Le buone feste di Modica tra balzelli e libertà di opinione.

Intervista ad Antonello Buscema sulla politica finanziaria del Sindaco Torchi e sulla libertà di opinione.
(per gentile concessione della redazione di Teleiblea che si ringrazia)


Tra il dire e il fare......

Comunicato dei consiglieri del centro sinistra.

Ricevo e pubblico:

GRUPPI CONSILIARI

DEL CENTROSINISTRA

MODICA


COMUNICATO STAMPA

Ancora una volta i Consiglieri Comunali del Centrodestra, con un espediente regolamentare, evitano la discussione sulla mozione presentata dal Centrosinistra sui fitti del tribunale. Infatti, dopo aver esitato favorevolmente, a maggioranza, i primi due punti all’ordine del giorno, allorquando si doveva affrontare la discussione sulla superiore mozione, il capogruppo dell’UDC, Marisa Giunta, ha chiesto una pausa di sospensione dei lavori del consiglio per raccordarsi, a suo dire, con gli altri consiglieri di maggioranza. Alla ripresa dei lavori nessun consigliere di centrodestra era presente all’appello e la stessa situazione si è presentata un’ora dopo, a dimostrazione del disagio che la maggioranza ha ad affrontare la questione dei fitti del tribunale.


In questi giorni la strategia disperata della Giunta Municipale, fatta solo di introduzione di tasse ed aumenti di tariffe, tende a riparare i guasti che i 5 anni di amministrazione Torchi e coalizione di centrodestra, hanno causato.


Tra le conseguenze nefaste dell’Amministrazione, non si può non segnalare l’enorme buco determinato proprio dall’ostinato inserimento del fitto del tribunale, pari già a 6 milioni di €, non riconosciuto e negato dal Ministero di Grazia e Giustizia.


In questa direzione la maggioranza si assume la responsabilità di approvare, con inaudita celerità, due regolamenti (sportello unico e trasporto scolastico) che introducono nuovi balzelli.


Modica, 27.12.2007


I Gruppi Consiliari

del Centrosinistra

Modica


Comunicato Fomenta

Ricevo e pubblico:


COMUNICATO STAMPA

Comitato spontaneo di cittadini FOMENTA

AUGURI...SENZA TIMBRO

Centinaia di manifesti decorano palazzi, cartelloni, muri a secco, e
qualsiasi posto utile a renderli visibili a tutti.
Siamo a Natale ed è consuetudine del mondo politico porgere gli auguri
ai cittadini (leggi potenziali elettori) anche tramite l'affissione di
manifesti, ma non è certamente questo ad avere attirato l'attenzione
di alcuni cittadini.
L'aspetto particolare di queste affissioni è, infatti, la mancanza del
timbro del competente ufficio, segno, unico ed imprescindibile,
dell'avvenuto passaggio per le normali modalità di affissione e,
pertanto del pagamento della relativa tassa.
Forse c'è una nuova marcatura, o forse ai cittadini sfugge qualche
novità nelle modalità di fruizione del servizio oppure non è noto
qualche comma del regolamento comunale che stabilisce vie
preferenziali di affissione per onorevoli e politici in genere.
Ma non sta a noi la risposta, piuttosto a quanti hanno avuto il
pensiero gentile di porgerci gli auguri e a chi gestisce le pubbliche
affissioni.
Servizio che, a dire il vero, oltre questo singolo caso, ci offre
costantemente uno spettacolo poco edificante, con manifesti affissi
ovunque, sui palazzi storici, così come sulle pensiline delle fermate
dei bus.
È Natale e non possiamo non nutrire la speranza che il cambiamento è
possibile e pertanto cogliamo l'occasione per porgere questo augurio
alla città.

Modica, 26.12.2007

Per il comitato spontaneo di cittadini FOMENTA
Piero Gugliotta

Addizionale irpef: intervento del consigliere Cerruto

Ricevo e volentieri pubblico .


