Lettera aperta del ministro Gelmini

(tratto da http://triskeles.wordpress.com/2008/10/18/lettera-aperta-del-ministro-gelmini/)




Cara bambina, caro bambino,
il mio nome è Maria Stella Gelmini. Sono il vostro Ministro della Pubblica Istruzione-Selezione e ho deciso di scrivervi una lettera appassionata.
Il governo che i vostri genitori e i loro amici hanno amorevolmente e democraticamente scelto anche per voi, si sta impegnando seriamente per regalarvi una scuola migliore di quella che avete conosciuto fino a ora. Vorrei elencarvi i punti principali della nostra riforma cosicchè non corriate il rischio di farvi trascinare in piazza da quei comunistacci e fannulloni dei vostri genitori ed insegnanti che sono in evidente malafede e assolutamente disinformati.

* Abbiamo deciso di cominciare dall’obbligatorietà del grembiulino, un capo d’abbigliamento che vi renda tutti un pò più uguali, almeno esteticamente. Sono stati contattati Dolce&Gabbana, Calvin Klein, Armani e Versace, li abbiamo incaricati di disegnare la nuova divisa della scuola pubblica e hanno tutti risposto con grande entusiasmo. Quando ci consegneranno i modelli, potrete scegliere il vostro preferito tramite un sondaggio su Internet o anche con il televoto, basterà un sms dal costo di 12€ (iva esclusa).

* Tornerete al maestro unico. Non più tre insegnanti per classe, pronti a giudicare tutto quello che facciate. Se sarete fortunati, avrete anche un maestro unico impreparato che non ha nulla da insegnarvi. Non correrete il rischio di dover imparare qualcosa di utile. Leggere, fare operazioni aritmetiche, conoscere gli antichi egizi o l’impero romano… sai che palle!

* Aboliremo il tempo pieno. Ci abbiamo riflettuto molto su questo e siamo arrivati alla conclusione che una giornata trascorsa tra le mura di una classe noiosa, apprendendo cose noiose e intellettualmente stimolanti, non sia una vera giornata. Con l’abolizione del tempo pieno avrete più tempo da trascorrere con i vostri passatempi preferiti quali Televisione e, soprattutto, PlayStation! Se dovesse avanzarvi del tempo e/o i vostri genitori non siano di quelli che son sempre contenti di delegare ad altri il vostro tempo libero, dovrete sopportare la rogna di far qualcosa con loro

* Un altro regalo che facciamo a voi e alle nostre scuole del futuro sarà l’assenza di immigrati. Avete capito bene! Niente rumeni, negracci o asiatici che abbassino il livello di gradibilità della scuola e del quartiere sul quale questa insiste. Inoltre non potrebbero neppure permettersi un grembiulino griffato. Una scuola ariana è proprio quello che ci serve per farvi crescere bene, sani e anche un pò xenofobi. Per quei poveri disgraziati creeremo delle classi apposite all’interno delle quali potranno integrarsi tra loro. Stiamo discutendo sulla possibilità di mettere dei vetri al posto dei muri di queste classi cossicchè possiate osservarli mentre tentano inutilmente di apprendere la nostra lingua. La voce narrante di Maria De Filippi vi racconterà dei loro vani tentativi di integrazione.

* Altra proposta in discussione sulla quale decideremo in seguito è quella di mandare, nelle predette “classi - ponte”, gli italiani handicappati e i ritardati. Per i presunti froci, alla vostra età è ancora presto per dichiararli tali con certezza pertanto, sarete voi a decidere chi mandare nella classe dei reclusi. Anche per questo vogliamo essere democratici, potrete quindi decidere con il televoto da casa o anche picchiandoli liberamente davanti a un insegnante. La promozione alla classe successiva sarà automatica per chi filmerà la scena con il telefonino per poi metterl in rete su Youtube.

