Intervista a Nino Cerruto.

Pubblico per gentile concessione dell'intervistatore e dell'intervistato.

Forse i modicani non se lo aspettavano questo futuro che voleva raccontare Piero Torchi per le scorse elezioni amministrative. La città non sta vivendo nelle condizioni in cui lo doveva fare in campagna elettorale, ogni giorno si risveglia con un nuovo problema e con meno servizi. Una situazione molto grave è quella che stanno vivendo gli operatori ecologici della ditta Busso, il comune deve pagargli due mesi di stipendi. La giunta comunale è appena uscita da una crisi dovuta alla spartizione delle poltrone, problema che non mi sembra più importante dei pagamenti dei lavoratori o di un bilancio veramente disastroso, ma i signori del Palazzo armati di giacca e cravatta si riuniscono puntuali a Palazzo S. Domenico per risolvere il problema, mentre per riunirsi in occasione di una seduta dei capigruppo al Consiglio Comunale, stavolta per cercare di risolvere i veri problemi della città e non problemi causati da logiche prettamente legate ad interessi di potere diventa una cosa impensabile. Insomma con questo ennesimo cambio di poltrone vedremo nuove persone che si improvviseranno assessori e problemi che saranno tenuti di lato come da cinque anni a questa parte è stato fatto. Per entrare nel clima che si respira al Consiglio Comunale abbiamo intervistato Nino Cerruto capogruppo della lista Antonello - Una Nuova Prospettiva.
Già da sei mesi è cominciato il secondo mandato del sindaco Piero Torchi e dei suoi “fedelissimi”, come procede il lavoro del centro sinistra modicano?
Forse ancora bisogna entrare a regime, perché mi sembra vi siano diverse opposizioni o quanto meno diversi modi di esprimere l’opposizione: si va da un’opposizione soft, a quella tecnico-competente, a quella che si basa su uno scontro quasi frontale. Penso occorra in tal senso un chiarimento sul tipo di opposizione e su quale opposizione si merita questa amministrazione. Pensiamo un po’ se gli atti, le politiche e le scelte attuate da questa maggioranza fossero state effettuate da un governo di centro sinistra e questo centro destra fosse stato all’opposizione. Non so se loro avessero mantenuto la pacatezza che caratterizza l’opposizione del centro sinistra.
Nel mese di settembre è stata sollevata dall’opposizione la questione del fitto del Palazzo di Giustizia a Modica, vuole parlarne?
Ho già scritto a suo tempo una sorta di pro-memoria. Vorrei rilevare, a parte l’assurdità della pretesa di Torchi di fronte agli atti prodotti dal Ministero, il ruolo dei consiglieri comunali della maggioranza. A loro, che tra l’altro sono traditi dagli amministratori che sostengono, i quali gli hanno fatto votare un atto senza mettere a disposizione tutta la documentazione che si riferisce all’atto votato, vorrei dire, con Don Milani, che l’obbedienza in questo caso non è una virtù. Un discorso a parte meritano poi i revisori dei conti, i quali, recentemente, hanno espresso parere favorevole sugli equilibri di bilancio, nonostante non si sia messo mano ai residui attivi che si riferiscono ai fitti del Palazzo di Giustizia. Io personalmente avrei già inviato da tempo tutti gli atti alla procura della Corte dei Conti e diffidato i revisori ai rispettivi ordini professionali. Ma anche qui occorrerebbe la condivisione dell’intera opposizione.
Dal sindaco Torchi sono stati impegnati 1000€ per l’acquisto di 100 libri dal titolo "Salvatore Quasimodo tra gloria ed oblio”, scritto da Domenico Pisana; a che scopo questo acquisto di “grande cultura”?
La motivazione ufficiale è riportata nel corpo della determina. Secondo me, al di là della validità culturale del testo e della necessità di acquistarne 100 copie, resta una scelta inopportuna per il ruolo politico ricoperto dall’autore. Ma questo non è l’unico caso; sono state anche acquistate copie del libro del dott. Giorgio Cavallo, consulente gratuito dell’amministrazione per la cultura. Se qualcuno volesse pensare male potrebbe dire che questo acquisto è un modo per “ringraziare” il dott. Cavallo per il servizio “gratuitamente” prestato. Anche in questo caso, penso, vi sarebbero argomentazioni per intaccare pubblicamente l’immagine di questa amministrazione e del suo sindaco.
Qualche settimana fa abbiamo assistito ad un Consiglio Comunale in cui sono state portate questioni al di fuori di quella sede, il cambiamento di partito da parte di alcuni membri dell’amministrazione comunale. Cosa è successo? Che messaggio manda questa vicenda ai cittadini? Può essere un punto a vostro favore?
Rispondo nell’ordine inverso delle domande. Potrebbe essere un punto a favore se non si assiste passivamente a quanto sta accadendo. Il messaggio che manda è chiaro; non so però se tale messaggio venga recepito con altrettanto chiarezza e, soprattutto, se se fa memoria in occasione di scadenze elettorali. Il messaggio è il seguente: è sorto un contrasto tra M.p.a. e Forza Italia, a seguito del passaggio di Riccardo Minardo, e di conseguenza di 4 consiglieri comunali e di un assessore, dal 2° al 1° partito, perché non vi era pieno accordo su come servire meglio la città. E per questo si sono più volte incontrati, hanno addirittura fatto saltare due sedute di consiglio comunale, hanno impiegato giorni e notti per cercare migliori strategie per rendere un servizio migliore ai cittadini, per lavorare e ricercare il bene comune, sempre in cima ai loro pensieri, percorrendo sempre le strade della giustizia e della solidarietà con chi fa più fatica a vivere, estranei ad ogni logica di spartizione di poltrone e potere. O no!
E’ stato approvato il bilancio in estate: un’analisi.
Sono stati approvati i bilanci di previsione 2007 ed il bilancio consuntivo 2006. Senz’altro vi sono molte più persone di me, dentro e fuori il consiglio, che potrebbero effettuare un’analisi competente e pertinente. Salta comunque facilmente agli occhi di tutti come con questi bilanci si creano delle entrate fittizie a cui corrispondono spese reali. E’ questa la causa del dissesto finanziario dell’ente per cui fornitori di beni e servizi da anni non sono pagati, i dipendenti percepiscono lo stipendio con ritardo, diversi uffici sono da Gennaio senza linea telefonica, cresce l’elenco dei decreti ingiuntivi e delle richieste di pignoramento di beni comunali, al comune non si può chiedere nulla che comporti una spesa perché non vi sono soldi.
Però la “città cresce e si sviluppa”, come recitano alcuni manifesti 6x3 ordinati dall’amministrazioni. Evidentemente le dimensioni dei manifesti di propaganda sono direttamente proporzionali ai fallimenti da coprire.

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