Lettera aperta del ministro Gelmini

(tratto da http://triskeles.wordpress.com/2008/10/18/lettera-aperta-del-ministro-gelmini/)




Cara bambina, caro bambino,
il mio nome è Maria Stella Gelmini. Sono il vostro Ministro della Pubblica Istruzione-Selezione e ho deciso di scrivervi una lettera appassionata.
Il governo che i vostri genitori e i loro amici hanno amorevolmente e democraticamente scelto anche per voi, si sta impegnando seriamente per regalarvi una scuola migliore di quella che avete conosciuto fino a ora. Vorrei elencarvi i punti principali della nostra riforma cosicchè non corriate il rischio di farvi trascinare in piazza da quei comunistacci e fannulloni dei vostri genitori ed insegnanti che sono in evidente malafede e assolutamente disinformati.

* Abbiamo deciso di cominciare dall’obbligatorietà del grembiulino, un capo d’abbigliamento che vi renda tutti un pò più uguali, almeno esteticamente. Sono stati contattati Dolce&Gabbana, Calvin Klein, Armani e Versace, li abbiamo incaricati di disegnare la nuova divisa della scuola pubblica e hanno tutti risposto con grande entusiasmo. Quando ci consegneranno i modelli, potrete scegliere il vostro preferito tramite un sondaggio su Internet o anche con il televoto, basterà un sms dal costo di 12€ (iva esclusa).

* Tornerete al maestro unico. Non più tre insegnanti per classe, pronti a giudicare tutto quello che facciate. Se sarete fortunati, avrete anche un maestro unico impreparato che non ha nulla da insegnarvi. Non correrete il rischio di dover imparare qualcosa di utile. Leggere, fare operazioni aritmetiche, conoscere gli antichi egizi o l’impero romano… sai che palle!

* Aboliremo il tempo pieno. Ci abbiamo riflettuto molto su questo e siamo arrivati alla conclusione che una giornata trascorsa tra le mura di una classe noiosa, apprendendo cose noiose e intellettualmente stimolanti, non sia una vera giornata. Con l’abolizione del tempo pieno avrete più tempo da trascorrere con i vostri passatempi preferiti quali Televisione e, soprattutto, PlayStation! Se dovesse avanzarvi del tempo e/o i vostri genitori non siano di quelli che son sempre contenti di delegare ad altri il vostro tempo libero, dovrete sopportare la rogna di far qualcosa con loro

* Un altro regalo che facciamo a voi e alle nostre scuole del futuro sarà l’assenza di immigrati. Avete capito bene! Niente rumeni, negracci o asiatici che abbassino il livello di gradibilità della scuola e del quartiere sul quale questa insiste. Inoltre non potrebbero neppure permettersi un grembiulino griffato. Una scuola ariana è proprio quello che ci serve per farvi crescere bene, sani e anche un pò xenofobi. Per quei poveri disgraziati creeremo delle classi apposite all’interno delle quali potranno integrarsi tra loro. Stiamo discutendo sulla possibilità di mettere dei vetri al posto dei muri di queste classi cossicchè possiate osservarli mentre tentano inutilmente di apprendere la nostra lingua. La voce narrante di Maria De Filippi vi racconterà dei loro vani tentativi di integrazione.

* Altra proposta in discussione sulla quale decideremo in seguito è quella di mandare, nelle predette “classi - ponte”, gli italiani handicappati e i ritardati. Per i presunti froci, alla vostra età è ancora presto per dichiararli tali con certezza pertanto, sarete voi a decidere chi mandare nella classe dei reclusi. Anche per questo vogliamo essere democratici, potrete quindi decidere con il televoto da casa o anche picchiandoli liberamente davanti a un insegnante. La promozione alla classe successiva sarà automatica per chi filmerà la scena con il telefonino per poi metterl in rete su Youtube.

Abbiamo in mente tante idee belle e costruttive. Abbiamo in mente una scuola nuova, efficiente e moderna. Una scuola veramente meritocratica dove meriti una raccomandazione solo se sei appartenente alla razza italica da almeno quattro generazioni. Abbiamo in mente degli insegnanti moderni, finalmente uniformati al pensiero unico della dittatura mediatica della Televisione. Abbiamo in mente una scuola che ci vuol coraggio a chiamarla scuola. Sarà per voi un piccolissimo fastidio ma ci siamo ripromessi di togliervi anche questo. Ricordatevi che la verità è una sola e non fidatevi di mamma e papà che vi portano in piazza per difendere quello che, a oggi, è l’ultimo strumento di tortura legalizzato. Fidatevi di chi vi parla sinceramente, con il cuore in mano, senza secondi fini.
Amorevolmente vostra,

Maria Stella Gelmini
Ministro della Pubblica Distruzione

Per evitare la quarta disgrazia....

la peggiore : quella di perdere la libertà di esprimere la propria opinione.

E’ bene che i cittadini modicani lo sappiano, che sono doppiamente disgraziati. Sono disgraziati la prima volta, perché sono nati o comunque si ritrovano a vivere in un paesino insignificante, di quelli che agli occhi del mondo “né contano e né cantano” e potrebbero scomparire da un giorno all’altro senza che gli equilibri del Paese ne risentissero minimamente, di quelli che per una serie di sfortunate coincidenze storiche e politiche non sono crocevia di grandi traffici economici e non sono nemmeno riusciti ad elevarsi al rango di capoluoghi di provincia. E sono disgraziati la seconda volta, perché attraverso i decenni e i secoli non si sono fatti furbi e non hanno imparato dagli errori commessi in occasione di quelle sfortunate coincidenze storiche e politiche e sono andati anche stavolta controcorrente, contro i venti che tirano nel mondo e in Italia, scegliendosi un Sindaco che non è amico del Premier che tutto vuole e che tutto può. È bene che lo sappiano dunque, i cittadini modicani, che con queste premesse non possono sperare di vedere piovere la manna dal cielo. Se trasferissero la loro residenza a Catania, ma soprattutto se si schierassero dalla parte di quelli che hanno messo la croce sul simbolo di un certo partito sulle schede elettorali, sarebbe tutta un’altra storia. Avrebbero infatti una miriade di santi protettori nei paradisi della politica e addirittura vedrebbero i loro incubi peggiori dissolversi con un colpo di bacchetta, trovando sotto i cavoli un centinaio di milioni di euro o comunque un bel gruzzoletto bastevole a dimenticare il debito pubblico con ogni annesso rischio di macellerie sociali e di pressioni fiscali inaudite. Ma sono modicani, residenti a Modica, nella maggior parte dei casi elettori di un Sindaco che non sale e scende liberamente le scale di Palazzo Grazioli per andare a trovare i suoi amici e che per la sua città può solo rimboccarsi le maniche e trasformare le sue forze in superforze, o forse sarebbe meglio dire i suoi sforzi in supersforzi. I modicani dovrebbero avere appreso appieno l’entità drammatica della loro miserabile condizione, leggendo di come il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi abbia regalato 140 milioni di euro a fondo perduto prelevati dalle tasse di tutti gli italiani per colmare la voragine aperta a Catania dalla dissennata amministrazione del suo medico di famiglia e di come pare non intenda essere altrettanto generoso con i tanti altri comuni disastrati tanto quanto quello, che però sono piccoli, inutili, e magari di centrosinistra. Comuni come Modica, insomma. Ma qualora i modicani non fossero ancora sufficientemente consapevoli di questa amara realtà, a rinfrescare loro la memoria e a fare un po’ di chiarezza ci ha pensato nei giorni il deputato nazionale del Popolo delle Libertà, Nino Minardo: “Il sindaco di Modica Antonello Buscema –ci informa il deputato in un suo comunicato- dimostra che questa amministrazione spuria non è in grado di risolvere da sola i problemi finanziari di Palazzo San Domenico e dimostra anche che quanto noi del PdL andavamo dicendo in campagna elettorale, e cioè che le sinergie istituzionali con Roma sarebbero state l’unica via d’uscita alla crisi finanziaria, non erano boutade. Catania ha già avuto risposte perchè il suo è un sindaco del PdL! La sinergia istituzionale, appunto”. Due volte disgraziati, appunto. Anzi no, tre volte disgraziati. Perché queste parole di compassione lasciano intendere un'unica via di salvezza: quella di inchinarci ad un potere supremo, dal quale potremo sperare di ricevere benevolenza e qualche privilegio, come vassalli, valvassori, valvassini (lo abbiamo detto tante volte…). E non penseremo mica che esistano davvero quelle paroline magiche tipo “diritti”, “uguaglianza”, “democrazia”, tutte quelle cose che dal 1948 circa stanno scritte nella Costituzione Italiana. Inutile dunque, a maggior ragione, illuderci che chi ha oggi la fortuna di starsene a Roma, sol perché sale e scende liberamente le scale di Palazzo Grazioli per andare a trovare i suoi amici e si è trovato così un posto comodo e utile nel listone elettorale, possa oggi ricordarsi chi è, da dove viene, e fare qualcosa per meritarsi quel posto anche agli occhi di noi poveri disgraziati cittadini.
Concetta Bonini
Pubblicato su La Pagina del 12 Ottobre 2008

Consiglio Comunale del 10 ottobre 2008: parte la discussione per l'adozione del piano regolatore.

