Comunicato stampa del movimento studentesco

Ricevo e pubblico:

Il Movimento Studentesco Modicano preso atto della situazione economica finanziaria in cui versa il Comune di Modica, tiene ad invitare tutta la cittadinanza, alla riflessione sulle responsabilità della penosa situazione finanziaria in cui versa la città. Secondo il Movimento appare palese ed incontrovertibile che le cause di tale crisi siano da addebitarsi all’inefficiente e poco trasparente amministrazione Torchi, sostenuta dalla coalizione di centro destra, dall’MpA di Riccardo Minardo, dall’UDC di Peppe Drago e dal PdL di Nino Minardo. Coerentemente con quanto detto, le conseguenze di tale gestione amministrativa sono: l’aumento dell’addizionale IRPEF, l’aumento della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani, i mancati pagamenti ai fornitori, ai dipendenti comunali e alle cooperative sociali. Appare dunque, alquanto evidente che gli effetti di tutto ciò sono verificabili nelle tasche dei cittadini modicani. Il Movimento prende atto, inoltre degli avvisi di garanzia destinati ad esponenti politici dell’amministrazione Torchi e non solo: Piero Torchi, Carmelo Drago, Vincenzo Pitino e ………… Floriddia. Su questa incresciosa vicenda, gli studenti sperano che venga fatta chiarezza per il bene della città e per il rispetto di alcuni valori come la trasparenza, l’onestà e il rigore morale nella politica. Il Movimento non si “spiega” come sia possibile che gli elettori modicani, al di là dei colori politici, nell’ultima tornata elettorale abbiamo scelto come propri rappresentanti, figure che non sono affatto distanti dalle responsabilità politiche di una disastrosa amministrazione della città. Forse il successo di tali persone deriva da un modo di intendere la politica in maniera affaristica e non al servizio della collettività, basti pensare che nell’ultima campagna elettorale la presenza dei giovani nei comizi di alcuni candidati (oramai eletti), veniva retribuita in denaro. Da questo modo di esercitare la politica, facilmente i giovani sono attratti, spostando i propri voti verso figure poco autorevoli e trasparenti. Questo clientelismo non è diretto solamente alla fascia giovanile, ma anche alle famiglie più bisognose. Di conseguenza il Movimento Studentesco Modicano invita alla riflessione sul valore del voto libero, al di là di ogni schieramento politico. Un voto vale 50 euro o un buono benzina?
IL MOVIMENTO STUDENTESCO MODICANO

Giovanni Giurdanella e la politica

L'altra politica

Ricevo e pubblico:


Titolo: icinquecentimetri per Anna Finocchiaro e Giovanni Giurdanella.

Domenica 13 aprile la Sicilia torna al voto appena due anni dopo le ultime elezioni regionali. Due anni fa avevamo scritto che la candidatura di Rita Borsellino rappresentava un’opportunità irripetibile per la nostra terra.Al posto di Rita fu eletto un presidente della Regione che ha festeggiato con un vassoio di cannoli la propria condanna a cinque anni di reclusione per favoreggiamento nei confronti di uomini della mafia.Ora, nel 2008, il centrodestra siciliano propone, per il dopo Cuffaro, un politico potente e privo di scrupoli, che dopo una carriera nell’UDC, ha fatto di una risibile autonomia di ispirazione leghista la bandiera di un populismo vuoto e di un progetto politico demagogico e privo di ogni respiro ideale. Lo stesso uomo che ha guidato Catania verso il disastro finanziario e la tiene in pugno con una forma di potentato asfissiante. Si tratta di una continuità piena – e se possibile, di molto peggiorativa – rispetto alla candidatura Cuffaro.Di fronte a tutto questo bisogna dire, anzi bisogna gridare, che la Sicilia e i Siciliani sono chiamati ad avere un sussulto di dignità e di voglia di democrazia. La Sicilia e i Siciliani sono chiamati a gridare che non hanno bisogno di signori e di feudatari, di piccoli re e di potenti di turno, che non ce la fanno più a sostenere il peso di politici che fanno della contiguità con le zone grigie della società siciliana, con i collusi, con le mafie, la loro carta di presentazione nel mondo della politica e sulla scena elettorale.La Sicilia e i Siciliani devono gridare – con Anna Finocchiaro e con Rita Borsellino – che sta nascendo una Sicilia diversa: una Sicilia che non vuole più essere tenuta al giogo, che vuole sviluppo e legalità, che vuole lavoro e non precarietà per i suoi giovani, che vuole trasparenza e giustizia, e non clienetelismo e paternalismo, che cerca profonda unità con la democrazia italiana e non un avvilente (e ignorante) sogno di autonomia. Quell’autonomia regionale che per cinquant’anni l’ha abbattuta, facendo diventare la Regione Sicilia il pozzo senza fondo dei denari dei collusi e dei mafiosi, degli spreconi e degli intriganti!Per questo sosteniamo nella nostra provincia la candidatura alla deputazione regionale di Giovanni Giurdanella: un avvocato di grande intelligenza e competenza, ma soprattutto un uomo vero, normale, che ha scelto la politica per uscire dall’individualismo, per condurre se stesso e i suoi amici al di fuori delle logiche di privatezza e di scetticismo che angustiano il popolo siciliano. Un uomo sereno, aperto, sensibile e intelligente, come i tanti che la nostra provincia e la nostra regione devono chiamare a raccolta per uscire finalmente da una notte infinita. Quella che Raffaele Lombardo, Silvio Berlusconi e Totò Cuffaro vorrebbero che continuasse per la nostra terra anche dopo il 14 aprile. Diciamo loro che non lo permetteremo!
Inviato da: icinquecentimetri