Consiglio comunale del 23 gennaio 2009: dalla raccolta dei rifiuti a Torquemada

Il consiglio comunale del 23 gennaio prevedeva i seguenti punti all'odg:
1) mozione su tarsu presentata dal consigliere Cerruto;
2) discussione riguardo la situazione viaria di Modica su richiesta di Pdl;
3) attività ispettiva, ovvero lo spazio alle interrogazioni presentate dai consiglieri e relative risposte da parte dell’amministrazione;
4) riconoscimento debiti fuori bilancio;
5) regolamento per alienazione beni comunali;
6) localizzazione e approvazione programmi costruttivi;
7) approvazione regolamento dei fuochi controllati in agricoltura.

Per un resoconto dettagliato della seduta rinvio come al solito al sito del Comune di Modica:
http://www.comune.modica.rg.it/news.cfm?idnews=2249.
Seduta poco proficua sul piano degli atti esitati, ben tre punti ritirati e tre rinviati, ma interessante sul piano dei contenuti del lungo dibattito che ha caratterizzato la seduta.
Io mi limito a fare poche osservazioni.
La proposta della minoranza di dedicare una seduta del consiglio alle problematiche relative alla raccolta dei rifiuti e ai suoi costi che si riflettono in misura non indifferente sulle tasche dei cittadini è corretta e condivisibile.
E' un problema serio ed è il consiglio comunale il luogo dove deve essere discusso con un dibattito che si spera abbia come unico scopo quello di affrontare e dare indicazioni per risolvere la questione più che dare modo ai singoli consiglieri di esibire le loro capacità oratorie sotto l'occhio della telecamera.

E a proposito di capacità oratorie, come promesso all'amico consigliere Nigro che lamentava i pochi "attacchi" che in questo periodo gli dedico, non posso fare a meno di soffermarmi sui suoi interventi.
Li attendo e presto loro la massima attenzione perché sul piano dei contenuti vi trovo sempre spunti propositivi ed osservazioni critiche da non sottovalutare.
Per ciò che riguarda il modo in cui detti spunti sono portati all'attenzione degli astanti, penso che il consigliere abbia ormai perfezionato il cosiddetto moto perpetuo dell'eloquenza ad esposizione fattoriale.
Consiste in questo: prima Nigro espone in trenta secondi il tema da comunicare, poi lo riprende nei successivi due minuti ad uso e consumo di quelli, come me, piuttosto lenti a comprendere.
Dopo, fatto il rituale cenno all'Mpa che prima era a sostegno della giunta Torchi ed ora è alleata del centro sinistra, parte l'esposizione fattoriale del concetto ossia si combina questo con tutti i vocaboli in uso dalla lingua italiana.
La sensazione che l'ascoltatore riceve è quella di un moto circolare inarrestabile di parole che girano su se stesse all'infinito, un come il bucato dentro la lavatrice durante una centrifuga lenta. Un moto continuo e vorticoso che tutto travolge, compresa l'attenzione degli astanti, e che si ferma solo con l'invito rivolto al presidente da parte dell'intero consiglio di chiedere all'oratore di finirla...
Sono sicuro che chi scopre come produrre energia da questo moto perpetuo, si becca un premio Nobel.
Lo stadio della ricerca è attualmente fermo all'apertura delle braccia a di pale eoliche, di tutti coloro, compresi esponenti della minoranza, ai quali viene chiesto di trovare il modo per convincere il valente oratore a sintetizzare il suo intervento.
Non dispero, siamo sulla buona strada....