La maggioranza di centro destra ha approvato, nela seduta del CC del 17 Dicembre u.s., l’addizionale IRPEF comunale, per un importo che oscillerà tra i 73 ed i 199 €.

Paradossalmente all’inizio della seduta i dipendenti comunali chiedevano il pagamento delle spettanze dei mesi di Novembre, Dicembre e della 13ma mensilità e, come risposta, si ritroveranno una tassa in più che si aggiunge all’elenco di tutta una serie di tributi che l’Amministrazione sta imponendo ai cittadini modicani per tamponare gli effetti devastanti della politica finanziaria praticata in questi anni.

Si tratta di tributi che, in ogni caso, unitamente all’acquisizione dei trasferimenti statali e regionali, non potranno mai bastare per coprire l’enorme mole di debiti che il sindaco Torchi e la sua maggioranza ha accumulato nel corso del precedente e del corrente mandato elettorale, per cui è logico supporre, e spero tanto di sbagliarmi per il bene e la serenità di tanti miei concittadini, che nei prossimi mesi il problema del pagamento degli stipendi si riproporrà per i dipendenti comunali e per tutti i lavori dell’indotto.

Per tutte queste persone ai danni si aggiungeranno anche le beffe perché, non solo non godranno delle dovute retribuzioni, ma si vedranno aumentare la pressione fiscale.

Anche l’MPA che, attraverso uno dei suoi più autorevoli esponenti, l’on. Riccardo Minardo, aveva sostanzialmente posto un veto sull’addizionale irpef, ha fatto da spalla alle esigenze che il sindaco ha nel chiudere il bilancio preventivo 2008, votando favorevolmente l’atto deliberativo e contribuendo così anch’esso all’aumento del carico fiscale del contribuente modicano.

Il centro sinistra in questi anni ha richiamato sempre la maggioranza, in sede di approvazione dei bilanci, ad un senso di responsabilità, proprio per evitare quelle conseguenze che ora sono sotto gli occhi di tutti. Ma il sindaco, in perenne stato di campagna elettorale, si è sempre vantato che questo Ente non ha aumentato la pressione e fiscale ed ha mantenuto i servizi, creando, e sapendo di creare, una voragine tutta politica, perché la sua politica si è basata anzitutto sulla ricerca del consenso e perché da quasi 6 anni la città è ostaggio della politica dei megamanifesti, della cura dell’immagine, del far credere che tutto va bene.

Ora che proprio a causa delle scellerate scelte finanziarie effettuate in tutti questi anni il sindaco si trova in grosse difficoltà, chiede il consenso, la complicità e la copertura del centro sinistra per le scelte impopolari che dovrà effettuare. Ma quale credibilità ed affidabilità ha chi ha scelto di non perseguire l’evasione fiscale, chi ha aumentato a dismisura il numero dei dirigenti, chi ha compilato bilanci caratterizzati da entrate e fittizie e spese reali, chi, poco tempo prima delle elezioni, per chiaro scopo clientelare, ha attribuito 115 mansioni superiori per un costo di oltre 154.00 €, chi ha speso oltre 350.000 € per l’estate modicana 2007, sapendo in quale stato versano le casse comunali, chi, recentemente, ha acquistato libri degli amici di partito o di esperti “gratuiti”, sostenendo un costo di 7.000 €, chi è costretto a pagare migliaia di euro di spese legali per i debiti non onorati. E l’elenco potrebbe continuare…Sono questi i motivi che mi fanno serenamente affermare che questa classe di governo non ha più l‘autorità morale di imporre tributi, perché non ha gestito, e non gestisce, con parsimonia, oculatezza e pudore le risorse pubbliche.

Se il sindaco facesse appello all’umiltà, a cui spesso si riferisce, dovrebbe rimettere il mandato come atto di riconoscimento del suo fallimento e come conseguenza dello stato di dissesto delle casse comunali. Chi ha volutamente demolito, chi ha sottomesso la ragione al talento, non può essere l’artefice della ricostruzione, ammesso che questa sia possibile, proprio perché non ha più credibilità e perché ancora fortemente condizionato da quelli che sono i suoi traguardi di carriera politica.

