto questo non viene fatto, addirittura da diversi mesi il numero
telefonico non è attivo e bisogna recarsi direttamente presso gli
uffici dell'assessorato all'ecologia per fruire del servizio.
Si comprende facilmente che questo non incentiva l'acquisizione di
buone prassi ma, al contrario, ne rende più difficile l'attivazione.
Il paradosso, peraltro, sta nel fatto che non si investe sulla
sensibilizzazione e sull''informazione che porterebbero benefici allo
svolgimento del servizio ed alla pulizia dell'ambiente, producendo un
risparmio di spesa non indifferente, ma si spendono migliaia di euro
per la bonifica delle discariche che, in assenza di educazione mirata
e di capacità di fruizione dei servizi, puntualmente rinasceranno, in
un circolo vizioso che definire folle non è esagerato.
Ma quello che risulta veramente inaccettabile è l'incapacità di
controllo e di verifica della pulizia e del decoro della città, ovvero
senza le segnalazioni di cittadini e comitati si assiste al permanere
di situazioni di degrado per lunghi tempi, come nel recente caso dei
materassi lasciati per oltre una settimana nella parte alta di via
Fontana, al quartiere Santa Teresa.
Ma è così fantascientifico pensare di affidare a qualcuno il compito
di girare per le vie della città per controllare e segnalare eventuali
punti critici e predisporre rapidi interventi?
E' troppo chiedere di vedere manifesti giganti (ci accontenteremmo
anche di quelli piccoli..) che informino del servizio indicando non
milioni e risultati, ma un solo numero di telefono stampato a
caratteri cubitali?
La buona amministrazione si sostanzia nella capacità di prevenire i
problemi, elaborando strategie e pianificando interventi e non
inseguendo le urgenze per poi, addirittura, vantarne trionfanti
risultati.


Modica, 14.11.07

Per il comitato Fomenta
Piero Gugliotta

Fermata scolabus in Via Cincinnato.

Ricevo e pubblico:


Al Sindaco

All'Assessore alla Viabilità

Al Dirigente del 7° Settore


Oggetto: Fermata scuolabus in via Cincinnato


Al fine di garantire la sicurezza dei bambini all'inizio ed al termine delle lezioni si chiede di istituire, in prossimità della scuola elementare della via in oggetto specificata, il divieto di sosta limitato all'orario di entrata e di uscita dei bambini da scuola, in modo da consentire agli scuolabus di potere effettuare la fermata ai bordi della strada.

Ciò, tra l'altro, eviterebbe il blocco del flusso veicolare in quanto, attualmente, gli scuolabus si fermano al centro della carreggiata.


Certo di un cortese e sollecito riscontro si coglie l'occasione per porgere cordiali saluti.


Modica, 12/11/2007

Il capogruppo della lista

Una Nuova Prospettiva

Nino Cerruto


Senza commenti: solo un auspicio.

Con determinazione del sindaco n. 1241 del 8/5/2006 si dava mandato di impegnare la spesa di 1.000 €, occorrente per l'acquisto di n. 100 copie del libro del prof. Domenico Pisana, dal titolo "Salvatore Quasimodo tra gloria ed oblio". Tale direttiva non venne esitata per mero errore procedurale. Pertanto il 5/10/2007 il sindaco emana un'altra direttiva, la n. 2487, con cui si dà mandato di comunque procedere all'acquisto di qunato già espressamente stabilito con atto n.1241/2006.
"Preso atto della validità culturale del libro, e per l'apprezzabile lavoro di analisi dei testi poetici, lettere discorsi sulla poesia, e per l'interessante carteggio tra Quasimodo e La Pira, da cui traspare la dinamica etico-spirituale dei due illlustri personaggi iblei", con determina n. 3138 del 26/10/2007 il Dirigente del 1° Settore approva la spesa di 1.000 € per l'acquisto dei suddetti libri, imputando la superiore spesa al cap. 11208 del bilancio 2007. Tale capitolo di bilancio di previsione del 2007 corrisponde alla voce "CONTRIBUTO REGIONALE PER LO SVILUPPO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE ED A TITOLO DI SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DELLE ATTIVITA' DELLE AUTONOMIE LOCALI", dove è scritta la somma di € 832.364,56.

Auspico che le copie del libro di cui sopra siano distribuite ai fornitori, ai professionisti, agli artigiani ed altri che da tempo aspettano di vedere liquidato e pagato dal Comune di Modica quanto loro spettante: nell'attesa avranno modo di arricchire la loro cultura.