Con la seduta del consiglio comunale del 10/10/08 sono iniziati i lavori consiliari volti all'adozione o meno del piano regolatore generale.
Su quanto discusso in consiglio rinvio al resoconto ufficiale del Comune di Modica come sempre chiaro e dettagliato: http://www.comune.modica.rg.it/news.cfm?idnews=2096.
Mi limito solo a sottolineare l'intervento del consigliere Paolo Nigro, capogruppo dell'Udc.
Gli interventi del consigliere Paolo Nigro, infatti, stanno man mano diventando l'atteso, ampio, anzi amplissimo, punto di riferimento delle sedute consiliari.
Essi sono sempre caratterizzati da un grande spirito costruttivo e mai polemico, come ama sempre ripetere il citato consigliere nel corso dei suoi mai esaustivi argomenti.
Aggiungo che l'intento oratorio volto alla salvaguardia di tutte le mere forme giuridiche di ogni attività dell'attuale amministrazione, unitamente alla costante sottolineatura che l'Mpa sino a pochi mesi fa era alleato dell'Udc, sono il filo rosso su cui poggia a mò di trama seicentesca ogni discorso del valente capogruppo e a cui si può aggrappare l'ascoltatore, spesso sonnolente, che voglia avventurarsi nei tornanti vorticosi dei suoi interventi che per lunghezza e pregio cominciano a ricordare quelli del mitico Marco Pannella.
Così è stato anche stavolta.
Prima di portare il discorso su argomenti relativi al merito del piano regolatore, il consigliere Nigro si è infatti battuto per evidenziare una grave anomalia riscontrata in due lettere che la Regione Siciliana ha inviato al Comune di Modica sollecitandolo all'adozione del piano sotto la minaccia del commissariamento.
Un'ampia e completa disquisizione (almeno venti minuti) sull'essere le due lettere identiche ma pervenute in date differenti e sul concetto che a parere del valente oratore il Comune di Modica è ormai con il commissario ad acta.
Tanto avvincenti le argomentazioni addotte, non scevre di thriller retorico, che confesso di essere stato tentato di utilizzare la frase "Il Commissario, Nigro e lo strano caso delle lettere identiche" come titolo di questo mio post.
Ma, ripeto, non semplici argomentazioni basate su principi generali, ma analisi scientifica delle due lettere con l'ausilio dei dati in essi contenuti ivi compreso il numero di protocollo.
Della serie: dimmi il protocollo e ti dirò chi sei.
Dopo uno scambio costruttivo e ovviamente mai polemico (a detta del Nigro) di opinioni con il presidente del consiglio comunale è al fine giunta la risposta del segretario generale del comune: per prassi amministrativa quando arriva una seconda lettera identica alla prima questa si intende rinnovata anche nelle scadenze degli adempimenti ivi previsti ovvero si tratta di una proroga dei termini.
E il Comune di Modica non è commissariato per quanto riguarda l'adozione del piano regolatore perché non c'è né il provvedimento di nomina del commissario né, ovviamente, il commissario.
Elementare Watson!
Al prossimo caso.

A.A.A. discarica vendesi

Discarica di medie dimensioni vendesi.

05102008

Abusiva ma con possibilità di sanatoria con parere favorevole della sovrintendenza dei beni archeologici stante la sua vetustà.

Inamovibile e varia nei suoi contenuti

Con possibilità di essere adibita a campeggio.........

05102008(001)

e a tribuna elettorale..........

07062008

Prezzo trattabile, stracciato, da buttare proprio, copertoni usati varie misure in omaggio.

Il consiglio comunale tra piani e sindacati.

Giorno 11 settembre si è tenuto il consiglio comunale con all'ordine del giorno l'approvazione del piano triennale delle opere pubbliche 2008/2010 e del piano triennale di attività per la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici, la promozione turistica e agro-turistica di manifestazioni ed iniziative promozionali di interesse locale.

L'adozione del piano delle opere pubbliche era un atto imposto da scadenze normative e la relativa discussione su questa sorta di letterina di buoni propositi non è stato altro che una passerella per quei consiglieri comunali che hanno cercato di emendare detto piano con le opere da loro ritenute imprescindibili.
Non essendo possibile inserirle per problemi di natura tecnica (ad esempio per la mancanza di un progetto sottostante a ciascuna delle varie proposte oltre che delle relative risorse) si è assistito alla presentazione dei cd. "suggerimenti" ovvero a dei pensierini di buone intenzioni che i vari consiglieri comunali hanno chiesto ed ottenuto di aggiungere alla letterina sopra citata.
Non riesco a trovare altra definizione per detto piano perché parlare di opere pubbliche che andranno ad essere realizzate o soltanto finanziate da qui a dicembre 2008 senza alcun soldo in cassa (a prescindere da quelle il cui iter amministrativo è già avviato) è come discutere del sesso degli angeli.
E' solo un atto dovuto su cui si è innestato il dibattito legato al gioco delle parti.
(Parte, quella del consigliere di maggioranza, che non tutti nella coalizione al governo hanno ben assimilata visto che alcuni interventi sono sembrati più consoni al ruolo di consigliere di opposizione in piena campagna elettorale).
La vera capacità di programmazione della giunta Buscema si vedrà con il prossimo piano che sarà varato da qui a pochi mesi unitamente al bilancio finanziario per il 2009 che ne costituirà il fondamento.
Non intendo fare un resoconto dei lavori d'aula relativi alla trattazione di questi due punti perché esiste già il resoconto ufficiale dell'addetto stampa del Comune a cui rinvio per un completo approfondimento: http://www.comune.modica.rg.it/news.cfm?IDNews=2054.

Stesso discorso faccio per il piano per la valorizzazione dei beni culturali etc.
Esprimo solo un pizzico di rammarico per il modo un pò sbrigativo, in parte comprensibile data l'ora tarda, con cui è stata affrontata la sua trattazione.
Meritava maggiore attenzione e un minimo di presentazione visto che contiene le linee guida dell'Amministrazione sulle politiche culturali, agricole etc. con aspetti innovativi interessanti.

Questo consiglio comunale si è caratterizzato per l'audizione, ad inizio dei lavori d'aula dei rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali.
Anche in questo caso il resoconto ufficiale del Comune è chiaro ed esauriente.
Mi limito a qualche considerazione e premetto subito che non ho alcuna intenzione di lanciare accuse ai precedenti amministratori: ciò che è avvenuto è sotto gli occhi di tutti e i modicani con il loro voto
hanno detto chiaramente che vogliono gente che li tiri fuori da questa situazione e non che ripeta all'infinito di chi sono le colpe.

Sappiamo tutti come
la nuova Amministrazione ha trovato le casse comunali e tutti ricordiamo come sino a pochi mesi fa chi osava parlare di disastro finanziario era tacciato dalla precedente maggioranza di voler fare mero terrorismo propagandistico perché, a detta di questa, tutto andava per il giusto verso, il Comune di Modica era una meraviglia per efficienza e robustezza dei conti, sinergia, etc.
In questo contesto vi erano pure delle buone relazioni tra i sindacati e l'Ente comunale: protocolli rispettati, patti, intese etc.
E questo per tutti i sei anni dell'amministrazione Torchi.
Il primo manifesto con cui le organizzazioni sindacali hanno cominciato a dire la loro sulla gestione finanziaria del Comune è venuto fuori immediatamente dopo le dimissioni di Torchi.
Prima di allora non una voce, almeno resa pubblica, che esprimesse se non preoccupazioni, almeno perplessità sulla situazione finanziaria.
Eppure un buco di 52 milioni di euro non si crea in pochi mesi:
possibile che quando si sedevano ai tavoli cd. tecnici non si notasse nulla di strano nei bilanci predisposti dall'Amministrazione?
Erano formalmente così ben redatti da non far nascere alcun sospetto?
Eppure i dipendenti delle cooperative cominciavano a non percepire gli stipendi, non erano costanti gli emolumenti dei comunali e delle società a partecipazione mista.
Dov'erano i sindacati quando l'opposizione di csx denunciava le pessime condizioni finanziarie del Comune e le scelte, a volte scellerate, della maggioranza di allora?

Subentra Buscema, fa chiarezza nei conti, parla con franchezza, redige un bilancio vero che eviti di fabbricare ulteriori debiti, chiede pazienza, soprattutto ragionevolezza, ed ecco che succede di tutto un pò.

Certo, l'amministrazione Buscema un errore lo ha fatto: parlando con la sigla di categoria sindacale X non sa che questa è cosa ben distinta dalla rappresentanza di altra categoria della sigla Y la quale tutela altri lavoratori con interessi diversi e a volte contrapposti ai primi.
Un errore che Buscema ha già riconosciuto a a cui porrà rimedio ascoltando le sigle sindacali unitariamente e al massimo livello di rappresentatività per evitare nel futuro che si ripetano fatti simili.

Ma i problemi non si limitano al mancato rispetto delle formalità dei protocolli, in questi giorni si è pure assistito a uno sciopero politico: non conosco altri termini per definire quello dei lavoratori della ditta Busso.
Si comprende perfettamente il disagio di chi da tempo non percepisce lo stipendio e nessuno si può permettere di criminalizzare richieste più che legittime.
Ma quando l'Amministrazione ha garantito che non appena arriveranno i trasferimenti verranno pagate le mensilità e che ci si sta attivando per anticipare i tempi, lo sciopero a quale fine mira?
Un lavoratore sciopera se l'amministrazione o la ditta da cui dipende non riconosce un emolumento dovuto, o se, avendone la possibilità, non lo eroga né si attiva in tal senso.
Ma se tutto questo mi viene garantito e anche dimostrato nei fatti perché scioperare?
Si deve dare atto che lo sciopero, che era in violazione della normativa in materia di servizi essenziali, non aveva copertura sindacale né risulta che abbia avuto l'appoggio (neppure morale) di alcune sigle e non tutti i lavoratori pare vi volessero aderire (sui luoghi è pure intervenuta la digos per alcuni accertamenti.)
E allora chi lo ha deciso e perché?

Perché evidentemente si strumentalizza il reale disagio dei lavoratori per altri scopi che propriamente sindacali non sono, si gioca di sponda.
Sul clima che si respira tra i lavoratori della ditta in questione non posso che rinviare a quanto leggo su internet tra i commenti a questa notizia:
http://www.radiortm.it/Notizia.asp?Id=15583.

Altro punto che desta perplessità è la richiesta dei sindacati dei dipendenti comunali di inserire già nel bilancio 2008 tutte le somme arretrate dovute per adeguamenti contrattuali e relativi interessi.
L'Amministrazione ha fatto presente che iscrivere dette somme nel bilancio 2008 era solo un esercizio di stile perché ne sarebbe mancata la relativa copertura.
Ha preso impegno a farlo nelle manovre di adeguamento del bilancio man mano che si reperiranno le risorse e in ogni caso nel bilancio preventivo 2009 che sarà portato in consiglio entro dicembre di quest'anno.
Ancora una volta ricordo che più volte Buscema ha detto che il bilancio 2008 è stato ereditato dall'attuale amministrazione da chi l'ha preceduta e che questo, essendo peraltro passati già 8 mesi su 12, non permette grandi manovre.
E' il bilancio del 2009 quello dove si giocherà tutta la capacità amministrativa di questa maggioranza di governo.
In poche parole, l'Amministrazione Buscema non ha fatto altro che chiedere ai dirigenti sindacali e ai dipendenti un sano realismo perché non ha senso mettere numeri in bilancio che nel 2008, rebus sic stantibus, non si possono trasformare in somme erogabili.