Nessuno auspica la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario, però nel Dlgs 267/2000 si legge testualmente: “Si ha dissesto finanziario se l’ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi in cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di cui all’art. 193 (Salvaguardia degli equilibri di bilancio), nonché all’art. 194 (Riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio) per le fattispecie ivi previste.”

Ognuno può oggettivamente valutare in quale stato si trova attualmente il comune di Modica.

Modica, 18/12/2007

Il capogruppo della lista

Una Nuova Prospettiva

Nino Cerruto

Consiglio Comunale del 13.12.07: fare politica tra gli interessi generali e gli interessi particolari.

Premessa:
Il 66% dei modicani ha votato per l'attuale sindaco e per la maggioranza che lo sostiene.
Numeri in mano, i due terzi dei lavoratori che si recano in aula consiliare a protestare per la mancata percezione dello stipendio, i due terzi dei commercianti che lamentano mancati introiti causati dal piano del traffico della Sorda hanno voluto questo sindaco e questi consiglieri di maggioranza.

Nulla di male: in regime di democrazia i risultati di una competizione elettorale si devono sempre accettare.

Compito dell'opposizione è lavorare per renderli più accettabili nella futura tornata elettorale e lo si fa con la critica alle scelte effettuate dall'Amministrazione in carica e con serie proposte alternative.
Non con la demagogia.
Il programma elettorale di Antonello Buscema parlava di una gestione finanziaria del Comune da attuare con la diligenza del buon padre di famiglia, di riduzione degli sprechi, di salvaguardia degli stipendi dei dipendenti perché garantire questo significava rimettere in moto l'economia della città.

Nel programma si parlava di piano del traffico visto non come sporadiche e dilettantesche misure di sensi unici o strisce bianche e blu, ma come "sistema" integrato di parcheggi, bus navetta e sensi unici.

Un sistema volto a garantire la vivibilità complessiva della città e la valorizzazione di ogni quartiere per le sue caratteristiche residenziali e commerciali.

I risultati delle elezioni sono sotto gli occhi di tutti.
Anche le conseguenze.
Si eviti, per cortesia, di dire che è l'opposizione che non fa il suo lavoro e ci si interroghi a chi e a che cosa si è dato il voto.
Grazie.


Consiglio Comunale, quello del 13.12.07, piuttosto vivace ma nell'insieme interessantissimo perché si è assistito ad un buon dibattito su temi che riguardavano da vicino i cittadini.
Buona nel complesso la prova data dai consiglieri presenti in aula e dall'Amministrazione.

Approvazione della mozione presentata dal consigliere Cerruto relativa ai lavori di restauro della Chiesa di S. Giovanni.
Il consigliere Cerruto, come già deciso nel precedente Consiglio Comunale, ripresenta la sua mozione volta ad impegnare l'Amministrazione ad interessarsi presso gli enti competenti per sollecitare la rapida conclusione dei lavori di restauro della Chiesa di S. Giovanni e ad effettuare le opere di manutenzione sulle statue e sulla scalinata che sono di proprietà comunale.
Tra post pubblicati in questo blog troverete il testo originario della mozione d'indirizzo. Le modifiche apportate successivamente dal Cerruto sono solo di natura tecnico-formale e non sostanziali.
Il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità la mozione.