Relativamente al rinvio chiesto dal Pd dei punti concernenti la localizzazione e approvazione dei programmi costruttivi, questo è stato determinato dall'essere ancora in corso all'interno del mio partito il dibattito sulla corretta linea politica da adottare rispetto alla problematica in questione. Ciò in attesa del piano regolatore per la cui rapida adozione si sta lavorando.
Innanzi tutto c'è l'interesse generale della città a che non si effettuino interventi edilizi a macchia di leopardo sul territorio senza la necessaria programmazione o la previsione delle sottostanti opere di urbanizzazione primaria che ogni insediamento edilizio comporta e il loro necessario collegamento a quelle già esistenti.
Questo è un passo necessario se non si vuole assistere dopo qualche anno ai problemi di viabilità, acquedotto, fognatura, illuminazione etc. che sono sotto i nostri occhi a causa delle scelte sbagliate del passato quando il concetto di sviluppo urbanistico era legato solo al dare via libera alle concessioni edilizie senza minimamente pensare cosa questo avrebbe comportato.
I problemi del quartiere Sorda insegnano.......
C'è anche l'esigenza legittima delle imprese, spesso con progetti già finanziati dalla Regione, di poter lavorare sul territorio così come quella dei cittadini di poter usufruire delle agevolazioni di legge per l'acquisto della prima casa.
Il dibattito all'interno del partito attiene proprio alla ricerca del contemperamento di questi due interessi, che possono anche essere divergenti, individuando una linea di condotta, un criterio applicabile in via generale per tutte le istanze.
Non si può, infatti, prescindere da questo perché altrimenti si correrebbe il rischio di favorire, senza ragione alcuna, determinate istanze rispetto ad altre.
E, personalmente, mi dispiace che in consiglio comunale, al momento della dichiarazione di voto sul chiesto rinvio dei punti, i motivi sottostanti non siano stati evidenziati da alcuno dei consiglieri del mio partito.
Ciò specialmente quando gli altri componenti della coalizione hanno spiegato le ragioni del rinvio chiesto dal Pd: prima di loro spettava al Pd spiegarle chiaramente.
Non vedo quali possano essere le remore nell'affermare che si ha il diritto di rivedere, o meglio di adeguare le proprie posizioni espresse nel passato con le risposte che, in quanto partito oggi al governo della città, si devono dare all'istanze legittime che provengono dagli amministrati.
Non è un mutare pelle rispetto al passato perché si è cambiato ruolo: si tratta di confrontare le proprie posizioni, in ogni caso per uno sviluppo ordinato del territorio, con le istanze legittime che provengono dai soggetti, imprese o persone, che sul territorio vivono ed intendono viverci.
Coerentemente con il proprio ruolo, l'opposizione ha chiesto di conoscere la posizione della maggioranza sui programmi costruttivi e la maggioranza, doverosamente, a questa istanza deve dare risposta.