Anche in questo caso sorge il dubbio che si miri a raggiungere qualcos'altro, un qualcosa che va ben oltre il voler far vedere come si è bravi a fare i sindacalisti.
C'è come un disegno volto a mettere ostacoli ad una Amministrazione che sta mettendo mano ai vari settori del Comune sia strutturalmente sia sul piano delle risorse umane ponendosi con i dipendenti sul piano della collaborazione prima ancora che del rispetto, pure dovuto, degli obblighi di lavoro.
E' un'Amministrazione che chiede ai propri dipendenti di recuperare in termini di produttività e di immagine.
Più volte Buscema ha detto che l'assioma dipendente=fannullone non l'ha creato lui (ci si rivolga per la paternità di questa definizione ai sigg. Berlusconi e Brunetta n.d.r.) e che anzi lui ritiene il personale comunale come una risorsa.
Ma è una risorsa da utilizzare nel migliore dei modi con la necessaria rimodulazione degli uffici e gli adeguati spostamenti del personale.
E non si faccia l'errore di scambiare la volontà di dialogare e trovare insieme soluzioni come una debolezza....
Lo si è visto con l'individuazione del personale per la notifica dei ruoli dell'acqua: si è chiesto di aderire volontariamente e su 300 dipendenti circa dell'area B si sono presentati solo in 2 (DUE).
Dopo si è passati all'ordine di servizio.
E si tratta di recuperare somme che andranno in buona parte al pagamento dei loro stipendi.....
E' bene ricordarsi che questa Amministrazione ha il pieno sostegno dei partiti della coalizione e della stragrande maggioranza dei cittadini e non verrà messa in crisi dalle difficoltà respiratorie attuali e future di qualche, sparuto, dipendente...

Si vuole la dichiarazione del dissesto finanziario?
Ma a chi gioverebbe?
Possibile che esistano dirigenti sindacali che, pur di dimostrare la propria tesi sul non totale passaggio di ruolo dei cd. precari, vogliano il dissesto finanziario per ottenerne il licenziamento atteso che il dissesto ha per tutti i precari e il cd. indotto questa conseguenza?
O il dissesto e i relativi licenziamenti sono voluti per garantire una qualche risorsa in più ai propri iscritti cd. "di ruolo" a scapito di quelli che di ruolo non sono?

Possibile che la classe dirigente sindacale si renda partecipe o assecondi per meri interessi di bandiera questa lotta tra categorie di dipendenti le une contro le altre armate?
Garantirsi il proprio angolino sulla nave prevale sull'esigenza che questa non faccia naufragio?

Per concludere, non si chiede al sindacato di diventare la longa manus dell'Amministrazione o di questa maggioranza né di rinunciare al suo ruolo a difesa dei diritti dei lavoratori, si auspica che il sindacato mostri quella serietà e lungimiranza (ovvero il saper guardare aldilà del proprio orticello di iscritti) propri di chi svolge un ruolo fondamentale in un momento molto delicato della vita dell'ente locale.
Che si confermi, per il bene stesso della città più che per le sorti della giunta Buscema, come vera classe dirigente.

Ezio Castrusini.



Attendendo i "Conti" di Modica.....

......possiamo cominciare a farci un'idea ascoltando il Sindaco Buscema nella trasmissione "Opinioni a confronto".
Questi i giorni e gli orari:

VIDEOMEDITERRANEO:

Venerdì 05/09 alle ore 15.15
Domenica 07/09 alle ore 14.30

TELETRE:

Venerdì 05/09 alle ore 20,00
Domenica 07/09 alle ore 21,00.

Aspettando l'opposizione.......

E’ tornato il consiglio comunale.
Lo ritroviamo con nuovi volti, nuovi equilibri e con subito importanti questioni da discutere su cui la nuova opposizione vuol dare il dovuto filo da torcere alla maggioranza animata dallo zelo di tutelare il supremo interesse della città.
Piano regolatore, questione finanziaria, un efficiente piano per una città soffocata dal traffico, penserete voi…..
Nulla di tutto questo ma qualcosa di più “appassionante”: nomina del vicepresidente del consiglio e componenti delle commissioni consiliari.
Coerentemente con quanto lamentato all’inizio della scorsa legislatura, quando l’allora maggioranza di cdx valendosi dei numeri bulgari a proprio favore si accaparrò tutto l’accaparrabile, la nuova maggioranza aveva deciso di avviare un dialogo con l’opposizione offrendo la vicepresidenze del consiglio.
Un gesto di cortesia istituzionale, nient’altro.
L’opposizione Pdl-Udc non ha trovato di meglio che rispondere indicando il nome del consigliere Gerratana.
Nulla da dire sulla persona ma è stata una vera provocazione scientemente finalizzata allo scontato rifiuto della maggioranza al solo scopo di aprire una polemica fine a se stessa.
Se è vero come è vero che la maggioranza non può pretendere di disquisire sul nome indicato dalla minoranza, è altrettanto vero che questa non può e non deve trasformare l’apertura nei suoi confronti in motivo di scontro meramente propagandistico.
L’offerta della maggioranza era seria tant’è che a fronte del nome proposto dall’opposizione non si è subito ripiegato su di un consigliere della coalizione proprio perché non era stato previsto che il vicepresidente lo dovesse esprimere la maggioranza.
Da qui il rinvio della seduta anch’esso occasione di sterile strumentalizzazione da parte dell’opposizione.
Altra e ben più delicata questione è quella dell’altro nome per la vicepresidenza uscito durante la prima seduta del consiglio.
Si trattava del consigliere Colombo, eletto nella lista “Modica in primo piano” ed espressione della corrente pdl che fa capo all’on. Innocenzo Leontini.
Non era un nome espresso dall’intera opposizione ma da una parte esigua di questa.
Non si votato quel consigliere perché facendolo si usciva fuori dalla mera cortesia istituzionale e si entrava nel campo di scelte prettamente politiche, di aperture a componenti ben definite dello schieramento avversario.
Forse votare il consigliere Colombo era un investimento per il futuro, forse non averlo votato è stata una vera e propria miopia politica ma questa coalizione non è voluta uscire fuori dagli schemi della cortesia istituzionale per avventurarsi in un qualcosa che per i cittadini avrebbe avuto il sapore dell’inciucio o della compravendita di consiglieri e che apriva un percorso politico non voluto.
Si è arrivati così alla nomina a vicepresidente del consiglio di Salvador Avola (PD), cui vanno i migliori auguri di buon lavoro.
Non pago dell’impresa di non aver saputo cogliere il gesto di apertura a suo favore, il gruppo dirigente Pdl-Udc ha sfornato un’altra bellissima trovata (beninteso sempre nell’interesse della città): le dimissioni di massa dei consiglieri di minoranza da tutte le commissioni consiliari nell’intento di paralizzarne i lavori e di conseguenza bloccare la stessa attività del consiglio comunale.
Alla luce del fatto che i componenti di minoranza sono stati votati da loro stessi, si fatica a capire come le loro dimissioni si inseriscano nell’unico scopo che deve avere ogni consigliere comunale che è quello di tutelare gli interessi della città.
Si può comprendere, e a volte anche condividere, l’ostruzionismo di ogni genere messo in atto per bloccare atti che si ritengono dannosi per la città: lo stesso csx nella scorsa consiliatura fece mancare diverse volte il numero legale per rallentare l’approvazione di atti totalmente non condivisi perché ritenuti non conformi all’interesse della cittadinanza.
Ma le dimissioni dalle commissioni sono un qualcosa di diverso perché si vuole solo bloccare il loro lavoro e non per un problema di poltrone (ripeto, i rappresentanti della minoranza sono stati scelti e votati da loro stessi) o per denunciare una presunta arroganza della maggioranza, ma solo per dimostrare che a Modica il cdx sa fare opposizione.
Polemizzo, dunque esisto!
Questo pare essere il programma politico di questa opposizione redatto da Veneziano e Co. non comprendendo che fare opposizione è cosa ben diversa dall’ostruzionismo fine a se stesso o dalla polemica ad ogni costo.
Si auspica che questo venga recepito al più presto e non per facilitare il cammino della coalizione di maggioranza, che governerà lo stesso a prescindere dai capricci della minoranza, ma perché Modica ha diritto di avere un’opposizione seria, decisa ma costruttiva ossia degna del ruolo che ad essa assegna la democrazia.
Ezio Castrusini.

Quando dal Giornale si leggono notizie incomplete......

Leggo da "il Giornale.it":
Hanno perso ovunque, d’accordo. Però hanno vinto a Modica. Provincia di Ragusa. Patria di Quasimodo, delle fave modicane, di Anna Finocchiaro e del cioccolato amaro. Vuoi mettere? E infatti all’ombra di Walter si stappa la bottiglia buona. «Finalmente un segnale forte da Modica», festeggia il pd D’Antoni. Da Modica «c’è un nuovo spiraglio per il partito», esulta Enzo Bianco. Una volta combattevano per la famigerata modica quantità. Adesso Modica l’hanno avuta ed è comunque stupefacente. Perfino il Corriere incorona la svolta e titola a pagina 6 (prima di Saccà, Mugabe, Cina, Tav e Maroni): «Pd in ripresa, a Modica vince». E non era il Corriere di Modica: è il Corriere della Sera.
Queste sì che sono soddisfazioni. Certo, hanno preso la batosta alle politiche, hanno replicato alle amministrative, hanno fatto ciao ciao al Campidoglio, in Sicilia hanno ceduto tutto ciò che si poteva cedere, dalla Regione alle uniche province che avevano, Enna e Caltanissetta. Però che diamine: il Pd ha strappato Modica. E per giunta neanche con le proprie forze: per imporre il sindaco Buscema, si son dovuti alleare al Mpa di Lombardo. Sacrifici che si fanno volentieri, beninteso, quando si tratta di espugnare una metropoli strategica come questa, i cui tesori vengono puntualmente enumerati da Wikipedia. È qui, a cavallo dei fiumi Pozzo dei Pruni e Janni Mauro, che si decidono le sorti dell’«antica razza bovina modicana». È qui che si compiono le fatali scelte di eco internazionale sulla consistenza della ricotta, la cui sagra «si svolge nel mese di marzo in località Cannizzara». Modica caput mundi. È lì che si rappresentano gli alti interessi di questo «cioccolato amaro dal gusto tondo, vellutato, che persiste, con granuli di zucchero lasciati grossolani che gli conferiscono brillantezza di riflessi». Perché si sa, tutte le strade portano a Modica, dove ogni evento è di portata mondiale, come «u marti, i l’itria», «proseguimento delle festività pasquali che si festeggia nell’omonima chiesetta, gustando i classici cedri denominati piretti». Con queste credenziali, dovremo giocoforza risentirci se il prossimo G8 non decideranno di tenerlo a Modica. Solo oggi ci siamo accorti che in quelle terre si decide il futuro del mondo. È a Modica, del resto, che ha sede l’alto consesso di respiro mediterraneo denominato «Fiera del carrubo», nella frazione Frigintini, in settembre o ottobre, ove «si degustano tutte le specialità a base di carrube: biscotti, gelati, caramelle e lolli (cavatelli cotti in sciroppo di carrube e ricoperti con mandorla tritata abbrustolita)».
Non poteva dunque che ripartire da qui il riscatto del Partito democratico, non possiamo che riconoscerlo: è ora di finirla con queste meschine ironie sulla modica consolazione di Veltroni. Fossimo in Berlusconi, inizieremmo a preoccuparci: siamo sicuri che di questo passo, vittoria dopo vittoria, i veltroniani conquisteranno presto altre cruciali roccheforti, del calibro, che so, di Randazzo (Catania). E lì saranno davvero cioccolati amari."

