La via Sacro Cuore durante la sede vacante.

Chi si trova a percorrere il quartiere Sacro Cuore in questi giorni sa già di che cosa si tratta: ormai è il caos.
Non si capisce più se detta via sia ancora soggetta al piano del traffico e quindi a senso unico, o se sia a doppio senso di circolazione o addirittura isola pedonale eccettuati i residenti (e clienti).
Di fatto la disciplina del traffico in questa importantissima arteria di Modica è rimessa alla libera interpretazione dei cittadini e dei commercianti interessati: effetto della vittoria del Popolo delle Libertà?
Preciso subito che ben comprendo le ragioni del supermercato in questione: interrompere il traffico veicolare per un lasso di tempo piuttosto lungo significa un calo nell'attività commerciale con ripercussioni economiche non indifferenti.
La stessa comprensione penso abbia avuto pure la polizia municipale nel non rimuovere un cartello che certo, a stretta interpretazione del codice della strada, non può rimanere esposto.
Fatta sempre salva l'eventualità che l'esercizio commerciale in questione sia divenuto l'ente proprietario della strada (può accadere di tutto ai giorni nostri).
Piuttosto mi chiedo: perché il traffico deve essere consentito solo ai clienti di quel particolare commerciante?
In via Sacro Cuore vi sono parecchi altri negozi, perché ai loro clienti questa facoltà non può essere concessa?
E l'autorità e gli organi comunali preposti non possono trovare una soluzione che garantisca il sollecito andamento dei lavori con le esigenze dei residenti e dei commercianti? Perché lasciarli soli a gestire il disagio che, pur necessario, sempre disagio resta?
Comunque, non posso che lodare l'iniziativa e sperare che a questa ne seguano altre come, ad esempio, ogni duecento grammi di affettato due punti restituiti sulla patente e uno regalato........
W Modica! W la libertà!

Il futuro da raccontare: epilogo.

Ricevo e pubblico:

Si conclude senza nulla di fatto l'ultima seduta, per eventi prdinari, del consiglio comunale del 30/4.
All'ordine del giorno, puntualmente, tutta una serie di concessioni edilizie in variante al PRG.
Mentre il Consiglio avrebbe dovuto discutere di "affari", in aula era presente una folta rappresentanza di dipendenti comunali, esasperati perchè da due mesi non percepiscono lo stipendio.
Ritenendo poco rispettoso, nei confronti dei lavoratori presenti in aula, discutere di quei punti all'odg che, tra l'altro, non presentavano affatto carattere di urgenza, e non essendo d'accordo ad approvare, come altre volte sostenuto, progetti urbanistici in variante al PRG, insieme a qualche altro consigliere, abbiamo abbandonato l'aula, facendo così mancare il numero legale.
La maggioranza consiliare di ben 22 consiglieri, responsabili dello sfascio economico dell'ente votando, sostenendo e difendendo i bilanci FALSI proposti dall'Amministrazione, non riesce più a garantire il numero legale (erano presenti in 9). Forse i consiglieri di centro destra hanno già iniziato la ricerca del consenso, per le prossime elezioni, come premio per il lavoro svolto. E chissà che i cittadini, ancora una volta e nonostante tutto, risponderanno positivamente agli appelli a votare chi in questi anni ha affossato e pregiudicato il futuro di questa città.
E' questo, purtroppo, il vero futuro che siamo costretti a "raccontare".
Nino Cerruto
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