DISCUSSIONE SUL PIANO DEL TRAFFICO DEL QUARTIERE SORDA.
I consiglieri erano chiamati a discutere sul piano del traffico attuato in via sperimentale dall'Amministrazione nel quartiere Sorda.
Presenti in aula un'ampia quanto esasperata rappresentanza di commercianti e residenti del quartiere S. Cuore.
E' stato distribuito un volantino, letto dal Presidente Scarso, con il quale si rendevano note le ragioni della protesta.
Queste possono riassumersi nel vedere nell'attuazione del piano del traffico la causa di un drastico calo delle vendite degli esercizi commerciali presenti in zona e nel non aver risolto il caos della circolazione negli orari di punta.
La proposta è quella del ripristino del vecchio sistema di circolazione in attesa della realizzazione di ulteriori opere infrastrutturali quali vie parallele alla via Sacro Cuore e bretelle di collegamento tra le principali arterie.
Prende la parola il Sindaco il quale fa presente che il problema del traffico al quartiere Sorda e la mancata adozione di relativi provvedimenti era uno dei punti dolenti della sua passata amministrazione e che aveva preso l'impegno, nel corso della campagna elettorale, di mettervi mano non appena eletto.
Lo ha fatto in via sperimentale e aperto, dice, alle proposte migliorative che sarebbero arrivate.
A tal fine ricorda che è sempre bene preferire alla contrapposizione del bianco contro il nero ossia al riscontro numerico dei consensi e dei dissensi, il grigio ovvero la concertazione che è il contemperamento degli opposti interessi.
Difende l'operato dell'assessore Aprile e si dice pronto a dare seguito a quanto stabilirà il Consiglio Comunale che è stato investito della questione proprio per avere la massima discussione e partecipazione democratica sul punto.
Ma dichiara pure che in assenza di validi dati tecnici o di indicazioni consiliari contrarie a quanto operato dalla sua amministrazione, non tornerà indietro.

