Interrogazione Cerruto

Ricevo e pubblico volentieri.

(*gicri*) Approvvigionamento idrico al quartiere Sacro Cuore: oltre al danno c’è anche la beffa. Lo rileva Nino Cerruto, capogruppo in consiglio comunale della lista Antonello – Una nuova prospettiva, in un’interrogazione al sindaco, all’assessore competente e al presidente del consiglio comunale. «Da due anni – scrive Cerruto - l’approvvigionamento idrico tramite la rete ordinaria è diventato, per alcuni condomini del quartiere Sacro Cuore, praticamente nullo, per cui i cittadini sono costretti a ricorrere alla fornitura mediante autobotti». Il ricorso a tale sistema, secondo il consigliere Cerruto, comporta notevoli disagi per gli utenti e un aggravio di spesa per il Comune (nel 2006 l’ente ha speso 360 mila euro per il servizio di autobotti) e quindi per la collettività. «Nei periodi di rinnovo del contratto – continua - diventa ulteriormente complicato ottenere la consegna dell’acqua, per cui gli abitanti sono costretti a ricorrere alle ditte private per l’approvvigionamento idrico. L’acqua ottenuta mediante l’intervento delle ditte private, passando dai contatori, verrà comunque pagata al Comune, il quale rimborsa poco più di un decimo dell’effettiva spesa sostenuta dagli utenti (precisamente 4,60 euro a fronte di un importo pagato di 35 euro)». Cerruto chiede pertanto «in che modo l’Amministrazione intenda risolvere il problema, visto che il 60% dell’economia di 1.036.203 euro, dovuta al ribasso d’asta per i lavori di ammodernamento della rete idrica nel quartiere, è stato già utilizzato prima delle scadenze elettorali per finanziare l’illuminazione pubblica delle campagne, anziché per eseguire ricerche d’acqua e realizzare nuovi pozzi, così come autorizzato dal Genio Civile già nel 2005».
Giovanni Criscione

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