Pro Chiesa di San Giovanni

Ricevo e pubblico:

Al sig. Sindaco
Al sig. Presidente del Consiglio Comunale
Ai sigg. Assessori
Ai sigg. Consiglieri Comunali
Comune di Modica
E p.c. Agli organi di informazione

MOZIONE D’INDIRIZZO

Oggetto: Interventi di restauro e consolidamento presso alcune Chiese di Modica

Tra i principali luoghi di attrazione turistica della nostra città vi sono senz’altro gli edifici destinati ai luoghi di culto religioso.

Alcuni di questi, come la Chiesa di S. Giorgio, sono rappresentativi, al pari del castello dei conti, dell’intera città, altri lo sono di singoli quartieri.

Le “nostre” Chiese restano, per la loro statura artistica e per la loro storia, non solo un punto di riferimento per tutti coloro che vengono a visitare la città, ma anche per noi che siamo nati e viviamo in questo splendido angolo della Sicilia sud orientale.

Ogni modicano ha vissuto, in qualcuna di queste Chiese, un momento particolarmente significativo della propria vita: un battesimo, un matrimonio, l’ ultimo saluto ad una persona cara, e tante particolari ricorrenze.

Ecco allora che queste Chiese diventano anche luogo d’identità personale e collettiva, perché entrano a far parte del vissuto di ciascuno di noi e, come tali, ci appartengono, dobbiamo sentirle nostre e sentircene tutti responsabili in particolari momenti, quando il lento divenire del tempo, accompagnato dall’incuria umana, compromette il loro stato.

E’ il caso della Chiesa di S. Giovanni a Modica Alta, chiusa ai fedeli dal 2003 per lavori di restauro e consolidamento, lavori che dovevano essere completati entro il 18 Maggio 2005, ma che, relativamente al 1° stralcio, si sono conclusi solo qualche mese fa; essa, però, rimane ancora oggi un cantiere aperto lontana da ogni prospettiva di “degna” apertura.

Questo intervento è un esempio di come i lavori effettuati abbiano provocato più danni di quelli che avrebbero dovuto riparare.

Sono stati effettuati infatti lavori di consolidamento, rifacimento del tetto e degli intonaci esterni, intonaci che già, lungo la parete laterale che guarda a sud, si stanno staccando. Ma a causa di frequenti interruzioni dei lavori, per via di richieste di varianti in corso d’opera, il tetto è rimasto per lungo tempo non adeguatamente coperto, causando ciò notevoli infiltrazioni d’acqua. Il risultato è stato che sculture in pietra, stucchi, affreschi, sono stati irrimediabilmente rovinati. Le colombe hanno poi fatto la loro parte (in questo caso non di pace!).

Gli appelli che il Parroco ha sistematicamente rivolto al Direttore dei lavori, ai responsabili politici locali ed ai funzionari del Dipartimento della Protezione Civile, non hanno prodotto il dovuto effetto, consentendo un così tale scempio.

Del finanziamento iniziale, di 1.700.000 €, sono rimasti 300.000 €, da utilizzare per il ripristino di stucchi, pitture, intonaci e pavimenti. Resta il dubbio che queste risorse siano sufficienti per il recupero di tutte le opere danneggiate, per prevenire gli ulteriori effetti che da qui a qualche anno si riveleranno per le infiltrazioni d’acqua e per la ristrutturazione delle due Cappelle laterali, della Sacrestia e della Canonica, quest’ultime due escluse da ogni forma di intervento.

Non possiamo assistere passivamente, come rappresentanti istituzionali e, ancor più, come cittadini, al degrado di questo patrimonio artistico ricco di storia.

Né una città, dichiarata patrimonio dell’UNESCO, può rimanere inerte quando vengono compromessi e danneggiati quei beni per cui la città è stata insignita di tale titolo. Infatti questo discorso non riguarda solo la Chiesa di S. Giovanni, ma investe quasi tutte le Chiese, non ultima quella di S. Giorgio.

Con la presente chiedo all’Amministrazione ed all’intero Consiglio Comunale di sollecitare, attivando tutte le possibili procedure istituzionali, il Dipartimento della Protezione Civile e tutte le competenti autorità a progettare ed effettuare in maniera tempestiva e competente tutti quegli interventi che questi luoghi, come dovuto atto morale, meritano.