Posso contestare il modo con cui l'amministrazione Torchi operi le sue scelte e cioè in modo disorganico e approssimativo (si veda quanto ho detto in premessa circa il programma di Buscema) ma il discorso pronunciato del nostro beneamato sindaco è inattaccabile sul piano della forma e dei contenuti.
Scarica la patata bollente al Consiglio, si dice pronto a recepire tutti i suggerimenti perché non esistono, dice, piani perfetti ma perfettibili, non addossa le responsabilità sull'assessore ed anzi le fa proprie, non cede alla demagogia dinanzi ad un pubblico che sa furente e scalpitante ma al contrario dichiara che in assenza di validi motivi non tornerà indietro sulle decisioni adottate.
Sul piano della tecnica politica nulla, ma proprio nulla da eccepire.
Dopo l'intervento del Sindaco in aula cala il silenzio rotto solo dalle esclamazioni provenienti dal pubblico del tipo "non hanno il coraggio di parlare!"
Interviene il consigliere Carpenzano il quale lucidamente distingue i due problemi legati all'attuazione del piano del traffico: quello generale alla viabilità e quello particolare della vivibilità anche commerciale del quartiere.
Propone l'istituzione di parcheggi, migliorie per alcune vie e in generale misure che pur tenendo fermo l'attuale assetto viario rendano facile accedere nel quartiere e "viverlo".
Carpenzano ha avuto il coraggio di rompere il ghiaccio ed ha fatto un intervento lucido e propositivo.
Sulla stessa linea l'intervento dell' avv. Scarso che ha sottolineato l'esistenza nella zona di un parcheggio a pagamento che è stato chiuso per mancanza di clienti. Ne propone quindi la rivitalizzazione.
Contestatissimo l'intervento del comandante dei vigili urbani chiamato a rendere noti al Consiglio i risultati tecnici della sperimentazione viaria.
All'insegna del buon senso l'intervento del consigliere Cerruto che fatta una doverosa premessa sulle politiche edilizie che soffocano la città e che creano i conseguenti problemi di viabilità, sulle scelte verso la grande distribuzione che finiranno per incidere negativamente sui piccoli esercizi commerciali, si dichiara non contrario al piano del traffico atteso i risultati positivi certificati da dati tecnici.
Propone la concertazione per ascoltare e risolvere i problemi particolari degli abitanti e dei commercianti del quartiere ed adeguare il piano del traffico quanto più possibile alle loro esigenze .
Sulla stessa linea il consigliere D'Antona che pur non essendo contro il piano del traffico, lamenta la disorganicità dei provvedimenti adottati, la mancanza di bus navetta che permettano di entrare dentro il quartiere S. Cuore senza l'utilizzo dell'autovettura.
Il suo è in assoluto l'intervento che maggiormente si avvicina per contenuti a quanto era stato previsto dal programma elettorale di Antonello Buscema in materia di viabilità.
Lucidamente prudente è l'intervento del consigliere Spadaro il quale sottolinea che prima di prendere decisioni definitive occorre ascoltare i cittadini interessati ed è pertanto favorevole al tavolo di concertazione.
Sulla stessa linea l'intervento del consigliere Giurdanella che esprime la posizione sul punto del partito democratico.
Il consigliere Giannone ricorda che il piano del traffico è di competenza dell'Amministrazione e non del Consiglio Comunale il quale, infatti non è mai stato investito prima di oggi dei tempi e dei modi della sua attuazione.
Gli interventi degli altri consiglieri, una volta che si è rotto il ghiaccio e le posizioni sono uniformi sia per il cdx che per il csx sono ripetitive e prive di apporti rilevanti.
Degni di nota, tuttavia, l'intervento del consigliere Adamo che pur favorevole al piano del traffico esprime solidarietà ai commercianti (la solidarietà è un ingrediente universale, va su tutto) e del consigliere Marisa Giunta.
L'intervento di quest'ultima ha provocato un vero e proprio caos in aula: i commercianti si sono adirati oltre misura ed hanno rumorosamente abbandonato l'aula per protesta.
La mia sommessa opinione, che spero sia ampiamente smentita, è che la rabbia dei commercianti derivi da promesse non mantenute quali una brevissima sperimentazione che doveva terminare, previa constatazione della sua inutilità, a settembre qualche settimana dopo l'apertura delle scuole.
E' una protesta notevolmente e stranamente superiore a quella, ad esempio, dei lavoratori delle cooperative che, non percependo lo stipendio da otto mesi, sono in serie difficoltà finanziarie.
Il consigliere Giunta è stata ingenua, politicamente parlando, nel sostenere che la crisi di introiti dei commercianti del quartiere Sorda non è collegata all'attuazione del piano del traffico ma a situazioni di carattere generale che investono tutto il settore.
E' parzialmente vero quello da lei sostenuto ma sventolare una bandiera rossa dinanzi ad un toro inferocito..............
Normalmente non condivido al 110-120% (in media) quanto sostenuto dal consigliere Giunta nei suoi vari interventi in Consiglio.
Questa volta faccio eccezione.
Ha la mia stima perché ha avuto il coraggio di dire il suo pensiero senza cedere alla tentazione di una facile demagogia e ciò a differenza di alcuni suoi colleghi, consiglieri provinciali di maggioranza, che, fiutato l'affare, giocano a fare i capipopolo.
Sono d'accordo con il suo intervento volto a individuare soluzioni che rendano la via Sacro Cuore e zone limitrofe un quartiere caratteristico di Modica dal punto di vista commerciale e ciò con il potenziamento delle realtà già presenti in zona.
Il discorso della consigliera Giunta meritava maggior fortuna.

Seguono gli interventi degli assessori Scucces ed Aprile.
Entrambi indicano gli interventi strutturali che l'Amministrazione ha già in cantiere o che intende effettuare nel quartiere in questione.
La memoria non mi aiuta nel ricordare se tra questi sia stata inclusa pure la realizzazione di una base aereonavale per facilitare l'ingresso delle moltitudini di turisti e consumatori nel quartiere.....

Finalmente il Consiglio viene sospeso e gli amministratori si incontrano a tu per tu con gli amministrati.
Si stabilisce di istituire un tavolo tecnico di concertazione ove saranno presenti una delegazione di residenti e commercianti del quartiere Sorda.