Un articolo veramente ben scritto, con il dovuto sarcasmo camuffato da ironia, da un autore che dimostra una buona conoscenza sia del territorio modicano che dei suoi usi e costumi.
Una sola cosa l'autore ha dimenticato di citare, ed è un vero peccato, e cioè che domani quattro luglio alle ore 16,00 con la cerimonia d'insediamento del sindaco Buscema a Modica si festeggia il "Quartarella's independence day".
Una festa fortemente voluta dal 65% dei modicani.

P.S.: per il G8 ci stiamo attrezzando........tempo al tempo.

Quando si arriva alla frutta......

Modica si è risvegliata tappezzata da questi manifesti.
E' l'ultima trovata dello staff addetto alla comunicazione del candidato sindaco Scucces.
Scompare il volto del candidato sindaco e al suo posto subentra il classico attacco che demonizza l'avversario.
Quello che una volta era tipico della sinistra più estrema, oggi è patrimonio di questo centro destra che suole autodefinirsi moderno e rispettoso dell'avversario.
L'odiato Prodi in effetti aveva stornato i fondi destinati al ponte sullo stretto indirizzandoli al potenziamento delle infrastrutture del meridione e della Sicilia: tra le tante opere in cantiere grazie a questi fondi il potenziamento della SS194 Ragusa- Catania.
Il beneamato Berlusca:
1) abolisce l'Ici sulla prima casa affossando i Comuni perché toglie loro una importantissima risorsa finanziaria (tant'è che a Modica in uno degli ultimi pseudo-consigli comunali era stata propria la coalizione Udc-Pdl a proporre l'aumento dell'Ici sugli altri immobili al 7 per mille per cercare di tamponare i danni che la manovra finanziaria berlusconiana sta creando);
2) TAGLIA 52 MILIONI DI EURO DESTINATI ALLA VIABILITA' DELLA PROVINCIA DI RAGUSA PER COMPENSARE I MANCATI INTROITI ICI, provocando le rimostranze persino del Consiglio Provinciale di Ragusa in maggioranza di centro destra (è sempre bene ricordarlo prima che si parli di effetti delle sinergie istituzionali......).
In compenso quell'on. Micciché che dalle nostre parti suole spostarsi in elicottero stante la carenza di rete viaria, come lui stesso ammette, promette che rimedierà.......ovvero ciò che era stato acquisito e che era un diritto del nostro territorio, scompare per ripresentarsi come grazia promessa da un santo intercessore........
A chi vogliono darla a bere?
Ma torniamo alla campagna comunicativa del candidato Scucces.
Questa è stata impostata sin dall'inizio sull'onda del successo berlusconiano e sulla presunta voglia di destra.
Abbiamo assistito durante tutta la campagna elettorale a un candidato sindaco ricevuto dal suo leader insieme al proprio patronus politico ed entrambi in ieratico ascolto delle quattro parole di rito del grande comunicatore.
Si è costruita l'idea di un candidato con dietro persone, quali Berlusconi e Nino Minardo (o Saro), in grado di risolvere i problemi di Modica.
Una mossa comunicativa totalmente errata che ne ha causato la perdita di consenso rispetto a quello delle stesse liste a lui collegate e che con un buon grado di certezza ne causerà la sconfitta al ballottaggio.
Questo perché per un elettorato di centrodestra abituato da sei anni a questa parte a un sindaco superstar come Piero Torchi che tutto affrontava e risolveva inventandosi il ruolo di sindaco come manager della città, occorreva puntare sull'autonomia decisionale e sulle qualità personali del nuovo candidato presentandolo come degno successore del ruolo già interpretato da Torchi.
Si è andati in direzione opposta decretando la sconfitta di Scucces del quale tutti dicono, me compreso, che è una gran brava persona però..........
Laddove quel però significa parecchio, significa che non sarà lui ad assumere le decisioni fondamentali, quelle necessarie per amministrare la città, ma chi c'è dietro di lui.
E questo lo hanno avvertito, più o meno consapevolmente, quasi tutti i candidati delle liste a lui collegate che hanno lavorato per la propria elezione ma poco o nulla hanno fatto per il loro candidato a sindaco.
Da ieri l'ultima trovata, quella dell'insulto gratuito, la cui portata comunicativa si riduce solo all'ammissione della sconfitta.
Ezio Castrusini.

P.S.: Ora che ci penso, durante le feste di Natale del 2007 il centrosinistra mandò in onda uno spot prontamente bloccato dall'allora sindaco Torchi per l'uso non autorizzato delle immagini del sindaco e dell'assessore al bilancio.
E' cambiata la normativa o il candidato Scucces per i suoi manifesti ha ottenuto un apposito permesso da Prodi e Veltroni ?

Comunicato Stampa di Antonello Buscema e Enzo Scarso

Ricevo e pubblico:

Dopo la scelta di grande responsabilità che ha portato centrosinistra ed MpA all’apparentamento, proseguiamo nel percorso di convergenza programmatica obbedendo alle stesse logiche che oggi ci vedono correre insieme verso il ballottaggio: la discontinuità rispetto alla precedente amministrazione della città, la necessaria alternanza e la garanzia della governabilità per far ripartire finalmente Modica.
Ci unisce infatti la consapevolezza che, immediatamente dopo il voto, sarà necessario uno sforzo straordinario per riportare finalmente Modica ad uno stato di normalità che da troppi anni le manca: è sotto gli occhi di tutti che la scorsa amministrazione della città è stata alle prese con una serie di emergenze che non è stata in grado di risolvere, sebbene ne fosse essa stessa responsabile.
L’amministrazione che governerà nei prossimi cinque anni dovrà dunque restituire normalità alla città e questo passa innanzitutto attraverso quell’opera sistematica di risanamento finanziario, rispetto alla quale più volte abbiamo avuto modo di illustrare il nostro progetto in campagna elettorale e che oggi ci trova concordi nel merito e nel metodo da seguire. Sappiamo bene infatti che non avremo, all’indomani dall’insediamento, una bacchetta magica che ci consentirà di fare ordine: sappiamo piuttosto, e ribadiamo sin da ora il nostro impegno in questo senso garantendolo per i cinque anni a venire, che dovremo darci obiettivi a medio termine che, a partire dai criteri del buon governo e della trasparenza, vadano nella direzione di un piano straordinario di rientro del debito e della gestione oculata del bilancio comunale.
Questo ci consentirà non solo di restituire stabilità e serenità ai dipendenti comunali e a tutto l’indotto, ma soprattutto di restituire al Comune credibilità nei confronti dei cittadini, dei fornitori e degli altri Enti.
Il risanamento finanziario e, contemporaneamente, la riorganizzazione della macchina comunale, sono i primi passi per riportare finalmente il Comune e la città di Modica nella condizione della normalità.
E in questa direzione garantiamo la massima convergenza tra le nostre forze politiche, con la nostra affidabilità e lo stesso senso di responsabilità che in questa fase abbiamo dimostrato.


Modica, 23 giugno 2008

Il candidato a Sindaco
Antonello Buscema

Il designato vicesindaco
Enzo Scarso

Comunicato Stampa del Centro Sinistra

Ricevo e pubblico:

Ancora una volta il Centrosinistra è costretto a denunciare lo sfaldamento, a danno della città, della maggioranza di centrodestra che, nonostante possa contare su 22 consiglieri, non riesce a garantire il numero legale per l’approvazione del bilancio di previsione 2008 , evidenziando una spaccatura verticale tra il PDL (completamente assente) e l’UDC, nonostante l’accordo elettorale in corso.
A fronte delle dichiarazioni di intenti, di sapore prettamente elettorale, con i quali da parte del centrodestra si propongono ricette per la situazione finanziaria del comune, in un momento delicatissimo si fugge dalle responsabilità.
Il centrosinistra, rimasto responsabilmente presente fino all’ultimo per garantire il numero legale, denuncia che questo atto di irresponsabilità si aggiunge alle scelte scellerate che il centrodestra ha compiuto in questi 6 anni e che sono alla base e, nello stesso tempo, la causa del dissesto economico dell’Ente e delle difficoltà finanziarie di centinaia di famiglie. Modica, 31/05/08


Il Centrosinistra di Modica

La via Sacro Cuore durante la sede vacante.

Chi si trova a percorrere il quartiere Sacro Cuore in questi giorni sa già di che cosa si tratta: ormai è il caos.
Non si capisce più se detta via sia ancora soggetta al piano del traffico e quindi a senso unico, o se sia a doppio senso di circolazione o addirittura isola pedonale eccettuati i residenti (e clienti).
Di fatto la disciplina del traffico in questa importantissima arteria di Modica è rimessa alla libera interpretazione dei cittadini e dei commercianti interessati: effetto della vittoria del Popolo delle Libertà?
Preciso subito che ben comprendo le ragioni del supermercato in questione: interrompere il traffico veicolare per un lasso di tempo piuttosto lungo significa un calo nell'attività commerciale con ripercussioni economiche non indifferenti.
La stessa comprensione penso abbia avuto pure la polizia municipale nel non rimuovere un cartello che certo, a stretta interpretazione del codice della strada, non può rimanere esposto.
Fatta sempre salva l'eventualità che l'esercizio commerciale in questione sia divenuto l'ente proprietario della strada (può accadere di tutto ai giorni nostri).
Piuttosto mi chiedo: perché il traffico deve essere consentito solo ai clienti di quel particolare commerciante?
In via Sacro Cuore vi sono parecchi altri negozi, perché ai loro clienti questa facoltà non può essere concessa?
E l'autorità e gli organi comunali preposti non possono trovare una soluzione che garantisca il sollecito andamento dei lavori con le esigenze dei residenti e dei commercianti? Perché lasciarli soli a gestire il disagio che, pur necessario, sempre disagio resta?
Comunque, non posso che lodare l'iniziativa e sperare che a questa ne seguano altre come, ad esempio, ogni duecento grammi di affettato due punti restituiti sulla patente e uno regalato........
W Modica! W la libertà!

Il futuro da raccontare: epilogo.