Abbiamo in mente tante idee belle e costruttive. Abbiamo in mente una scuola nuova, efficiente e moderna. Una scuola veramente meritocratica dove meriti una raccomandazione solo se sei appartenente alla razza italica da almeno quattro generazioni. Abbiamo in mente degli insegnanti moderni, finalmente uniformati al pensiero unico della dittatura mediatica della Televisione. Abbiamo in mente una scuola che ci vuol coraggio a chiamarla scuola. Sarà per voi un piccolissimo fastidio ma ci siamo ripromessi di togliervi anche questo. Ricordatevi che la verità è una sola e non fidatevi di mamma e papà che vi portano in piazza per difendere quello che, a oggi, è l’ultimo strumento di tortura legalizzato. Fidatevi di chi vi parla sinceramente, con il cuore in mano, senza secondi fini.
Amorevolmente vostra,

Maria Stella Gelmini
Ministro della Pubblica Distruzione

Per evitare la quarta disgrazia....

la peggiore : quella di perdere la libertà di esprimere la propria opinione.

E’ bene che i cittadini modicani lo sappiano, che sono doppiamente disgraziati. Sono disgraziati la prima volta, perché sono nati o comunque si ritrovano a vivere in un paesino insignificante, di quelli che agli occhi del mondo “né contano e né cantano” e potrebbero scomparire da un giorno all’altro senza che gli equilibri del Paese ne risentissero minimamente, di quelli che per una serie di sfortunate coincidenze storiche e politiche non sono crocevia di grandi traffici economici e non sono nemmeno riusciti ad elevarsi al rango di capoluoghi di provincia. E sono disgraziati la seconda volta, perché attraverso i decenni e i secoli non si sono fatti furbi e non hanno imparato dagli errori commessi in occasione di quelle sfortunate coincidenze storiche e politiche e sono andati anche stavolta controcorrente, contro i venti che tirano nel mondo e in Italia, scegliendosi un Sindaco che non è amico del Premier che tutto vuole e che tutto può. È bene che lo sappiano dunque, i cittadini modicani, che con queste premesse non possono sperare di vedere piovere la manna dal cielo. Se trasferissero la loro residenza a Catania, ma soprattutto se si schierassero dalla parte di quelli che hanno messo la croce sul simbolo di un certo partito sulle schede elettorali, sarebbe tutta un’altra storia. Avrebbero infatti una miriade di santi protettori nei paradisi della politica e addirittura vedrebbero i loro incubi peggiori dissolversi con un colpo di bacchetta, trovando sotto i cavoli un centinaio di milioni di euro o comunque un bel gruzzoletto bastevole a dimenticare il debito pubblico con ogni annesso rischio di macellerie sociali e di pressioni fiscali inaudite. Ma sono modicani, residenti a Modica, nella maggior parte dei casi elettori di un Sindaco che non sale e scende liberamente le scale di Palazzo Grazioli per andare a trovare i suoi amici e che per la sua città può solo rimboccarsi le maniche e trasformare le sue forze in superforze, o forse sarebbe meglio dire i suoi sforzi in supersforzi. I modicani dovrebbero avere appreso appieno l’entità drammatica della loro miserabile condizione, leggendo di come il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi abbia regalato 140 milioni di euro a fondo perduto prelevati dalle tasse di tutti gli italiani per colmare la voragine aperta a Catania dalla dissennata amministrazione del suo medico di famiglia e di come pare non intenda essere altrettanto generoso con i tanti altri comuni disastrati tanto quanto quello, che però sono piccoli, inutili, e magari di centrosinistra. Comuni come Modica, insomma. Ma qualora i modicani non fossero ancora sufficientemente consapevoli di questa amara realtà, a rinfrescare loro la memoria e a fare un po’ di chiarezza ci ha pensato nei giorni il deputato nazionale del Popolo delle Libertà, Nino Minardo: “Il sindaco di Modica Antonello Buscema –ci informa il deputato in un suo comunicato- dimostra che questa amministrazione spuria non è in grado di risolvere da sola i problemi finanziari di Palazzo San Domenico e dimostra anche che quanto noi del PdL andavamo dicendo in campagna elettorale, e cioè che le sinergie istituzionali con Roma sarebbero state l’unica via d’uscita alla crisi finanziaria, non erano boutade. Catania ha già avuto risposte perchè il suo è un sindaco del PdL! La sinergia istituzionale, appunto”. Due volte disgraziati, appunto. Anzi no, tre volte disgraziati. Perché queste parole di compassione lasciano intendere un'unica via di salvezza: quella di inchinarci ad un potere supremo, dal quale potremo sperare di ricevere benevolenza e qualche privilegio, come vassalli, valvassori, valvassini (lo abbiamo detto tante volte…). E non penseremo mica che esistano davvero quelle paroline magiche tipo “diritti”, “uguaglianza”, “democrazia”, tutte quelle cose che dal 1948 circa stanno scritte nella Costituzione Italiana. Inutile dunque, a maggior ragione, illuderci che chi ha oggi la fortuna di starsene a Roma, sol perché sale e scende liberamente le scale di Palazzo Grazioli per andare a trovare i suoi amici e si è trovato così un posto comodo e utile nel listone elettorale, possa oggi ricordarsi chi è, da dove viene, e fare qualcosa per meritarsi quel posto anche agli occhi di noi poveri disgraziati cittadini.
Concetta Bonini
Pubblicato su La Pagina del 12 Ottobre 2008