E' uno stanco ma visibilmente sollevato Piero Torchi quello che conclude la serata riprendendo il discorso già fatto all'inizio, ampliandolo con l'elogio del comportamento tenuto dai consiglieri e mostrandosi sempre aperto al dialogo per tutti i miglioramenti che si vorranno fare al piano della viabilità.
Aveva in mano carte non facili, le ha giocate bene, chiude in bellezza.
Promettere di tenere in considerazione le indicazioni che usciranno dal tavolo di concertazione è cosa diversa dal tradurle nella realtà dei fatti.
E' un'altra storia: avremo modo di raccontarla a tempo debito.

Ezio Castrusini.

Il Consiglio Comunale del 10.12.07: un presidente e due squali.

Seduta del Consiglio Comunale dedicata in massima parte all'edilizia, diverse infatti le varianti che il Consiglio era chiamato ad approvare, ma che invece prende tutt'altra direzione.

GLI ARRETRATI DI STIPENDIO DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE.
In sala sono presenti i lavoratori delle cooperative, in particolare della coop.”Il gruppo”, accompagnati dai rappresentanti sindacali.
Il tutto colorato anche da diversi manifesti di protesta.
Ormai non passa seduta consiliare che un gruppo di cittadini, lavoratori o commercianti, non sia presente per esprimere il suo disagio: che sia questo il famoso “futuro da raccontare?”.
Vito D'Antona ha gioco facile nel ricordare che dalla politica finanziaria dissennata della precedente amministrazione Torchi, una perenne campagna elettorale, non possono che essere questi i frutti.
I lavoratori chiedono di rappresentare le proprie ragioni al Sindaco ed al Consiglio.
Il centro destra chiede di sospendere la seduta per un raccordo interno.
Cerruto risponde che il centro sinistra non ha bisogno di una sospensione in tal senso perché è preparato ad affrontare tutti i punti ma che, tuttavia, se la sospensione è necessaria per poter ascoltare le ragioni dei lavoratori, che ben venga.
Plauso visibile del pubblico che rende necessaria la risposta del nostro beneamato amico Sindaco il quale, alquanto stizzito, sostiene, con un tono da non ammettere repliche, che non è possibile prendere le adunanze del Consiglio come luogo dove venire a manifestare il proprio disagio.
Garantisce la propria disponibilità ad incontrare sempre e comunque i lavoratori ed a ospitarli nel proprio ufficio 24h su 24 ma in Consiglio no. Non vuole che passi l'idea che per discutere con lui si debba arrivare a queste forme di protesta.
Chissà perché, mi chiedo, sta cominciando ad affermarsi questa prassi se il Sindaco si proclama sempre disponibile ad incontrare e a dialogare con i propri concittadini..........
A bocce ferme si assiste ad un confronto tra i rappresentati sindacali, i lavoratori, il Sindaco ed i consiglieri tutti.
I lavoratori delle cooperative chiedono il pagamento degli stipendi arretrati, l'ultimo percepito è quello di luglio (se non erro), quelli della coop. “Il gruppo” chiedono altresì che la propria cooperativa stipuli il protocollo d'intesa con il Comune sì da vedere gli stipendi cadenzati come quelli dei dipendenti comunali. Il Sindaco risponde che non può costringere un privato a stipulare alcunché, che gli unici mandati emessi in questo scorcio di anno saranno solo quelli per gli stipendi dei comunali (due mensilità), cooperative (una mensilità) e lavoratori della nettezza urbana.
Dichiara altresì che esistono cooperative che hanno attuato un politica di anticipazione delle somme per la retribuzione in attesa dei pagamenti da parte del Comune ed altre tra cui la “Il gruppo” che tale politica non la vogliono attuare.
Alla fine l'incontro si scioglie con la posizione espressa da diversi consiglieri tra cui D'Antona, Avola, Cerruto, di dare certezza ai lavoratori circa il pagamento effettivo delle spettanze e di far pervenire ai vertici della “Il Gruppo” la posizione negativa del Consiglio circa la gestione della cooperativa stessa in ordine al pagamento degli stipendi.

