E’ tornato il consiglio comunale.
Lo ritroviamo con nuovi volti, nuovi equilibri e con subito importanti questioni da discutere su cui la nuova opposizione vuol dare il dovuto filo da torcere alla maggioranza animata dallo zelo di tutelare il supremo interesse della città.
Piano regolatore, questione finanziaria, un efficiente piano per una città soffocata dal traffico, penserete voi…..
Nulla di tutto questo ma qualcosa di più “appassionante”: nomina del vicepresidente del consiglio e componenti delle commissioni consiliari.
Coerentemente con quanto lamentato all’inizio della scorsa legislatura, quando l’allora maggioranza di cdx valendosi dei numeri bulgari a proprio favore si accaparrò tutto l’accaparrabile, la nuova maggioranza aveva deciso di avviare un dialogo con l’opposizione offrendo la vicepresidenze del consiglio.
Un gesto di cortesia istituzionale, nient’altro.
L’opposizione Pdl-Udc non ha trovato di meglio che rispondere indicando il nome del consigliere Gerratana.
Nulla da dire sulla persona ma è stata una vera provocazione scientemente finalizzata allo scontato rifiuto della maggioranza al solo scopo di aprire una polemica fine a se stessa.
Se è vero come è vero che la maggioranza non può pretendere di disquisire sul nome indicato dalla minoranza, è altrettanto vero che questa non può e non deve trasformare l’apertura nei suoi confronti in motivo di scontro meramente propagandistico.
L’offerta della maggioranza era seria tant’è che a fronte del nome proposto dall’opposizione non si è subito ripiegato su di un consigliere della coalizione proprio perché non era stato previsto che il vicepresidente lo dovesse esprimere la maggioranza.
Da qui il rinvio della seduta anch’esso occasione di sterile strumentalizzazione da parte dell’opposizione.
Altra e ben più delicata questione è quella dell’altro nome per la vicepresidenza uscito durante la prima seduta del consiglio.
Si trattava del consigliere Colombo, eletto nella lista “Modica in primo piano” ed espressione della corrente pdl che fa capo all’on. Innocenzo Leontini.
Non era un nome espresso dall’intera opposizione ma da una parte esigua di questa.
Non si votato quel consigliere perché facendolo si usciva fuori dalla mera cortesia istituzionale e si entrava nel campo di scelte prettamente politiche, di aperture a componenti ben definite dello schieramento avversario.
Forse votare il consigliere Colombo era un investimento per il futuro, forse non averlo votato è stata una vera e propria miopia politica ma questa coalizione non è voluta uscire fuori dagli schemi della cortesia istituzionale per avventurarsi in un qualcosa che per i cittadini avrebbe avuto il sapore dell’inciucio o della compravendita di consiglieri e che apriva un percorso politico non voluto.
Si è arrivati così alla nomina a vicepresidente del consiglio di Salvador Avola (PD), cui vanno i migliori auguri di buon lavoro.
Non pago dell’impresa di non aver saputo cogliere il gesto di apertura a suo favore, il gruppo dirigente Pdl-Udc ha sfornato un’altra bellissima trovata (beninteso sempre nell’interesse della città): le dimissioni di massa dei consiglieri di minoranza da tutte le commissioni consiliari nell’intento di paralizzarne i lavori e di conseguenza bloccare la stessa attività del consiglio comunale.
Alla luce del fatto che i componenti di minoranza sono stati votati da loro stessi, si fatica a capire come le loro dimissioni si inseriscano nell’unico scopo che deve avere ogni consigliere comunale che è quello di tutelare gli interessi della città.
Si può comprendere, e a volte anche condividere, l’ostruzionismo di ogni genere messo in atto per bloccare atti che si ritengono dannosi per la città: lo stesso csx nella scorsa consiliatura fece mancare diverse volte il numero legale per rallentare l’approvazione di atti totalmente non condivisi perché ritenuti non conformi all’interesse della cittadinanza.
Ma le dimissioni dalle commissioni sono un qualcosa di diverso perché si vuole solo bloccare il loro lavoro e non per un problema di poltrone (ripeto, i rappresentanti della minoranza sono stati scelti e votati da loro stessi) o per denunciare una presunta arroganza della maggioranza, ma solo per dimostrare che a Modica il cdx sa fare opposizione.
Polemizzo, dunque esisto!
Questo pare essere il programma politico di questa opposizione redatto da Veneziano e Co. non comprendendo che fare opposizione è cosa ben diversa dall’ostruzionismo fine a se stesso o dalla polemica ad ogni costo.
Si auspica che questo venga recepito al più presto e non per facilitare il cammino della coalizione di maggioranza, che governerà lo stesso a prescindere dai capricci della minoranza, ma perché Modica ha diritto di avere un’opposizione seria, decisa ma costruttiva ossia degna del ruolo che ad essa assegna la democrazia.
Ezio Castrusini.
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