Ricevo e pubblico:

Si conclude senza nulla di fatto l'ultima seduta, per eventi prdinari, del consiglio comunale del 30/4.
All'ordine del giorno, puntualmente, tutta una serie di concessioni edilizie in variante al PRG.
Mentre il Consiglio avrebbe dovuto discutere di "affari", in aula era presente una folta rappresentanza di dipendenti comunali, esasperati perchè da due mesi non percepiscono lo stipendio.
Ritenendo poco rispettoso, nei confronti dei lavoratori presenti in aula, discutere di quei punti all'odg che, tra l'altro, non presentavano affatto carattere di urgenza, e non essendo d'accordo ad approvare, come altre volte sostenuto, progetti urbanistici in variante al PRG, insieme a qualche altro consigliere, abbiamo abbandonato l'aula, facendo così mancare il numero legale.
La maggioranza consiliare di ben 22 consiglieri, responsabili dello sfascio economico dell'ente votando, sostenendo e difendendo i bilanci FALSI proposti dall'Amministrazione, non riesce più a garantire il numero legale (erano presenti in 9). Forse i consiglieri di centro destra hanno già iniziato la ricerca del consenso, per le prossime elezioni, come premio per il lavoro svolto. E chissà che i cittadini, ancora una volta e nonostante tutto, risponderanno positivamente agli appelli a votare chi in questi anni ha affossato e pregiudicato il futuro di questa città.
E' questo, purtroppo, il vero futuro che siamo costretti a "raccontare".
Nino Cerruto
Rispondi

Comunicato stampa del movimento studentesco

Ricevo e pubblico:

Il Movimento Studentesco Modicano preso atto della situazione economica finanziaria in cui versa il Comune di Modica, tiene ad invitare tutta la cittadinanza, alla riflessione sulle responsabilità della penosa situazione finanziaria in cui versa la città. Secondo il Movimento appare palese ed incontrovertibile che le cause di tale crisi siano da addebitarsi all’inefficiente e poco trasparente amministrazione Torchi, sostenuta dalla coalizione di centro destra, dall’MpA di Riccardo Minardo, dall’UDC di Peppe Drago e dal PdL di Nino Minardo. Coerentemente con quanto detto, le conseguenze di tale gestione amministrativa sono: l’aumento dell’addizionale IRPEF, l’aumento della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani, i mancati pagamenti ai fornitori, ai dipendenti comunali e alle cooperative sociali. Appare dunque, alquanto evidente che gli effetti di tutto ciò sono verificabili nelle tasche dei cittadini modicani. Il Movimento prende atto, inoltre degli avvisi di garanzia destinati ad esponenti politici dell’amministrazione Torchi e non solo: Piero Torchi, Carmelo Drago, Vincenzo Pitino e ………… Floriddia. Su questa incresciosa vicenda, gli studenti sperano che venga fatta chiarezza per il bene della città e per il rispetto di alcuni valori come la trasparenza, l’onestà e il rigore morale nella politica. Il Movimento non si “spiega” come sia possibile che gli elettori modicani, al di là dei colori politici, nell’ultima tornata elettorale abbiamo scelto come propri rappresentanti, figure che non sono affatto distanti dalle responsabilità politiche di una disastrosa amministrazione della città. Forse il successo di tali persone deriva da un modo di intendere la politica in maniera affaristica e non al servizio della collettività, basti pensare che nell’ultima campagna elettorale la presenza dei giovani nei comizi di alcuni candidati (oramai eletti), veniva retribuita in denaro. Da questo modo di esercitare la politica, facilmente i giovani sono attratti, spostando i propri voti verso figure poco autorevoli e trasparenti. Questo clientelismo non è diretto solamente alla fascia giovanile, ma anche alle famiglie più bisognose. Di conseguenza il Movimento Studentesco Modicano invita alla riflessione sul valore del voto libero, al di là di ogni schieramento politico. Un voto vale 50 euro o un buono benzina?
IL MOVIMENTO STUDENTESCO MODICANO

Giovanni Giurdanella e la politica

L'altra politica

Ricevo e pubblico:


Titolo: icinquecentimetri per Anna Finocchiaro e Giovanni Giurdanella.

Domenica 13 aprile la Sicilia torna al voto appena due anni dopo le ultime elezioni regionali. Due anni fa avevamo scritto che la candidatura di Rita Borsellino rappresentava un’opportunità irripetibile per la nostra terra.Al posto di Rita fu eletto un presidente della Regione che ha festeggiato con un vassoio di cannoli la propria condanna a cinque anni di reclusione per favoreggiamento nei confronti di uomini della mafia.Ora, nel 2008, il centrodestra siciliano propone, per il dopo Cuffaro, un politico potente e privo di scrupoli, che dopo una carriera nell’UDC, ha fatto di una risibile autonomia di ispirazione leghista la bandiera di un populismo vuoto e di un progetto politico demagogico e privo di ogni respiro ideale. Lo stesso uomo che ha guidato Catania verso il disastro finanziario e la tiene in pugno con una forma di potentato asfissiante. Si tratta di una continuità piena – e se possibile, di molto peggiorativa – rispetto alla candidatura Cuffaro.Di fronte a tutto questo bisogna dire, anzi bisogna gridare, che la Sicilia e i Siciliani sono chiamati ad avere un sussulto di dignità e di voglia di democrazia. La Sicilia e i Siciliani sono chiamati a gridare che non hanno bisogno di signori e di feudatari, di piccoli re e di potenti di turno, che non ce la fanno più a sostenere il peso di politici che fanno della contiguità con le zone grigie della società siciliana, con i collusi, con le mafie, la loro carta di presentazione nel mondo della politica e sulla scena elettorale.La Sicilia e i Siciliani devono gridare – con Anna Finocchiaro e con Rita Borsellino – che sta nascendo una Sicilia diversa: una Sicilia che non vuole più essere tenuta al giogo, che vuole sviluppo e legalità, che vuole lavoro e non precarietà per i suoi giovani, che vuole trasparenza e giustizia, e non clienetelismo e paternalismo, che cerca profonda unità con la democrazia italiana e non un avvilente (e ignorante) sogno di autonomia. Quell’autonomia regionale che per cinquant’anni l’ha abbattuta, facendo diventare la Regione Sicilia il pozzo senza fondo dei denari dei collusi e dei mafiosi, degli spreconi e degli intriganti!Per questo sosteniamo nella nostra provincia la candidatura alla deputazione regionale di Giovanni Giurdanella: un avvocato di grande intelligenza e competenza, ma soprattutto un uomo vero, normale, che ha scelto la politica per uscire dall’individualismo, per condurre se stesso e i suoi amici al di fuori delle logiche di privatezza e di scetticismo che angustiano il popolo siciliano. Un uomo sereno, aperto, sensibile e intelligente, come i tanti che la nostra provincia e la nostra regione devono chiamare a raccolta per uscire finalmente da una notte infinita. Quella che Raffaele Lombardo, Silvio Berlusconi e Totò Cuffaro vorrebbero che continuasse per la nostra terra anche dopo il 14 aprile. Diciamo loro che non lo permetteremo!
Inviato da: icinquecentimetri

CON LA CANDIDATURA DI GIURDANELLA IL PD DI MODICA PUNTA SUL RINNOVAMENTO

Ora che la campagna elettorale è entrata nel vivo con la presentazione delle liste, inizia il tempo di metterci a lavoro per trasformare in realtà quelle sfide nelle quali ci siamo impegnati sin dalla nascita del Partito Democratico.
Il rinnovamento dei metodi e delle persone, passo propedeutico ed essenziale per il rinnovamento non più rinviabile del nostro Paese, della nostra Regione e della nostra Città, per noi non è stato solo uno slogan elettorale da esibire dalle primarie a oggi. E i fatti non ci smentiscono. A farsi garanzia delle nostre intenzioni per il presente e per il futuro è il nome del candidato che abbiamo scelto per l’Ars e al quale sin da subito gli aderenti del Pd e i suoi gruppi dirigenti garantiscono il loro compatto, completo ed incondizionato sostegno: Giovanni Giurdanella è l’uomo nel quale abbiamo riposto la nostra fiducia e per il quale la chiederemo agli elettori del 13 e 14 aprile.
Infatti il Partito Democratico di Modica ha la consapevolezza di poter rivestire un ruolo di primaria importanza nel panorama politico cittadino e provinciale. E cominciamo a farlo puntando sull’impegno di uno dei nostri uomini migliori per il successo della lista di Anna Finocchiaro, ribadendo così peraltro il nostro legame con il progetto politico di una Sicilia nuova. Abbiamo scelto Giovanni Giurdanella, fino ad oggi brillante capogruppo del Partito Democratico al consiglio comunale di Modica, perché egli risponde perfettamente all’identikit di un candidato autorevole, che possa farsi garante di un rinnovamento praticato e non solo predicato e che possa non solo polarizzare il più ampio consenso dell’elettorato che si è finora riconosciuto nei valori dell’intero centrosinistra, ma anche allargarsi alla sensibilità di tutti i cittadini che chiedono alla politica una stagione nuova. Il nostro impegno convinto e concreto per l’affermazione di Anna Finocchiaro in Sicilia è la strada che abbiamo individuato affinché questo cambiamento diventi realtà. E in quest’ottica a Giovanni Giurdanella abbiamo affidato una importante missione, che è quella di opporsi ad un sistema di potere che ha stancato e disilluso l’elettorato, proponendosi come una valida alternativa per tutelare le aspirazioni della nostra città in sede regionale, con la credibilità che gli deriva dall’onestà intellettuale, dalla competenza e dall’entusiasmo senza secondi fini.
Non va sottovalutato inoltre che, scegliendo all’unanimità il nome di Giovanni Giurdanella, il coordinamento cittadino del Pd ha consapevolmente deciso di mettere tutta l’esperienza della propria tradizione politica al servizio di un progetto davvero nuovo. Sappiamo infatti che a Modica, più che altrove, è questa l’unica strada perseguibile per una rigenerazione della nostra attività politica che ci renda convincenti e attendibili non solo in occasione di questa tornata elettorale ma anche delle prossime. Bandire i vecchi schemi, far crescere nuove autorevoli personalità politiche, impegnarci tutti insieme per scrivere un nuovo futuro: saranno queste le nostre parole d’ordine, non solo per le elezioni Politiche e Regionali, ma anche per le Amministrative di giugno.
Modica, 15 Marzo 2008
Il coordinatore cittadino
Antonello Buscema

Quando si dice di difendere la legalità.........

Se la concretezza e l'esperienza sono come per il suo concetto di legalità siamo messi proprio bene....
Sig. Incardona, chieda cortesemente ai suoi sostenitori di rivolgersi per le affissioni all'apposito ufficio presso il Comune.
Le costa molto meno e fa più figura.