IL NEO CONSIGLIERE BORGESE E LA REGOLA DEL “15”.
Auguri di buon lavoro al neo consigliere Borgese.
Il quale si sarà reso subito conto di averne bisogno: alla votazione per il subentro come membro della quinta commissione al posto del neo assessore Militello, riporta alla prima votazione 15 voti sui 16 occorrenti.
Il solito scherzo che i consiglieri del centro destra riservano ai loro compagni di coalizione al momento delle votazioni: ricordate l'elezione del Presidente del Consiglio Comunale?
E' un modo simpatico per passare un po' il tempo.......

MOZIONE DI CERRUTO RELATIVA ALLA CHIESA DI SAN GIOVANNI.
Il consigliere Cerruto illustra una mozione volta ad impegnare l'Amministrazione a sollecitare la conclusione dei perenni lavori di restauro della Chieda di S.Giovanni ed il recupero dei danni createsi proprio per il suo essere un cantiere aperto.
L'Assessore Scucces fa presente non poter fare nulla come Amministrazione, trattandosi di proprietà non comunale, se non quello che già è stato fatto in termini di interessamento e solleciti agli enti competenti.
Si passa alla votazione ma, sorpresa, la mozione non è votabile in quanto, si sostiene, non è presentata nelle forme canoniche di mozione.
Il Sindaco potrebbe fare proprio l'impegno richiesto dal consigliere Cerruto, visto che si concorda sul punto, ma preferisce non perdere l'occasione per rimarcare indirettamente e con estrema signorilità, devo dire, l'inesperienza del consigliere in questione.
Se ne riparlerà al prossimo Consiglio.

LA QUESTIONE DELLE VARIANTI AL PIANO REGOLATORE E LE COMPETENZE DEL CONSIGLIO SECONDO IL SEGRETARIO GENERALE.
Il Consiglio era chiamato ad approvare diverse varianti al prg vigente ma, anche qui una novità, non può perché secondo il segretario generale con la presenza di un commissario ad acta per la variante generale al piano regolatore il consiglio non ha più competenza in materia di varianti.
Le posizioni dei consiglieri Scarso, Avola, Giurdanella, D'Antona concordano nel dissentire dalla tesi espressa dal segretario generale.
Un conto, sostengono, è che vi sia un commissario ad acta per uno specifico procedimento amministrativo che è l'approvazione del nuovo Prg, un altro conto sono i vari procedimenti amministrativi per le varianti particolari al prg vigente per i quali rimane la competenza del Consiglio.
L'intervento del consigliere Giannone è di una logica ferrea.
Sostiene, infatti, che se prevale la tesi espressa da segretario comunale tutte le varianti particolari approvate dal Consiglio dopo l'insediamento del commissario ad acta devono per forza di cose essere revocate in autotutela non essendo stato il Consiglio competente per la loro approvazione.
Il ragionamento è ineccepibile: sono parecchi i visi corrucciati in aula tra i consiglieri di maggioranza.

IL RITIRO DEI PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO, LE PROMESSE SUL NUOVO ORDINE DEL GIORNO E GLI SQUALI.
Il Presidente Enzo Scarso fa presente che giovedì p.v. vi sarà un Consiglio Comunale con all'o.d.g. la questione del piano del traffico in via Sacro Cuore.
Pertanto invita a ritirare tutti i punti all'o.d.g dell'odierna seduta per poterli reinserire nella nuova convocazione: una questione meramente tecnica.
Tra i punti da ritirare vi è pure quello relativo ai fitti del Tribunale.
Il D'Antona si dichiara disponibile a ritiralo purché vi sia l'impegno della presidenza a caldeggiare nella prossima conferenza dei capigruppo il suo inserimento come primo punto all'o.d.g. della successiva seduta.
Anche questa volta il beneamato Sindaco non perde l'occasione per dire la sua invitando il Presidente ad impegnarsi perché ai primi punti della prossima seduta vi siano argomenti necessari per consentire lo svolgimento dell'attività amministrativa e dopo quelli senza scadenze particolari (ovvero i fitti del Tribunale).
Anche in questo caso la presidenza prende l'impegno in tal senso dando modo al Sindaco di commentare che sono stati presi contemporaneamente due impegni in palese contrasto tra loro.
Il presidente Scarso conclude riferendosi scherzosamente a Torchi e D'Antona che ha da fare con due squali.
Dall'acquario comunale è tutto.