Consiglio Comunale del 10 ottobre 2008: parte la discussione per l'adozione del piano regolatore.

Con la seduta del consiglio comunale del 10/10/08 sono iniziati i lavori consiliari volti all'adozione o meno del piano regolatore generale.
Su quanto discusso in consiglio rinvio al resoconto ufficiale del Comune di Modica come sempre chiaro e dettagliato: http://www.comune.modica.rg.it/news.cfm?idnews=2096.
Mi limito solo a sottolineare l'intervento del consigliere Paolo Nigro, capogruppo dell'Udc.
Gli interventi del consigliere Paolo Nigro, infatti, stanno man mano diventando l'atteso, ampio, anzi amplissimo, punto di riferimento delle sedute consiliari.
Essi sono sempre caratterizzati da un grande spirito costruttivo e mai polemico, come ama sempre ripetere il citato consigliere nel corso dei suoi mai esaustivi argomenti.
Aggiungo che l'intento oratorio volto alla salvaguardia di tutte le mere forme giuridiche di ogni attività dell'attuale amministrazione, unitamente alla costante sottolineatura che l'Mpa sino a pochi mesi fa era alleato dell'Udc, sono il filo rosso su cui poggia a mò di trama seicentesca ogni discorso del valente capogruppo e a cui si può aggrappare l'ascoltatore, spesso sonnolente, che voglia avventurarsi nei tornanti vorticosi dei suoi interventi che per lunghezza e pregio cominciano a ricordare quelli del mitico Marco Pannella.
Così è stato anche stavolta.
Prima di portare il discorso su argomenti relativi al merito del piano regolatore, il consigliere Nigro si è infatti battuto per evidenziare una grave anomalia riscontrata in due lettere che la Regione Siciliana ha inviato al Comune di Modica sollecitandolo all'adozione del piano sotto la minaccia del commissariamento.
Un'ampia e completa disquisizione (almeno venti minuti) sull'essere le due lettere identiche ma pervenute in date differenti e sul concetto che a parere del valente oratore il Comune di Modica è ormai con il commissario ad acta.
Tanto avvincenti le argomentazioni addotte, non scevre di thriller retorico, che confesso di essere stato tentato di utilizzare la frase "Il Commissario, Nigro e lo strano caso delle lettere identiche" come titolo di questo mio post.
Ma, ripeto, non semplici argomentazioni basate su principi generali, ma analisi scientifica delle due lettere con l'ausilio dei dati in essi contenuti ivi compreso il numero di protocollo.
Della serie: dimmi il protocollo e ti dirò chi sei.
Dopo uno scambio costruttivo e ovviamente mai polemico (a detta del Nigro) di opinioni con il presidente del consiglio comunale è al fine giunta la risposta del segretario generale del comune: per prassi amministrativa quando arriva una seconda lettera identica alla prima questa si intende rinnovata anche nelle scadenze degli adempimenti ivi previsti ovvero si tratta di una proroga dei termini.
E il Comune di Modica non è commissariato per quanto riguarda l'adozione del piano regolatore perché non c'è né il provvedimento di nomina del commissario né, ovviamente, il commissario.
Elementare Watson!
Al prossimo caso.

A.A.A. discarica vendesi

Discarica di medie dimensioni vendesi.

05102008

Abusiva ma con possibilità di sanatoria con parere favorevole della sovrintendenza dei beni archeologici stante la sua vetustà.

Inamovibile e varia nei suoi contenuti

Con possibilità di essere adibita a campeggio.........

05102008(001)

e a tribuna elettorale..........

07062008

Prezzo trattabile, stracciato, da buttare proprio, copertoni usati varie misure in omaggio.