Il Segretario Provinciale del P.D. è stato eletto: è Pippo Di Giacomo, attuale Sindaco di Comiso. La Candidata sostenuta da noi e da altri settori della società civile, la dott.ssa Mezzasalma, dirigente de "L'altra Vittoria" e de "L'altra Provincia", ha però ottenuto una grande affermazione, ottenendo circa il 22% dei consensi. L'intervento di Anna si è contraddistinto per una durissima critica al percorso e al metodo seguito da una larga parte del gruppo dirigente ex DS ed ex Margherita per giungere all'appuntamento elettorale. Percorso che - ha affermato Mezzasalma - ha di fatto escluso le donne, la società civile organizzata e una larga parte della stessa Margherita (tra cui l'ex segretaria provinciale Venerina Padua, cui la nostra Candidata ha rivolto un affettuoso saluto), che infatti ha ritenuto, per protesta, di non partecipare alla elezione del Segretario del P.D., elezione che quindi - secondo Mezzasalma - è risultata "priva di qualsiasi valenza politica". La Mezzasalma ha anche criticato duramente il silenzio del ticket Di Giacomo - Di Stallo (questo ultimo eletto V. Segretario) sulla delicata questione delle alleanze politiche. In Sicilia - ha detto Mezzasalma - non possono trovare legittimazione le cosidette "alleanze di nuovo conio" o le "larghe intese", in quanto il P.D. deve chiaramente collocarsi nell'Unione di Rita Borsellino. Commentando l'esito (scontato) del voto, Mezzasalma ha tenuto a sottolineare che "il nostro impegno parte da qui. Stiamo nel P.D., ma presenteremo insieme a quanti ci hanno sostenuto le nostre idee nel corso di un'assemblea pubblica di respiro provinciale nelle prossime settimane". Di seguito pubblichiamo una sintesi dell'intervento di Anna, ringraziandola di cuore per la sua passione e per il suo impegno.
PARTITO DEMOCRATICO
Assemblea delle elette e degli eletti alle Costituenti
(Ragusa, 24 novembre 2007)
Sintesi, ad uso della Stampa, dell’intervento della Candidata alla carica di Coordinatore Provinciale, Anna Mezzasalma
Care Democratiche, cari Democratici, prendo la parola come candidata coordinatrice, e non intendo nascondere la mia emozione. Fino a poche ore fa, la mia candidatura era inesistente, ed anzi, insieme ai miei compagni di strada, come tutti sapete, mi ero pubblicamente espressa nel senso di sostenere altri candidati e candidate. Non ho mai aspirato a questa candidatura: ho anzi sempre riconosciuto che in molti sarebbero stati più degni di me di essere ora al mio posto. Eppure sono qui, e non per caso, ma perché solo candidandomi avrei avuto il diritto di dire queste parole.
Come tutti sapete, non sono stata investita da nessuno, se non dalle firmatarie e dai firmatari della mia candidatura, di un compito di rappresentanza. Ciò nonostante, mi sento qui a rappresentare moralmente quella parte, io credo largamente maggioritaria, del nostro Partito, che è rimasta profondamente turbata dal percorso scelto per giungere a questo importante appuntamento. Un percorso che non è stato unitario, ma che ha assunto le caratteristiche di un accordo tra notabili, che si chiede ora all’assemblea di ratificare, diretto all’esclusione premeditata di larghissime parti del nostro Partito.
Non posso non constatare che questo accordo ha praticamente escluso le donne dai ruoli importanti (riproponendo un asse di governo declinato tutto al maschile) e accantonato la società civile, o almeno quella parte di essa che ancor prima della nascita del nostro Partito era stata presente, anche nelle competizioni elettorali, in modo organizzato. Inoltre, ho appreso di un documento di dura protesta, sottoscritto, tra gli altri, da 6 segretari comunali, 13 consiglieri comunali, 1 consigliere provinciale e 4 amministratori locali di uno dei partiti fondatori del P.D., e dal responsabile provinciale della Lista Bindi, Salvatore Cicirello, che mi ha espresso il proprio consenso sulla mia candidatura. Constato, osservando la platea, che questi amici hanno deciso di manifestare, mediante l’assenza da questa assise, la loro contrarietà.
L’esito di questa elezione, come è stato detto da tutti, pare scontato. Ma quali che siano i numeri risultanti dallo spoglio delle schede, è a tutti chiaro che questa elezione non ha alcuna valenza politica e, se portata a termine, costituirà una sconfitta per quella ristretta cerchia di personalità che, senza considerare tutte le sensibilità presenti e le reali rappresentanze elettorali nei territori, hanno perseguito l’inaccettabile strada della spartizione dei ruoli di direzione del Partito, non sappiamo quanto indotta dall’intento di ipotecare fin d’ora i ruoli parlamentari, politici ed amministrativi dei prossimi anni.
Io intendo battermi contro queste logiche. Il Partito Democratico a cui ho scelto di aderire è il Partito delle donne e degli uomini, e non il Partito degli uomini con la cooptazione delle donne; è il Partito delle cittadine e dei cittadini, e non quello dei notabili; è il Partito saldamente collocato nell’Unione di Prodi e di Rita, e non quello aperto (come una parte dei sostenitori dell’altro candidato hanno teorizzato) alle “larghe intese” o alle “alleanze di nuovo conio”. Ciò non è possibile, tanto meno nella Sicilia cuffariana e lombardiana.
Care Democratiche, cari Democratici, anche nelle circostanze più controverse e apparentemente impraticabili, ciascuna donna e ciascun uomo possono scoprire, nell’intimo della propria coscienza, una voce autentica che indica ciò che è giusto fare. Se dunque le mie parole sono apparse convincenti, cari amici, questo è il momento per obbedire prima di tutto a sé stessi, per non disperdere le aspirazioni e le speranze che il popolo delle Primarie ha manifestato, e che caricano tutti noi di responsabilità. Mi sottopongo, quindi, in piena libertà d’animo, se non sarà maturata l’idea di ripartire daccapo, al giudizio di ciascuno dei presenti. In ogni caso, quale che sia l’esito delle urne, questa assise sarà per me e per quanti decideranno di sostenermi solo un punto di partenza. Ci riuniremo, discuteremo insieme, e faremo conoscere nel corso di un’assemblea pubblica provinciale, le nostre determinazioni.
Anna Mezzasalma
Nessun commento:
Posta un commento