Ezio Castrusini.

Comunicato stampa di Antonello Buscema

Ricevo e pubblico:

Lo sviluppo dell’attuale dibattito attorno alle linee politiche del partito democratico e alla sua leadership a Modica deve essere considerato in maniera altamente positiva.
La conferenza stampa del 30 novembre è apparsa a me e a molti come un momento importante di democrazia e di partecipazione. Consiglieri comunali, associazioni, rappresentanti del mondo dell’economia hanno voluto esprimere la loro idea sul futuro assetto del Pd, sulla sua linea politica, su chi dovrà essere chiamato a guidarlo.
La mia candidatura non si pone in alternativa o in contrasto con nessun’altra – prima fra tutte quella del segretario uscente dei Ds, il prof. Giancarlo Poidomani –, ma mira al contrario a favorire un dialogo sulla strategia e sulle prospettive del Pd a Modica, che ci conduca ad una soluzione quanto più possibile condivisa, al di là di ogni inutile, dannoso steccato fra Ds, Margherita e società civile. Il Pd potrà rappresentare una vera novità nel panorama politico locale e nazionale se saprà superare ogni logica di partito o di corrente, scommettendosi per una politica nuova, nella quale siano al centro le persone, le idee e il bene comune.
Una base larga, un dibattito franco e diffuso, un’idea di società giusta e attenta ai deboli, una linea politica contraria ad ogni cedimento alle logiche di potere vigenti in Sicilia e a Modica, una leadership aperta e democratica, un’apertura a tutti i movimenti e le espressioni di ‘resistenza’ che vengono dalla società (primo fra tutti quello promosso dalla coordinatrice dell’Unione Rita Borsellino): questo è il Partito democratico che sogniamo in Sicilia e nella nostra Modica e per il quale intendiamo lavorare.
Antonello Buscema

Leggiucchiando un pò.....

Leggo sul Gds di oggi 01.12.07 un articolo sulla proposta di candidatura di Antonello Buscema a coordinatore cittadino del PD.
All'ottimo articolo mi permetto di aggiungere alla visione di scontro sportivo tra più candidature alla guida di coordinatore cittadino quella del confronto.
Si è proposta nella conferenza del 30.11.07 da una parte di coloro che guardano con attenzione al PD e si sentono o sono già coinvolti nel suo processo di formazione una linea politica ed un soggetto, Antonello Buscema, che si ritiene idoneo al perseguimento di detta linea.
Si è di fatto aperto un dibattito pubblico con una proposta che basata su una visione della politica cittadina indica una persona.
Così facendo si è voluta evitare la sensazione che nell'individuazione del coordinatore cittadino vi possano essere scelte dettate dall'alto, di una grande manovra che con le primarie ha dato l'idea di cambiar tutto per poi non cambiar niente nei fatti concreti.
E' questa sensazione che nuoce all'immagine del nascente partito "nuovo", che ne tradisce la sua stessa essenza, e non già il confronto aperto sulle linee politiche da seguire in città e sui candidati alla carica di coordinatore da sottoporre al vaglio degli elettori delle primarie.

Ma nel GDS di oggi leggo pure una "breve" ove il novello assessore Militello ringrazia Paolo Borrometi, costituente regionale del PD, per la solidarietà manifestatagli contro gli attacchi mossi al suddetto Militello da Giancarlo Poidomani ex segretario dei Ds e costituente nazionale del PD.
Non c'è più religione...
Si sarà trattato sicuramente di un equivoco o di un fraintendimento, seguiranno sicuramente le dovute spiegazioni in tal senso e quindi il fatto andrà alla fine archiviato per quello che è: una sciocchezza.

Ezio Castrusini.