Comunicato del Movimento Studentesco Modicano

Ricevo e pubblico:


Il Movimento Studentesco Modicano viste le ultime vicende relative alle dimissioni dalla carica di sindaco del Comune di Modica di Piero Torchi, esprime il proprio sdegno e la propria amarezza. Il Movimento inoltre ritiene che il comportamento dell’ex sindaco, assolutamente egoistico è volto solamente a soddisfare i propri interessi politici e personali, senza tener conto minimamente delle gravi problematiche che affliggono la città. Da non dimenticare che tali problematiche sono da attribuire alla poco responsabile e poco professionale amministrazione portata avanti in primis dal dimissionario, in collaborazione con la Giunta Comunale. Il Movimento Studentesco ritiene il sopracitato atto ignobile, perché a distanza di dieci mesi del secondo mandato, Torchi ha ritenuto più corretto lasciare tutto e di conseguenza scrollarsi di dosso tutte le responsabilità inerenti alla politica da lui portate avanti. Dunque secondo gli studenti sono assolutamente demagogiche e prive di morale le dichiarazioni rilasciate sia da Torchi che dall’Onorevole Drago, dove veniva specificata come scusante la possibilità di avere un rappresentante all’Ars. Infine il Movimento spera vivamente che i prossimi amministratori della città della contea, saranno capaci nel gestire la cosa pubblica e coraggiosi nell’assumere decisioni anche impopolari al fine di riassestare le casse comunali e tutta la situazione attualmente disastrosa dell’intero ente.

Finalmente......


Finalmente, è arrivato il momento per cui tanto ha lavorato.... quel treno perso una volta per un soffio, che non ha potuto prendere due anni fa per disciplina di partito (o dice lui, per amore della città....) adesso ripassa e forse questa è la volta buona......

Finalmente, dice qualcuno, Modica potrà avere un autorevole rappresentante alla Regione che curi veramente gli interessi della città perché l'uomo è politicamente valido..........
Validità ampiamente dimostrata in sei anni di amministrazione:
1)una città senza piano regolatore con uno sviluppo edilizio caotico di cui pagheremo le conseguenze di termini di viabilità, verde pubblico, infrastrutture ovvero tutto quello che può rendere la città vivibile;
2) assenza di una seria programmazione in materia di gestione dei rifiuti: solo scuse per scelte errate e tarsu alle stelle (ma non era il centro sinistra quello che aumentava le tasse?);
3) un Comune sull'orlo del dissesto finanziario............

Finalmente, diciamo noi dell'opposizione, per Modica si presenta l'occasione di dare corso ad un nuovo percorso amministrativo, che anziché privilegiare l'aspetto, per così dire, mediatico o spettacolare dell'amministrare preferisca affrontare in modo più silenzioso ma senz'altro più efficace i problemi della città.

Ma oggi salutiamo il beneamato ex sindaco che se ne va nonostante sia stato riconfermato da pochi mesi da un'ampia maggioranza dei modicani.
Nonostante tutto, tenuto conto che ha dedicato sei anni della sua vita alla guida della città, gli porgo, sportivamente, i migliori auguri.

Parole+tasse=tarsu




Questo manifestino affisso con nastro adesivo (quindi perfettamente rimovibile e riciclabile) in vari punti della città dà obiettivamente fastidio.
Perché, come si vede nell'immagine sottostante, deturpa il decoro e l'arredo urbano che quotidianamente vediamo.
E poi è odioso di suo: ci costringe a riflettere........

Elezioni. Disponibilità di Anna Finocchiaro. Dichiarazione di Rita Borsellino.

Palermo 16 febbraio 2008. "Ho sentito nelle parole di Anna Finocchiaro: passione, orgoglio siciliano e non sicilianista, e un segno concreto di impegno per il cambiamento". Lo ha detto Rita Borsellino dopo l'intervento di Anna Finocchiaro all'assemblea del Pd in corso a Roma, affermando ancora la sua "disponibilità ad un progetto comune per la Sicilia". "In queste ultime settimane – continua - ho ribadito di essere disponibile solo a soluzioni unitarie. Sono convinta che c'è bisogno non solo di un'unità del centrosinistra o di una unità elettorale ma di una unità di progetto. Una unità che dia risposte ai bisogni e anche ai sogni dei siciliani. Da domani le forze politiche della coalizione inizino a lavorare per questo. Da parte mia farò di tutto perché ciò avvenga e perché si superino le difficoltà politiche e programmatiche". Secondo Borsellino, "le questioni storiche della nostra terra - mancato sviluppo, mafia, mancata centralità euromediterranea - non sono interpretabili con parametri del modo di governare del centrodestra. La loro non è una divisione elettorale ma politica che ha messo in discussione, anche dal punto di vista umano, la dignità e il rispetto degli elettori. La società siciliana oggi ha compiuto una saldatura tra i percorsi che molti di noi da anni abbiamo messo in campo a partire dalle stragi e gli omicidi di Paolo e Giovanni e, ancora prima, con la voglia di affermare la crescita di una politica nuova di Pio La Torre e Pier Santi Mattarella, e le spinte per un'economia libera. Oggi nel nome di una cultura antimafiosa e di un'economia nuova si incontrano generazioni diverse ed è possibile realizzare quel trinomio del cambiamento che passa attraverso: legalità, sviluppo, sostenibilità".

Comunicato stampa di Salvatore Baglieri relativo all'approvigionamento idrico del quartiere S. Cuore

Ricevo e pubblico:

COMUNICATO STAMPA: Fermo il servizio idrico al quartiere Sacro Cuore.
Come ogni anno, in questi giorni si stanno verificando notevoli disagi idrici per gli utenti del quartiere Sacro Cuore, riguardo l’approvvigionamento idrico tramite il servizio di autobotti che il Comune ha messo a disposizione della cittadinanza da diversi anni. Infatti, da circa quindici giorni, il servizio non è più funzionante, perché ancora deve essere rinnovato alla ditta il contratto di appalto del servizio di distribuzione dell’acqua. Pertanto gli abitanti del quartiere Sacro Cuore rimangono per giornate intere senza acqua e sono costretti a ricorrere alle ditte private per poter ottenere l’approvvigionamento idrico.
L’acqua, ottenuta mediante l’intervento di suddette ditte, passando dai contatori, verrà comunque pagata al Comune, il quale rimborsa poco più di un decimo dell’effettiva spesa sostenuta dagli utenti ( precisamente 4,60 euro a fronte di un importo pagato di 35,00 euro )
Si invita l’Amministrazione comunale a ripristinare al più presto il suddetto servizio di consegna acqua, così da garantire alla cittadinanza il servizio ed evitare che l’acqua venga pagata due volte, in quanto questa spesa grava sulle tasche dei modicani. Altresì si ci augura che, al ripristino del suddetto, servizio la consegna dell’acqua possa essere più celere per evitare attese che causano notevoli disagi alle famiglie.
Modica 16-02.2008
Salvatore Baglieri
Partito Democratico

Interrogazione del consigliere Cerruto su cassonetti presso la Chiesa del Sacro Cuore

Ricevo e pubblico:
Al Sindaco
All'Assessore alle Politiche Ambientali
E p.c. al Presidente del Consiglio Comunale
del Comune di Modica
Agli organi di informazione
Oggetto: rimozione e mancato ricollocamento dei cestelli per i rifiuti presso la Parrocchia del S. Cuore.Interrogazione
Ricorrere ad una interrogazione per richiedere un semplicissimo intervento al fine di erogare un servizio è fortemente indicativo della totale inaffidabilità della gestione di un assessorato.
Nel mese di Ottobre u.s. il Parroco della Chiesa del S. Cuore aveva formalmente presentato istanza di ripristinare il collocamento dei cestini per i rifiuti, nel cortile della Parrocchia, che qualche settimana prima erano stati inspiegabilmente rimossi.
A Dicembre mi sono rivolto agli uffici competenti, ed ho informalmente notiziato l’Assessore, perché si provvedesse al collocamento di un cassonetto oppure, ove ciò non fosse possibile, al ricollocamento dei cestelli.
La richiesta non è priva di fondamento visto che la Parrocchia è giornalmente frequentata da centinaia di ragazzi per le attività di catechesi e di scoutismo, oltre che da numerose persone coinvolte nelle diverse attività pastorali.
Il cassonetto per i rifiuti più vicino si trova in via S. Cuore e per usufruirne bisogna attraversare la strada.
Alla luce di questa vicenda viene da chiedersi come fa un Assessore a gestire il complesso problema dei rifiuti se non è in grado, dopo oltre 4 mesi, di erogare un semplicissimo servizio come quello richiesto.
Se a questo aggiungiamo anche la mancata risposta per un adeguato servizio di ritiro dei cartoni in qualche zona (più volte segnalato); il mancato svuotamento delle campane per la raccolta differenziata (per cui ancora non è stata data risposta ad un’interrogazione presentata dallo scrivente in data 29/08/2007), contenitori
che in questo periodo si riempiono più velocemente del solito; la rimozione dei cassonetti per la Raccolta differenziata a S. Giovanni; la mancata realizzazione dell’isola ecologica che, secondo i proclami dell’Assessore, doveva essere già pronta a settembre 2007; il mancato raggiungimento della percentuale di rifiuti differenziati previsti dalla legge, che sta alla base degli aumenti dei costi che grava no sui cittadini, il quadro che si prospetta è alquanto desolante per un assessorato così delicato e fondamentale per il decoro e la qualità della vita della città.
Si chiede alle SS.VV. che la presente venga discussa alla prossima riunione del consiglio Comunale.
Modica, 16/02/2008
Nino Cerruto
Consigliere Comunale
Una nuova prospettiva

Resoconto di un consiglio comunale?

Giorno 15 febbraio si è tenuto il consiglio comunale con all'ordine del giorno i seguenti punti:

1) Varianti a progetti approvati con la procedura ex art. 5 D.P.R. 447/98. Mozione di indirizzo;

2) Adesione al Coordinamento Nazionale di Agenda 21 Locale/Adesione al Coordinamento Agende 21 Locali Sicilia;

3) Piano di conservazione e tutela delle risorse idriche comunali – Adozione;

4) Mozione su Fitto Tribunale, presentata dal Consigliere D’Antona;

5) Approvazione Regolamento comunale dei contributi per le festività religiose;

6) Fornitura Scuolabus – Finanziamento della spesa mediante mutuo della Cassa DD.PP. – Affidamento mediante pubblico incanto – Direttive;

7) Lavori di ampliamento e ristrutturazione della scuola elementare di c.da Zappulla – Assunzione mutuo Cassa DD.PP

Si trattava di una convocazione urgente  il che lasciava intendere che occorreva discutere e approvare importanti delibere senza dilazione alcuna.