Modica, 28/10/2007
Il capogruppo della lista
Antonello – Una Nuova Prospettiva

Nino Cerruto

Interrogazione relativa ai disagi dei residenti di v.le degli Oleandri

Ricevo e pubblico:



Al Sindaco
All’Assessore alla Polizia Municipale
E p.c. al Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Modica
Agli organi di informazione

Oggetto: disagi in Viale Degli Oleandri a causa della sosta di mezzi (ingombranti) pubblici e privati.

Con una petizione del 07/04/07 i residenti della via in oggetto specificata hanno rilevato i gravi problemi dovuti all’inquinamento acustico ed atmosferico a causa dei mezzi pesanti che quotidianamente, particolarmente nelle ore di punta, sostano nella suddetta via.

La presenza nel quartiere di diverse persone anziane ed ammalate rende ancora meno tollerabile il disagio, aggravato anche dalla presenza di rumorosi motorini, opportunamente “truccati”, che, indisturbati, effettuano gimkane e di automobili che percorrono il viale con velocità sostenuta costituendo un grave pericolo per l’incolumità fisica delle persone.

Esistono tre ordinanze, una sindacale e due del dirigente del 7° Settore, che regolamentano le sosta dei veicoli in servizio pubblico di linee per trasporto di persone al servizio degli studenti, riservando parte del piazzale Fabrizio (ora Baden Powell) alla sosta ed ai capilinea dei superiori mezzi.

Tra l’altro le fermate, fuori sevizio e non, lungo il viale degli Oleandri, sono state qualche volta causa di incidenti tra automezzi provenienti dalle traverse presenti lungo il viale, a causa della conseguente ridotta visibilità.

Non è poi servita l’inversione del senso unico in via Cincinnato, attuata recentemente dall’Assessore Aprile, per favorire il flusso veicolare; anzi ha avuto l’effetto opposto per via dell’accresciuta congestione del traffico sia in via Silla che in viale degli Oleandri. Infatti, come era facilmente prevedibile, tutti quelli che, dalla zona dove sono ubicate le scuole, si devono immettere nella Via Nazionale, lo devono fare necessariamente dal Viale Degli Oleandri, dove da sempre, al termine delle lezioni scolastiche, così come in Via Cincinnato, si sono registrate code di automezzi. Non è poi secondario il fatto che in tal modo l’incrocio tra Via Cincinnato e Via Silla è diventato più pericoloso, in quanto scendendo da via Cincinnato per vedere chi proviene da Via Silla bisogna sporgersi talmente da trovarsi praticamente al centro dell’incrocio.

Si chiede pertanto:
- Quali iniziative l’Amministrazione intende adottare per rendere immediatamente esecutive le ordinanze n. 183 /Ro del 03/10/1995, n. 405/OR del 17/09/1999 e n. 589/OR del 15/10/2004;
- Quali percorsi alternativi, come ad es. il raggiungimento di p.le Baden Powell direttamente dalla via Caitina, e strategie l’Amministrazione ritiene, nel breve e medio termine, di poter individuare per rendere più vivibile e sicura la zona oggetto di questa interrogazione e per garantire agli anziani ed agli ammalati, ivi residenti, una migliore qualità di vita;
- Che alla presente venga data risposta scritta entro i termini stabiliti dall’art. 20 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale.

Modica, 24/10/2007
Il capogruppo della lista
Antonello – Una Nuova Prospettiva
Nino Cerruto

Interrogazione su locali di via Ente Liceo Convitto


Ricevo e pubblico:

Al Sindaco
All'Assessore ai LL.PP
E p.c. al Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Modica
Agli organi di informazione

Oggetto: utilizzo di due grotte di proprietà comunale in via Liceo Convitto. Interrogazione.

Le grotte in oggetto specificate, ubicate al n. civico 58, risultano acquisite al patrimonio comunale, con atto d'acquisto, dal 1991.

Nell'area sovrastante si trova una zona verde, di circa 60 m2, sempre di proprietà comunale.
In atto le grotte, provviste di cancelli e lucchetti che a suo tempo sono stati divelti, vengono, da circa 5 anni, utilizzate da un privato per deposito di materiale vario, causando ciò problemi di carattere igienico per la presenza di topi e ratti.
Con la presente si chiede:
se l'amministrazione è a conoscenza della proprietà delle suddette grotte;
quali iniziative intende porre in essere per riappropriarsene ed utilizzarle;
che venga data risposta scritta da parte degli Organi in indirizzo.

Modica, 20/10/2007

Il capogruppo della lista

Antonello – Una Nuova Prospettiva

Nino Cerruto