Ma il consiglio comunale di giorno 23 si è caratterizzato per un altro evento degno veramente di nota: la costante presenza in aula del consigliere indipendente Gerratana dal suono della campanella di inizio lavori a quella del termine degli stessi.
Praticamente, noto con vero e sincero piacere, ha battuto ogni suo precedente record di presenza in consiglio...
E ben due gli interventi che si è avuto "l'onore" di ascoltare.
Il primo era relativo ai disservizi della raccolta dei rifiuti. Dopo una distinzione di carattere tecnico tra il concetto di raccolta differenziata e il ritiro dei rifiuti ingombranti, il consigliere ha lamentato il fatto che la raccolta è ferma per mancanza di fondi da parte del Comune.
Il Sindaco ha replicato facendo presente che quelli che mancano non sono i fondi previsti dall'ente locale bensì quelli dell'Ato Ambiente in quanto il servizio della ditta Busso iniziò senza autorizzazione alcuna di quest'ultimo ma solo con provvedimento dello stesso Gerratana allora assessore all'ecologia ( e il Sindaco ha tenuto a precisare che firmò l'assessore anziché il dirigente comunale come invece vuole la prassi). Di conseguenza l'Ato non paga la ditta perché non riconosce il servizio svolto, mai autorizzato, e noi cittadini paghiamo per l'ennesima scelta sbagliata del passato, in buona fede e per scopi magari meritori, ma sbagliata.
Siamo grati al consigliere Gerratana per aver permesso di rendere noto questo ulteriore errore della passata amministrazione.
Ma il clou della serata lo si ha con l'interrogazione urgente presentata dal consigliere sul teatro Garibaldi.
Dopo il dibattito che si è avuto sulla stampa, anche on line, in ordine alle domande poste da Gerratana sulla gestione della stagione teatrale, a suo dire poco trasparente, si pensava che queste venissero riproposte in aula consiliare, luogo istituzionalmente preposto alla discussione di queste tematiche.
Così non è stato: Gerratana ha aggiustato mira ed ha sollevato il problema della sicurezza del "Garibaldi".
Spunto interessante e degno di attenzione e discussione (complimenti a chi collabora con il consigliere Gerratana o a lui stesso se è farina del suo sacco) ma, a mio sommesso avviso, gestito in aula in modo politicamente stupido e a tratti arrogante.
Non per nulla nel corso della trattazione del punto il consigliere è rimasto solo tra i banchi del Pdl, come se simbolicamente gli altri colleghi di minoranza avessero preso le distanze dalle sue posizioni.
Il consigliere Gerratana ha chiesto al Sindaco se corrispondesse al vero che a far data dal 25 dicembre fosse venuta meno l'autorizzazione che consente di poter effettuare spettacoli senza la presenza dei vigili del fuoco.
Chiedeva ancora se fosse stato rilasciato o meno il certificato di agibilità dalla competente commissione e, in mancanza, come mai si fosse dato inizio lo stesso alla stagione teatrale e sotto la responsabilità di chi.
Lamentava, infine, che a precedenti interrogazioni il Sindaco non aveva dato risposta e si vedeva costretto a presentarle in aula.
Fatta la premessa che a domanda serie l'amministrazione risponderà sempre a differenza di quando ci si trovi in presenza di storie inventate per le quali non si può pretendere che ci si perda tempo, il Sindaco è stato chiarissimo nel dichiarare che tutti i lavori chiesti dalla normativa vigente sono stati effettuati e certificati in tal senso dai competenti uffici e che è in corso il rilascio dell'agibilità. Anzi, data l'imminenza di detto rilascio è stato fatta presente dai competenti uffici l'inutilità di ricorrere ad ulteriore proroga. In ogni caso il Sindaco si assume ogni ampia responsabilità al riguardo assicurando, peraltro, che il "Garibaldi" è più sicuro di quando nel passato si autorizzavano spettacoli sotto la diretta responsabilità del Sindaco Torchi (o anche Buscema) senza la presenza dei vigili del fuoco.
Sicurezza minore, ha aggiunto Buscema, su cui mai si era registrato in precedenza un intervento del consigliere Gerratana.
Se lo scopo era quello di conoscere il livello di sicurezza del "Garibaldi" (al nobile fine di tutelare l'incolumità dei cittadini, presumo) le risposte del Sindaco, condivisibili o meno, hanno permesso di raggiungerlo.
Un qualsiasi altro consigliere si sarebbe fermato lì perché quando si è in presenza sia di assicurazioni di carattere tecnico sia di una piena e chiara assunzione di responsabilità da parte del Sindaco, insistere significa voler a tutti costi essere polemici a prescindere dal problema trattato e questo atteggiamento è politicamente stupido perché non porta alcun consenso alla propria tesi anzi la danneggia.
Ma non contento di ciò il consigliere si è rivolto pure al segretario generale per un parere tecnico.
Il tono della richiesta e l'insistenza della stessa , piuttosto arrogante, è stato tale da costringere il segretario ad uscire dall'asetticità tecnica che il suo ruolo gli impone e a replicare che si era in un aula consiliare e non in una di Tribunale.....
Con molta pazienza il segretario generale ha spiegato all'interpellante che in presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge attestati dai competenti uffici la presenza del certificato finale era solo una formalità.........
Ma il pretendere una risposta immediata e la visione di tutti i certificati rilasciati dagli uffici ha dato l'impressione, condivisa anche da altri, che ci si trovasse dinanzi ad una seduta della Santa Inquisizione spagnola con il Gerratana nei panni di un Torquemada nella migliore forma, tanta l'insistenza di quel " segretario: dica o si o no!!" in forte crescendo sino a sfociare nella richiesta di rogo per il colpevole ossia la chiusura del "Garibaldi" e l'interruzione della stagione teatrale.
Nulla di personale nei confronti del consigliere in questione, ma è stato triste assistere a questo spettacolo.
Veramente triste prendere atto che elementi della minoranza, pochissimi per fortuna, siano espressione di una classe politica che privilegia i propri interessi o la propria concezione di fare politica a scapito di quelli della collettività dimostrando come nei fatti sia estranea ad essa, al suo sentire e vivere Modica.

Comunicato di Areaemme.

Ricevo e pubblico:


Alla luce delle nuove dichiarazioni del Consigliere comunale Nino Gerratana, che si ostina ad affermare il falso, scrivendo della presenza del logo della nascente ditta Areaemme in calce alla brochure promozionale della stagione teatrale del Teatro Garibaldi non possiamo che pretendere l’esibizione di tali fantomatiche brochure.
Certi dell’assoluta falsità di quanto scritto dal consigliere Gerratana ci vediamo costretti a pretendere pubblicamente le sue scuse.
È infatti sotto gli occhi di tutti il fatto che né sulla brochure, né sul libretto della stagione teatrale figuri il logo di Areaemme.
Il Consigliere Gerratana continua ad utilizzare, a sproposito, termini che non conosce inventandosi di sana pianta fatti irreali e formulando accuse infamanti che ci costringono ad una durissima presa di posizione.
Nell’immediato quindi -lo ribadiamo- pretendiamo le pubbliche scuse dal soggetto in questione, in caso contrario, come anticipato, ci vedremo costretti ad adire immediatamente le vie legali per la falsità di ciò che è stato dichiarato anche all’interno dell’ultimo comunicato stampa del Consigliere, Nino Gerratana.
Tanto dovevamo agli interessati, alla città, e all’onesta verità.





Per Areaemme
Maria Mandolfo