La seduta è stata preceduta dall'attività ispettiva autodisciplinata dagli stessi consiglieri atteso che per mero disguido il faldone contenente l'ordine delle interrogazioni non era stato portato in aula.
Ricordo che il consiglio si tiene presso il palazzo della cultura e non a palazzo S. Domenico e quindi nulla di grave: un errore può sempre capitare.

Si è passati all'esame del primo punto all'odg.
Interviene il dirigente dell'ufficio tecnico, espone il contenuto della proposta di delibera, si apre la discussione e......la proposta non può essere esitata perché priva dei pareri di due commissioni consiliari, la prima e la seconda.
E pazienza.

Si passa pertanto al secondo punto all'odg.
Viene chiamato l'assessore competente per illustrare la proposta.
Che è fuori aula.
Nell'imbarazzo del presidente del consiglio e degli altri assessori presenti non c'è verso di recuperarlo.
Cose che succedono.

Nell'attesa dell'assessore disperso, si decide quindi, senza alcuna votazione sull'anticipazione del punto, di passare a trattare il terzo argomento all'ordine del giorno.
Introduce l'assessore Nigro.
Interviene il consigliere Giorgio Cerruto e fa presente che manca il parere della prima commissione.....
Quindi il tutto viene rinviato alla commissione competente.
E va bé, solo chi non mangia non fa molliche.

Nel frattempo il punto due all'odg scompare completamente dalla discussione alla pari dell'assessore fantasma......

A questo punto un colpo di scena!
Si chiama a discutere la mozione del consigliere D'Antona sui fitti del Tribunale!!!
E' una mozione presente negli ordini del giorno dall'estate scorsa.
Ormai fa parte a tutti gli effetti dell'intestazione della carta in uso all'ufficio della presidenza del consiglio.
Tuttavia il beneamato sindaco ha dimenticato la relativa documentazione nel suo ufficio a palazzo S. Domenico. Se proprio si vuole discutere il punto, due minuti di pazienza, il tempo di andarlo a prendere e si può lavorare.
Il consigliere D'Antona,  penso mosso a pietà perché fuori piove e non vuole che qualcuno si bagni (o forse anche lui sotto l'effetto delle imminenti elezioni) si dichiara d'accordo a rinviare il punto alla prossima seduta purché sia messo al primo punto all'ordine del giorno.
Quindi anche questo punto viene rinviato.
Alla fin fine un punto non discusso in più non porta differenza e poi non c'è due senza tre.......

Si passa al punto relativo all'approvazione del regolamento per i contributi a favore delle feste religiose.
Introduce l'assessore Cavallino.
Interviene il consigliere Nino Cerruto il quale invita l'Amministrazione a coinvolgere sull'argomento anche il Consiglio Pastorale Cittadino.
Precisiamo, la delibera è pronta e non manca nulla perché possa essere approvata tranne forse il numero legale essendo i consiglieri presenti in aula quindici e non i sedici necessari.
C'è troppa aria di elezioni in giro..........
Ci pensa il sindaco Torchi a risolvere il problema con una citazione che ricorda il Virgilio delle migliori Georgiche.
Afferma infatti il Sindaco che, come si suol dire nel modicano, lui e l'amministrazione non vengono dal mietere....(testuali parole) ovvero ritiene che facendo approvare il punto senza aderire alla proposta di Cerruto si scatenerà un giro di email di protesta.
E quindi anche questo punto viene rinviato.
Bé alla fin fine non cade mica il mondo.......

Rimarrebbero altri due punti ma giustamente i nostri consiglieri hanno già lavorato parecchio quindi è più che saggia la decisione di riconvocare il consiglio per il 26 febbraio.

Non voglio cadere nel qualunquismo più bieco affermando che forse sarebbe giusto che i consiglieri paghino di tasca loro lo straordinario del personale presente, la luce consumata etc. o che rinuncino al gettone di presenza previsto per questa fruttuosa seduta.

Invece mi viene da pensare: ma sarebbe questo il consiglio che in due sedute approverà la variante del piano regolatore generale come garantito dal presidente in una recente conferenza stampa?
Lo dico perché in un mio precedente post avevo detto che la frase relativa al consiglio che si deve riappropriare delle sue prerogative di dare alla città un piano regolatore doveva essere scolpita sul bronzo e vi si doveva deporre una corona di fiori per ogni anno che sarebbe passato senza l'approvazione della variante.
Mi preoccupo: anche limitandosi ad un semplice mazzolino all'anno, si spenderà un patrimonio.

 

Comunicato stampa del consigliere Cerruto sull'integrazione tarsu

Ricevo e pubblico:
In questi giorni ai cittadini residenti nel comune di Modica stanno pervenendo, da parte della SERIT, le cartelle esattoriali relative ad un supplemento della TARSU per l’anno 2007.
L’atto è stato votato, su proposta del Sindaco, dai Consiglieri Comunali del Centro Destra, nella seduta del 28/11/2007, con il voto contrario dei Consiglieri dell’opposizione.
Ancora una volta gravano sui cittadini la politica, volta anzitutto alla cura della comunicazione e dell’immagine, attuata in questi anni da questa amministrazione, le cui conseguenze si stanno iniziando a vedere in questi mesi: da una parte assistiamo ad un vertiginoso aumento della pressione fiscale in diversi settori e dall’altra ad una montagna di debiti a cui non si riesce più a far fronte, respirando un vero e proprio clima di dissesto finanziario.
In tema di gestione di rifiuti il fallimento è totale in quanto anche in forza del fatto che sono rimaste completamente disattese le prescrizioni normative. Già nel febbraio 2001 una circolare commissariale dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque raccomandava a “tutti i comuni di adottare...tutte le iniziative per
il potenziamento e la razionalizzazione della raccolta differenziata....Ciò consentirà di accrescere il ritorno economico della raccolta differenziata, che costituisce la via principale per evitare penalizzazioni che si ripercuotono inevitabilmente sui cittadini.”
Ed a maggio 2006 un’altra circolare della Presidenza della Regione riportava che “il mancato raggiungimento dei livelli minimi di raccolta differenziata configurano una violazione della norma in oggetto (Dlgs 152/06) e danno evidenza di una non corretta gestione dei rifiuti, ambientalmente non sana, e di maggiori costi per
l’utenza, derivanti dai crescenti oneri di smaltimento in discarica.
E’ sin troppo chiaro che l’aggravio dei costi per la gestione dei rifiuti è dovuto non alla mancanza di una discarica nel territorio comunale, bensì al fatto che non sono state rispettate le norme emanate, come invece hanno fatto in tantissimi comuni anche del Centro Sud, in termini di politica ambientale.
Ed è anche chiara la strategia del Sindaco che cerca di deresponsabilizzarsi, proponendo la realizzazione di una discarica, che è di competenza dell’ATO in un contesto di programmazione provinciale, come soluzione e risposta ad una emergenza che è anzitutto economica. Infatti mentre i cittadini sono gravati da onerosi costi per i RSU, l’Amministrazione Comunale non mantiene i suoi impegni economici con Scicli, Ragusa, l’ATO e la ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti ciò che costituisce il vero motivo per cui a Marzo Modica non potrebbe avere dove conferire i rifiuti.
Pesante è l’eredità che ci lascia questo sindaco: una città in cui prolifera il clientelismo; le casse comunali ridotte in macerie, per cui si parla già di assumere un mutuo ultradecennale con istituti di credito che le prossime generazioni dovranno pagare; aumenti dei vecchi tributi e nuove tasse per i cittadini; significativa
percentua le di evasione fiscale; ed infine, come ultimo “regalo”, Torchi sta facendo di tutto per lasciarci una discarica.
Modica, 15/02/2008
Nino Cerruto
Consigliere Comunale
Una Nuova Prospettiva

La danza dei rifiuti (e delle tasse).

Il sig. Sindaco mi scuserà se nel video viene citato solo lui.
Non essendoci un assessore con delega al territorio, all'ambiente e ai servizi ecologici non posso fare altrimenti.
In verità esiste un signore che siede alla poltrona del citato assessorato ma, pur con il massimo rispetto per la persona e per quelli che lo hanno copiosamente votato, ho qualche difficoltà a definirlo assessore visto che durante le sedute consiliari dedicate al problema della gestione dei rifiuti detto signore si è distinto (meglio dire differenziato?) per la sua assenza.
Compare sulla stampa locale contestando i dati che il consigliere Cerruto snocciola sulla gestione rifiuti e sostenendo che i veri dati cui fare riferimento sono quelli forniti dall'Ato ambiente.
Peccato che il consigliere Cerruto cita dati provenienti dall'ufficio comunale competente per materia con a capo un relativo assessore.....
Per chi volesse leggerli così come li ho ricevuti dal consigliere Cerruto:
http://eziocastrusini.altervista.org/index.htm

Indipendentemente dall'individuazione dell'ente giuridicamente responsabile per il mancato decollo della raccolta differenziata (con i vantaggi che da essa ne sarebbero derivati, anche per le nostre tasche), non mi risulta che il Sig. Sindaco in sei anni di amministrazione si sia dannato l'anima per impostare una seria gestione dei rifiuti.

Né ha provveduto direttamente né ha sollecitato chi di competenza.
Lo abbiamo visto, da paladino dell'ambiente, scagliarsi contro le trivellazioni nella Val di Noto o contro il palo eolico della zona industriale di Ragusa perché turbava il cd. skyline.
In sei anni, e dopo che da consigliere comunale si oppose fieramente all'individuazione di una discarica nel territorio modicano non lo abbiamo sentito affatto sul tema dei rifiuti.
Poi, ha cambiato opinione, si è scusato per le scelte di allora e oggi, a pochi giorni dalla chiusura della discarica di S. Biagio, da sindaco, sollecita l'Ato a provvedere proponendo l'individuazione sul proprio territorio del sito per la nuova discarica comprensoriale.
Ma ancora nessun segno tangibile che si stia facendo qualcosa.
Nessuna isola ecologica, anche provvisoria, nessuna campagna di sensibilizzazione che inviti i cittadini a iniziare a fare la raccolta differenziata.
Solo parole, tante.
In compenso durante una trasmissione televisiva di una emittente locale definisce barzellette l'aumento del 65% della tassa dei rifiuti come asserito dall'opposizione (anche tramite spot televisivo che ha gentilmente cercato di censurare).

L'unica nuova tassa, ha detto, è l'addizionale comunale irpef perché Modica era l'unico Comune in provincia a non averla.
Praticamente ha inteso placare il senso di invidia che tutti noi avevamo nei confronti degli abitanti dei comuni viciniori............
Quindi cari concittadini, quando avrete in mano il ruolo suppletivo della tarsu che è già arrivato a parecchi di noi, ridete.
Scompiscatevi pure dalle risate pensando che è solo una barzelletta messa in giro dal centro sinistra per screditare l'operato di un probo amministratore, quale è il nostro beneamato sindaco, che pur avendo riscosso regolarmente da noi la tassa sui rifiuti, è riuscito ad accumulare debiti per svariati milioni di euro nei confronti del Comune di Scicli e dell'Ato.
Ridiamo, paghiamo e, dal primo marzo, teniamoci pure i rifiuti.









P.S.: Si ringraziano nell'ordine:
il Padreterno per lo splendido angolo di Paradiso attiguo alla discarica di Gisirotta;
l'Amministrazione Comunale per aver lasciato in alcuni punti senza recinzione l'accesso alla discarica permettendone l'ingresso a chiunque, cineasti e mucche comprese;
i nostri valenti concittadini che con fantasioso senso civico creano e rinnovano ogni giorno quegli angoli, invero affascinanti, di isole "disecologiche" sparsi per il territorio.
Senza l'apporto di tutti costoro avrei avuto delle serie difficoltà a realizzare il video.

Tanto per non dimenticare.....

L'operato di un governo si dimentica in fretta.
Ormai non ricordiamo più la riforma Moratti, i provvedimenti ad personam come quelli per scrollarsi di dosso qualche pendenza giudiziaria di troppo, le aliquote fiscali di Tremonti grazie alle quali chi più possedeva meno pagava, i motti del Cavaliere come quello che evadere le tasse è cosa buona e giusta, i continui richiami dell'Europa alla scassatissima gestione finanziaria dello Stato attuata dal Berlusca & C., l'on.Calderoli quando rivestiva incarichi istituzionali.....
Il tempo è galantuomo, si sa, e tutto cade prima o poi nel dimenticatoio.

Proprio per non dimenticare l'operato del governo Prodi, caduto perché qualche alleato ha fatto confusione tra i propri interessi personali e quelli del Paese, mi permetto di ricordare l'ultima manovra finanziaria varata dal citato governo.

Diamo spazio ai ricordi e valutiamo.

http://eziocastrusini.altervista.org/index.htm



Comunicato stampa del consigliere Cerruto sul piano della raccolta differenziata

Ricevo e pubblico:

Il Piano Comunale per la RD e la riorganizzazione delle modalità di gestione dei Rifiuti Urbani (prcd), illustrato dal dott. Rossi dell’Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti, nella seduta del Consiglio Comunale di Modica del 2 Febbraio u.s, ha messo in luce 3 aspetti:

E’ possibile, come già successo in altri comuni, quadruplicare la percentuale di RD solo se vi è “una chiara volontà politica del’Amministrazione Comunale

E’ possibile autonomamente come Comune, di concerto con l’ATO Ambiente, avviare autonomamente la RD spinta domiciliare, attivando ovviamente risorse ed intelligenze;

Occorre nell’immediato rivedere il Regolamento per la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbano, approvato dal Consiglio Comunale il 30/10/1995, per prevedere, in attesa dell’introduzione della TIA (tariffa d’igiene ambientale), forme di incentivazioni ed agevolazioni fiscali per quei cittadini che praticano la RD. I dati disponibili, relativi all’anno 2006, ci dicono infatti che nel Comune di Modica sono stati prodotti complessivamente 26.050.155 Kg di rifiuti urbani di cui solo il 5,88 % raccolto in maniera differenziata. La produzione pro-capite annua, pari a 485 kg, attesta la maggiore incidenza delle utenze non domestiche o comunque l’utilizzo del circuito dei rifiuti urbani anche per la gestione di rifiuti speciali (con un uso improprio dei cassonetti stradali). Numerosi studi dimostrano che la produzione di rifiuto urbano attribuibile alle utenze domestiche si attesta sui 250-300 kg/ab.anno denotando così una significativa presenza di rifiuto non strettamente di origine domestica nei rifiuti urbani del Comune di Modica. Ne consegue paradossalmente che allo stato attuale chi produce meno rifiuti paga per chi ne produce di più.


Sono questi i percorsi già sperimentati, avviati e consolidati in molti comuni italiani, anche del centro sud, di cui diversi risultano superiori a Modica per estensione e popolazione.
Invece il Sindaco Torchi continua a porre come priorità la realizzazione della discarica nel territorio comunale, dipingendo uno scenario, quale “appassionato della comunicazione”, tutto da verificare: brevi tempi di realizzazione ed abbattimento della TARSU.

E’ ormai abbondantemente noto che la realizzazione di una discarica richiede, tra autorizzazioni, valutazione d’impatto ambientale, variante al PRG, studio accurato ed approfondito del sito e realizzazione di tutte le condizioni di sicurezza, almeno 2 anni. Non si spiegherebbe altrimenti perché Cava dei Modicani abbia fatto registrare tutti questi mesi di ritardo per la costruzione. Inoltre i costi di realizzazione, dai 9 ai 10 milioni di €, andranno a far parte della tariffa come quota di ammortamento e graverà sui cittadini. Il vantaggio economico che un comune poi trae dall’ospitare una discarica nel proprio territorio è del tutto irrisorio; attualmente per Scicli è di 0,76 € per tonnellata. Non è pertanto credibile chi afferma che realizzare una discarica nel proprio territorio consentirà una sensibile riduzione della TARSU.La comunicazione propagandistica messa in atto dal Sindaco tende a coprire e nascondere i veri problemi che stanno all’origine dell’emergenza che da qui a poco si potrà determinare: a) la totale inerzia di questa amministrazione nella gestione dei rifiuti che in 6 anni è riuscita solo a far diminuire la percentuale di RD, passando dal 6,70% del 2002 al 5,88% del 2006; b) i debiti che questa amministrazione ha accumulato con i vari comuni e con l’ATO e che sono la vera causa per cui Modica trova le porte chiuse per il conferimento dei rifiuti.

Torchi ha una doppia responsabilità nella duplice veste di Sindaco e di componente dell’ATO Ambiente. Giova ricordare che questi piani di rd sono chiusi in un cassetto dal 2004 e che nessun comune né l’Ato hanno voluto tirare fuori per dare una risposta efficace al problema dei rifiuti. Sono invece stati impegnati nella spartizione delle cariche da distribuire ai singoli partiti, facendo addirittura trascorrere 3 mesi prima di scegliere il nuovo Presidente dell’ATO. Il risultato di questo modello di gestione e della lottizzazione partitica è che da un lato qualsiasi sito scelto nel territorio ibleo rischia di diventare una pattumiera provinciale (ancora oggi a Gisirotta si registrano fenomeni di autocombustione e di percolato che si riversa sul Tellesimo andando ad inquinare le sorgenti che forniscono l’acqua a Cassibile e dintorni) e dall’altro con il 1° Marzo nessuno ha ancora detto dove andranno i rifiuti di Modica.

Certamente non potranno essere i cittadini a pagarne le conseguenze sia in termini ambientali, per i rifiuti sparsi lungo le strade, sia in termini economici, perché si potrebbe andare a conferire a centinaia di km di distanza.

Di fronte a questo possibile scenario, completamente opposto a quello del sindaco, sembra che nessuno sia chiamato a risponderne e sembra che alcuno sia responsabile, perché ognuno ha fatto quello che poteva fare. Questo è quello che ci dicono; questo è quello che ci dice chi si mostra “esperto della comunicazione”, aggiungendo nei confronti dei cittadini al danno le beffe.

Modica, 03/02/2008


Nino Cerruto

Consigliere Comunale

Una Nuova Prospettiva



Comunicato stampa del consigliere Cerruto sui costi della discarica

Ricevo e pubblico:

COMUNICATO STAMPA
INTORNO ALLA DISCARICA SI DANNO NUMERI
Le dichiarazioni del Sindaco Torchi apparse sulla stampa, secondo cui, realizzando una discarica comunale, la tariffa di conferimento dei rifiuti scenderebbe dagli attuali 82 €/tonn. di Scicli a 67 €/tonn., hanno del fantastico ed alimentano false aspettative.
Infatti l’importo di ciascuna delle singole voci che compongono la tariffa di conferimento viene stabilito mediante Ordinanza Commissariale emanata dal Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia e pubblicata sulla G.U.R.S.
Ora sembra a dir poco strano che un sindaco conosca in anticipo, per un’opera che ancora si dovrà realizzare, quanto si dovrà pagare per usufruirne.
Tra l’altro le quote di conferimento sono uguali per tutti i comuni, compreso quello che ospita la discarica; l’unica differenza sta nelle spese per le opere di mitigazione ambientale da realizzare nel territorio circostante alla sede della discarica e che per Scicli è di 0,76 €/tonn.
Se poi la tariffa sbandierata da Torchi venisse veramente applicata, sarebbe la più bassa in assoluto a livello nazionale, visto che le quote di conferimento si aggirano mediamente intorno a 90 – 100 €/tonn.
Si ritengono quindi scarsamente credibili i numeri dati dal sindaco, anche perché, dovendosi costruire una nuova discarica, nella tariffa va inserita la quota di ammortamento per la realizzazione della stessa, che va dai 3,81 € di Scicli, in quanto pre-esistente, ai 23,24 € di Vittoria, di più recente costruzione.
L’unica possibilità di veder diminuita la tariffa è quella di avviare immediatamente la Raccolta Differenziata spinta, secondo il piano comunale della raccolta differenziata, anche perché, in base all’Ordinanza Commissariale dell’11/08/2004, si applica una maggiorazione sul tributo speciale, pari all’1% per ogni punto percentuale di mancato raggiungimento dell’obiettivo minimo di raccolta differenziata; obiettivo pari al 15% entro il 31/12/2003, al 25% entro il 31/12/2005 ed al 35% a regime.
Chi si dichiara “appassionato di comunicazione” dovrebbe anzitutto essere un appassionato della verità e non comunicare ciò che in un dato momento gli torna utile in vista del raggiungimento di personali obiettivi.
Il piano di comunicazione messo su da Torchi, si ribadisce ancora una volta, tende a nascondere le sue responsabilità come sindaco e come componente dell’ATO. E la principale responsabilità consiste, oltre nel mancato avvio della rd, anche nella grave situazione economica e nei debiti contratti, a causa dei quali Modica non trova in provincia dove conferire i rifiuti.
Modica, 04/02/2008
Nino Cerruto
Consigliere Comunale
Una Nuova Prospettiva